ANCORA WOLFPACK AL ROMANDIA. VERNON VINCE IN VALLÉE DE JOUX ED E’ IL NUOVO LEADER
Sarà l’effetto della vittoria di Remco Evenepoel o forse è solo il caso. Sta di fatto che la Soudal-Quick Step ha iniziato il Tour de Romandie veramente alla grande. Dopo l’exploit di Josef Cerny, vincitore del prologo del martedì, ad alzare le braccia al cielo al termine della prima tappa in linea è stato il giovane Ethan Vernon, che ha battuto nettamente nello sprint finale un Thibau Nys (Trek-Segafredo) al primo risultato di rilievo tra i professionisti e l’altro belga Milan Menten (Lotto-Dstny), reduce da un inizio di stagione molto positivo. Il corridore britannico, grazie all’abbuono conquistato sul traguardo di Le Sentier, è riuscito anche a conquistare la maglia gialla, scalzando dalla prima posizione in suo compagno di squadra per una questione di centesimi.
La prima frazione della corsa Romanda, 170,9 km da Crissier alla Vallée de Joux, presentava un percorso interlocutorio. Lla fase centrale della frazione era caratterizzata da due gpm di 2a categoria in rapida sequenza: il Fontanezier (4.5 km al 8%) al km 66 e Mauborget (5.3 km al 7.1%) al km 72. Dopo la successiva discesa ed un lungo tratto in falsopiano, al km 122 era posto l’ultimo gpm di giornata, il Col Mont d’Orzeires (2 km al 5.5%). Il finale però era favorevole alle ruote veloci visti gli ultimi 47 km praticamente piatti che consentivano ai corridori eventualmente staccati di rientrare sul gruppo.
Da segnalare la non partenza di Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) colpito dal covid.
La fuga di giornata è nata già al primo km, quando in 4 sono evasi dal gruppo: Michael Schar (Ag2r Citroen Team), Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), Julien Bernard (Trek-Segafredo) e Jan Stockli (Nazionale Svizzera). A loro si è aggiunto poco dopo un altro rappresentante della selezione elvetica, Dario Lillo. I cinque battistrada hanno rapidamente guadagnato margine, ma non sono poi riusciti ad andare oltre un vantaggio di circa 3 minuti. Il lavoro degli uomini della Soudal-Quick Step infatti ha tenuto il drappello di testa sempre a distanza di sicurezza: il loro vantaggio ai piedi della prima salita di giornata, il Fontanezier (-110), si attestava intorno ai 2′15″. Proprio lungo l’ascesa Stockli ha perso contatto dai 4 compagni di fuga a causa di un problema meccanico. Nel frattempo il gruppo tirato dagli uomini della Ineos aveva decismente accelerato l’andatura, portandosi ad 1′20″ dai fuggitivi. Il gruppo ha continuato ad accelerare anche lungo la seconda salita, il Mauborget, facendo staccare diversi corridori, tra cui il leader Josef Cerny ed Ethan Vernon (Soudal-Quick Step) e Magnus Cort (EF Education-EasyPost). Davanti invece Bernard era riuscito a vincere anche il secondo gpm di giornata, mentre Bayer aveva perso contatto venendo poi ripreso dal gruppo. Nel frattempo si erano ritiratidiveri corridori di primo piano: Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty) a causa del colpo preso ieri ad inizio del prologo; Simon Yates (Team Jayco-AlUla) per problemi di stomaco; Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) dopo aver perso contatto dal gruppo lungo le prime rampe del Fontanezier.
Il gruppo tirato da Egan Bernal (Ineos Grenadiers) ha continuato a recuperare, riducendo il gap a soli 20″ in cima al gpm e rendendo inevitabile il ricongiungimento coi 3 battistrada poi avvenuto ai -75. Il plotone, che si era frantumato lungo la discesa, si è andato man mano a ricomporre sotto il controllo degli uomini della Soudal-Quick Step e della EF Education-EasyPost che hanno accompagnato la corsa verso un inevitabile epilogo in volata. Unico sussulto l’attacco di Remi Cavagna (Soudal-Quick Step) ai -4 a cui ha protamente risposto Matteo Sobrero (Team Jayco-Alula). Vernon, abilmente lanciato dal suo compagno Casper Pedersen, è riuscito a guadagnare quel margine che reso impossibile la rimonta del giovane figlio d’arte Thibau Nys (Trek-Segafredo), all’esordio in una corsa a tappe WT, e l’altro belga Milan Menten (Lotto-Dstny). Dietro di loro Romain Bardet (Team DSM), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Nick Schultz (Israel-PremierTech) e Lilian Calmejane (Intermarchè-Circus-Wanty). Chiudono la top ten di giornata Clement Venturini (Ag2r Citroen Team), Ivo Oliveira (UAE Team Emirates) e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck).
Vernon, ieri decimo nel prologo, è riuscito anche a strappare la leadership al compagno di squadra Cerny grazie all’abbuono guadagnato sul traguardo. Il britannico ora guida a pari tempo con Cerny, 1″ su Tobias Foss (Jumbo-Visma) e Remi Cavagna, 4″ su Nico Denz (Bora-Hansgrohe) e 5″ sulla coppia formata da Joel Suter (Tudor Pro Cycling) e Ethan Hayter (Ineos Grenadiers).
Domani 2a tappa in linea. I corridori dovranno percorrere 162.7 km per arrivare da Morteau a Le-Chaux-de-Fonds, affontando ben 5 gpm tutti concentrati negli ultimi 90 km di corsa: Baset (6.7 km al 6.0%) al km 81, Le Communal (1.5 km al 8.1%) al km 99, il Col de la Vue des Alpes (5.2 km al 4.8%), il Col de la Tourne (4.4 km al 7.1%) e nuovamente le Communal, il cui secondo passaggio verrà affrontato ad una dozzina di km dal traguardo. Una frazione in cui sarà possibile vedere le prime scaramucce tra i pretendenti alla vittoria finale.
Pierpaolo Gnisci