SORPRESA CERNY A PORT-VALAIS: IL CECO VINCE IL PROLOGO ED E’ IL PRIMO LEADER DEL ROMANDIA
Non si può certamente dire che oggi Josef Cerny partisse con il favore del pronostico, suona perciò abbastanza inaspettata la sua vittoria nel prologo che ha aperto oggi la 76sima edizione del Tour de Romandie. Il corridore ceco in forza alla Soudal-Quick Step è riuscito a sorprendere tutti, battendo di un niente il campione del mondo delle prove contro il tempo Tobias Foss (Jumbo-Visma) e il compagno di squadra Remi Cavagna, distanziati rispettivamente di 29 e 97 centesimi. Ai piedi del podio un bravo Nico Denz (Team DSM) a 4″ e il corridore di casa Joel Suter (Nazionale Svizzera) a 5″.
Tra gli uomini di classifica, ottima prestazione per Juan Ayuso (UAE Team Emirates) al suo esordio stagionale con un ottimo 13° posto a 10″ dal vincitore. Bene anche Romain Bardet (Team DSM), Damiano Caruso (Bahrain-Victorius) e i fratelli Adam e Simon Yates. Perdono qualche secondo di troppo Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Ion Izagirre (Cofidis) e Michel Woods (Israel-Premier Tech).
Come da tradizione, la corsa a tappe della Svizzera Romanda si è aperta con un classico prologo di 6,8 km interamente pianeggiante con partenza e arrivo in quel di Port-Valais. Ad aprire le danze è stato l’elevetico Jonathan Bogli corridore dilettante schierato in quest’occasione dalla selezione Svizzera.
Il primo tempo degno di nota è stato fatto segnare dall’Austriaco Rainer Kepplinger (Bahrain-Victorius) che ha concluso la sua prova in 7′38″55. Nel frattempo aveva preso il via il primo degli uomini di classifica, il francese Romain Bardet (Team DSM), bravo a limitare i danni con un discreto 7′41″. Di lì a poco, il tempo di Kepplinger è stato battuto prima dal portoghese Ivo Oliveira (UAE Team Emirates), capasce di fare meglio di 4″ (7′34″40 il suo tempo), e poi da Nico Denz (Team DMS), primo a scendere sotto la soglia dei sette minuti e mezzo in 7′29″60. Il tedesco è rimasto a lungo in testa alla corsa, mentre man mano diversi uomini papabili per la vittoria finale arrivavano al traguardo. Tra questi da segnalare la prestazione di Juan Ayuso (UAE Team Emirates) al suo esordio stagionale dopo una serie di problemi fisici. Il giovane talento iberico ha fatto segnare un ottimo 7′37″45, 8 secondi in più rispetto a Denz, tempo pressochè identico a quello del connazionale Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers). Meno buona invece la prova di Damiano Caruso (Bahrain-Victorius), che ha chiuso il suo prologo in 7′43″, un secondo meglio di Adam Yates (UAE Team Emirates) giunto al traguardo pochi minuti dopo il siciliano.
Decisamente sfortunato Alberto Rui Costa (Intermarchè-Circus-Wanty) incappato in un incidente a dir poco rocambolesco: il portoghese ha rotto la moltiplica proprio mentre scendeva dalla rampa di partenza, sbattendo il ginocchio sul manubrio e compromettendo così la sua corsa (sarà poi ultimi a quasi 5 minuti dal vincitore).
I primi pericoli per Denz sono arrivati ad opera di un altro portoghese, Nelson Oliveira (Movistar Team), bravo a chiudere in 2a posizione provvisoria a 5″87. La leadership del tedesco si è però interrotta pochi minuti dopo, quando al traguardo è arrivato uno scatenato Josef Cerny (Soudal-Quick Step) che, grazie ad un ottimo 7′25″88, ha scalzato dalla prima piazza il corridore della DSM. E’ stato quindi il turno dei colombiani Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) ed Egan Bernal (Ineos Grenadiers), quest’ultimo in cerca di riscatto dopo il bruttissimo infortunio dello scorso anno e i problemi di inzio stagione. I due sudamericano sono giunti entrambi a 7′50″.
Ottima la crono di Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla) con il tempo di 7′34″25. Buone anche le prestazioni di Ethan Vernon (Soudal-Quick Step), che ha chiuso la sua prova a 9″25 dal compagno di squadra, e soprattutto di Joel Suter (Tudor Pro Cycling), terzo a 4″18 da Cerny.
Male invece Michael Woods (Israel Premier Tech) che non è riuscito ad andare oltre una deludente 148a posizione a 48″ dal leader. Non buoni neanche i tempi di Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) e Ion Izagirre entrambi a 35″ da Cerny. Ci si poteva aspettare di meglio anche da Kevin Vauquelin (Team Arkea-Samsic), giunto a 25″ da Cerny. Bene invece Simon Yates (Team Jayco AlUla) che ha chiuso in 7′45″, appena un secondo peggio del gemello Adam.
A questo punto mancavano all’arrivo pochi corridori, diversi dei quali candidati ad attaccare seriamente il primato di Cerny. Uno degli uomini più attesi era Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) vincitore del prologo dello scorso anno. Il britannico è andato forte, ma non abbastanza da battere Cerny (4″39 il suo distacco, poco dietro Suter). Ancora più forte è andato Remi Cavagna (Soudal-Quick Step) che si è arreso al compagno per appena 97″. I brividi non erano però finiti perchè a quel punto è giunto al traguardo Tobias Foss (Jumbo-Visma). Il norvegese sembrava in grado di sopravvanzare il ceco, ma alla fine si è dovuto accontentare del 2° posto a soli 29″. L’ultimo pericolo l’ha portato Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), giunto 7° a 9 secondi.
Per Cerny si tratta della prima vittoria stagionale. Il ceco è ovviamente anche leader della classifica generale che guida davanti a Foss e Cavagna. Alle loro spalle Nico Denz a 4″, Joel Suter ed Ethan Hayter a 5″, Bjerg Sobrero e Ivo Oliveira a 9″ e quindi Ethan Vernon, Nelson Oliveira ed Arthur Kluckers (Tudor Pro Cycling) a 10″.
Domani è in programma la prima tappa in linea: saranno 169 i km che condurranno i corridori da Crissier a Vallì de Joux. Il percorso offrirà nella parte centrale 3 gpm (due di 2a e uno di 3a categoria) che potranno lanciare i fuggitivi di giornata. Gli ultimi 47 km, praticamente piatti, favoriranno però un ricompattamento del gruppo ed un probabile epilogo in volata.
Pierpaolo Gnisci