GIRO DI SICILIA, EROICO SUTTER A TERMINI IMERESE
Con una galoppata solitaria negli ultimi 10 km di gara l’elvetico Joel Suter, unico reduce della fuga di giornata, si è imposto sul traguardo di Termini Imerese. Seconda piazza per Fiorelli davanti a Viviani, terzo. Caduta nel finale per Damiano Caruso.
Enna-Termini Imerese… ovvero il vincitore che non ti aspetti. Joel Suter, elvetico ventiquattrenne del Tudor Pro Cycling Team, ha fatto il botto. Andato in fuga con altri cinque coraggiosi fin dalle prime battute di gara, ai meno 10, quando il plotone aveva già a vista il gruppetto dei battistrada, ha salutato la compagnia tenendo testa da solo al sopraggiungere del gruppo. Il traguardo in cima allo strappo della città siciliana ha messo fine alla sua impresa, consegnandogli la vittoria con un vantaggio di 4” sulle prime avanguardie del gruppo, guidato da Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) che ha preceduto nell’ordine Elia Viviani in maglia azzurra della nazionale italiana, Giosuè Epis (Zalf Euromobil Désirée Fior), Vincenzo Albanese (Vincenzo EOLO-Kometa), Luc Wirtgen (Tudor Pro Cycling), Niccolò Bonifazio (Intermarché – Circus – Wanty), Nikiforos Arvanitou (Sofer Savini Due OMZ), Kevin Colleoni (Team Jayco AlUla) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a chiudere la TopTen. Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) ha chiuso in 21a posizione conservando la maglia giallo-rossa di leader della classifica generale. Da segnalare nelle fasi finali la scivolata in un tornante di Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), al momento del capitombolo nelle prime posizioni del gruppo: nessun problema per lui che ha chiuso 54°, senza perdere le ruote del gruppo dei migliori.
Joel Sutter alla sua prima vittoria da professionista ha così commentato: “È molto bello vincere. Era il mio obiettivo ma a metà gara la situazione sembrava complicata. Tuttavia, lo scenario è diventato favorevole verso la fine. Ho deciso di andare da solo perché non sono abbastanza veloce. È la mia prima vittoria da professionista su strada ed è molto importante per la mia squadra”.
Detto dell’avvincente finale, grazie alla “cronometro” dello svizzero che ha emulato il suo connazionale Fabian Cancellara, Deus ex Machina del team svizzero, non possiamo non nominare i coraggiosi che insieme a lui hanno animato la quasi totalità della tappa, ovvero Pierelis Belletta (Biesse-Carrera), Michele Berasi (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Roberto Carlos González (Mg.K Vis-Colors for Peace), Giacomo Garavaglia (Work Service-Vitalcare-Dynatek) e Edoardo Faresin (Zalf Euromobil Désirée Fior), figlio d’arte avendo il padre Gianni corso tra i professionisti dal 1988 al 2004, periodo nel quale il corridore veneto vinse – tra le altre corse – il Giro di Lombardia del 1995 e il campionato nazionale nel 1997.
Domani con l’arrivo a Giarre si concluderà questa edizione della corsa a tappe siciliana. L’ultima frazione prevede 3 GPM di categoria superiore: la salita di Floresta (complessivi 40 km al 3% medio con tratti al 7%), quella dell’Etna (fino alla località Due Monti, quasi 18 km al 6%) e quella di Scorciavacca (10 km al 6.4%). L’arrivo dopo 216 km sarà in leggera salita, al 2% circa.
Mario Prato