TOUR DU JURA, VAUQUELIN VINCE NELLA NEBBIA
Kevin Vauquelin vince la classica francese davanti a Thibaut Pinot e Guillaume Martin
È il giorno della classica per scalatori che si corre della regione della Giura, dipartimento francese nella zona della Borgogna. Il percorso strizza l’occhiolino agli scalatori, e non mancano i nomi di peso a riguardo come Pinot e Martin.
Il clima è uggioso per le costanti piogge che cadono oggi sulla corsa, così la fuga tarda a prendere il largo fino a quando si forma un manipolo di sei uomini al comando composto da Théo Delacroix (St Michel-Mavic-Auber 93), Mauro Verwilt, Jonas Geens (Tarteletto-Isorex), Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi), Rory Townsend (Bolton Equities Black Spoke) e Nicolas Dalla Valle (Team Corratec). Prima che questi riescano definitivamente a prendere il largo però dal gruppo continuano gli attacchi, così che si stacca un altro avamposto composto stavolta da Morne Van Niekerk (St Michel-Mavic-Auber 93), Luca Van Boven (Bingoal WB), Vinzent Dorn (Bike Aid), Andreas Stokbro Nielsen, Emil Vinjebo (Leopard TOGT Pro Cycling) e Noa Isidore (CIC U Nantes Atlantique). Dopo qualche chilometro di rincorsa i due gruppetti in avanscoperta si uniscono in un unico corposo plotoncino a guidare le ostilità , a cui il resto del gruppo lascia fino a 3 minuti e mezzo di margine massimo.
A questo punto sono soprattutto Groupama-FDJ e Ag2r Citroën a dirigere le operazioni di rincorsa, con il vantaggio che è intanto è già ridotto a 1 minuto e mezzo dopo le prime asperità in programma oggi, ancora sotto una leggera ma costante pioggia. Quando in gruppo si aggiunge anche la Cofidis, oramai il vantaggio dei battistrada è minimo: vengono riassorbiti uno ad uno tutti gli attaccanti del mattino con l’eccezione dell’unico stoico rimasto Azparren, il quale riuscirà a tenere botta in solitaria al comando della corsa fino ai -27 km dal traguardo.
Raggiunto il portacolori della Euskaltel-Euskadi a provarci è subito Alessadro Verre (Arkéa-Samsic), che riesce a guadagnare un piccolo margine e scollinare da solo al comando, raggiungendo 45″ di distacco sul gruppo guidato dalla Groupama-FDJ ormai ai piedi della salita anche arrivo di giornata, Mont Poupet. Dopo i primi chilometri senza pendenze arcigne il vantaggio dell’azzurro crolla una volta che la strada inizia ad inerpicarsi in modo severo, tanto che dietro un gruppetto di attaccanti composto da Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Guillaume Martin (Cofidis), Kevin Vauquelin (Arkéa-Samsic), Igor Arrieta (Equipo Kern Pharma), Ben O’Connor (Ag2r Citroen) e Victor Lafay (Cofidis) riesce a chiudere.
Non è finita però l’azione di giornata di Verre, che si mette subito a fare un grande lavoro per il compagno Vauquelin: è ai -2300 metri dal traguardo che questi si sposta dalla ruota dell’italiano e piazza l’attacco che lascia tutti sul posto, per portarlo vittorioso in solitaria al traguardo nella nebbiolina giunta sulla vetta del monte.
Volata per il piazzamento alle sue spalle fra Pinot e Martin, con il primo in grado di aggiudicarsi la medaglia d’argento.
Lorenzo Alessandri