AYUSO RITORNO COL BOTTO: VINCE LA CRONO E SI VESTE DI GIALLO
Che Juan Ayuso fosse uno dei corridori più talentuosi tra quelli nati nel nuovo millennio era una certezza acquisita già al termine dalla scorsa Vuelta. Ciò che non era affatto scontato era che il corridore della UAE Team Emirates potesse andare così forte già al Tour de Romandie dopo aver trascorso così tanti mesi lontano dalle corse a causa di una fastidiosa nevralgia. Invece il ritorno alle competizioni ci ha subito regalato un corridore in grandissimo spolvero. L’iberico, classe 2002 (compirà 21 anni il prossimo settembre), aveva già dato saggio delle sue ottime condizioni durante il prologo di martedì e soprattutto con il secondo posto conquistato ieri. Oggi si è però superato, vincendo la crono di Chatel-Saint-Denis con 5″ su Matteo Jorgenson (Movistar Team), altro giovane di talento, e 17″ sul compagno di squadra Adam Yates.
Ayuso diventa così anche il nuovo leader della classifica generale alla vigilia della tappa regina che domani incoronerà il vincitore del Romandia. Lo spagnolo ora guida con 18″ su Jorgenson e 19″ su un deludente Tobias Foss (Jumbo-Visma).
La crono odierna era la prima delle due frazioni destinate a riscrivere profondamente la classifica della corsa Svizzera. La prova, lunga poco meno di 19 km, presentava nella sua fase centrale una salita di circa 6 km seguita da una discesa che terminava poco prima del traguardo. Una prova non propriamente adatta agli specialisti delle prove contro il tempo e che sorrideva invece agli uomini di classifica. La corsa, che si è aperta con la notizia della non partenza di Ion Izagirre e Anthony Perez (entrambi Cofidis) causa covid, è stata disputata in condizioni climatiche tutto sommato buone viste le premesse della vigilia.
Il primo tempo degno di nota è stato fatto segnare da uno degli specialisti delle prove contro il tempo, Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), che ha fermato le lancette sul tempo di 25′39″. Il danese è rimasto in testa alla graduatoria per una mezzoretta, per essere poi superato dalla prova dello statunitense William Barta (Movistar Team) che è riuscito ad impiegare 5″ in meno rispetto a Bjerg. La classifica provvisoria è rimasta sostanzialmente inalterata fino alla partenza degli uomini di classifica. Tra questi ha subito colpito il primo intermedio di un altro statunitense della Movistar, ovvero Matteo Jorgenson. Il 23enne di Walnut Creek ha fatto segnare un tempo di 14′22″ che verrà poi battuto poco dopo soltanto da Adam Yates (UAE Team Emirates). Alle loro spalle, distanziato di 5″ da Yates, un altro corridore in forza alla compagine Emiratina, ovvero Juan Ayuso. Lo spagnolo è stato però formidabile nel tratto finale, quasi tutti in discesa, che gli ha consentito una clamorosa rimonta.
Ayuso ha concluso la sua crono con il tempo di 25′15″, 5″ in meno rispetto ad un bravissimo Jorgenson. Adam Yates, nonostante un finale in calando, è riuscito a conservare la terza posizione del podio, chiudendo con un distacco di ben 17″ dal più giovane compagno di squadra. Quarta piazza per uno specialista delle prove contro il tempo, il portoghese Nelson Oliveira (Movistar Team) giunto a 18″ davanti ad un altro compagno di squadra, William Barta, 5° a 19″. Buona prestazione anche per Damiano Caruso (Bahrain-Victorius) piazzatosi in 6a posizione a 20″ da Ayuso e capace di precedere Mikkel Bjerg ed un deludente Tobias Foss (Jumbo-Visma) entrambi arrivati con 24″ di ritardo. La top ten di giornata è stata completata da Gino Mader (Bahrain-Victorius) che ha pagato 25″ e dal giovane britannico Max Poole (Team DSM) a 27″. Male l’ormai ex-leader Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) giunto 21° a 49″ e Romain Bardet (Team DSM) addirittura 32° a 57″ in compagnia di Cian Uijtdebroeks (Bora-Hansgroe).
La nuova classifica generale vede in testa proprio Ayuso con 18″ su Jorgenson, 19″ su Foss e 22″ su Nelson Oliveira. Seguono Adam Yates a 30″, Damiano Caruso a 32″ e un altro giovane di casa UAE, il neozelandese Finn Fisher-Black a 34″. Competano la top10 provvisoria Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers) a 36″, Max Poole a 37″ ed Hayter a 38″.
Domani è in programma la 4a tappa, la frazione regina di questa edizione: appena 162 km da Sion a Thyon 2000 infarciti di salite. Dopo lo strappo di Chamoson (2 km al 7,2%) posto immediatamente dopo il via, i corridori dovranno affrontare l’ascesa di Anzére (14,6 km al 6,9%) al km 45 e subito dopo la breve salita di Lens (3,6 km al 6,8%). Quindi troveranno un tratto pianeggiante che sarà il preludio al gran finale con la salita di Suen (14 km al 6,6%) al km 115 e infine la lunghissima salita finale che condurrà i corridori a Thyon 2000 (20,9 km al 7,6%). Sarà senza ombra di dubbio la tappa decisiva.
Pierpaolo Gnisci