AGRIGENTO PREMIA FISHER-BLACK, PRIMO NEOZELANDESE A VINCERE AL GIRO DI SICILIA
Successo neozelandese ad Agrigento sede d’arrivo della prima tappa del Giro di Sicilia 2023. A primeggiare è infatti stato Finn Fisher-Black in maglia UAE. Piazze d’onore per Albanese ed Ulissi.
Ha preso il via ieri a Marsala il Giro di Sicilia, breve corsa a tappe organizzata dalla RCS e ritornata in calendario nel 2019 dopo 40 anni di assenza.
L’edizione 2023 prevede quattro tappe e si concluderà a Giarre venerdì prossimo venturo. Ieri, primo giorno di gara, il plotone ha preso le mosse in quel di Marsala per dirigersi verso Agrigento. L’arrivo che puntava verso l’alto ha premiato il neozelandese in maglia UAE Team Emirates Finn Fisher-Black. Il giovane, alla sua prima vittoria da professionista, grazie al gioco di squadra ha piazzato una vera e propria azione da finisseur infliggendo così 8” a Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), giunto secondo davanti a Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Per il toscano la soddisfazione di salire comunque sul podio dopo aver favorito l’azione del compagno di squadra. Quarto si è piazzato il vincitore dello scorso anno Damiano Caruso (Bahrain – Victorious)
Prima della conclusione della tappa che ha visto il successo di Fisher-Black, attuale possessore di tutte le maglie in palio di questa edizione, la tappa ha vissuto sulle gesta di 7 coraggiosi, Sebastian Schonberger (Human Powered Health), Michael Belleri (Biesse-Carrera), Niccolò Galli (Nazionale Italiana), Nicolas Milesi (Colpack Ballan), Umberto Poli (Novo Nordisk), Matteo Montefiori (Technipes #inEmiliaRomagna) e Roland Thalmann (Tudor Pro Cycling). Nonostante la loro buona volontà, il plotone (guidato dall’Astana e dall’UAE Team Emirates) non ha mai lasciato il guinzaglio troppo lungo e il loro vantaggio non è mai salito sopra ai 3’.
Quando mancavano una trentina di chilometri alla conclusione l’allungo perentorio di Thalmann ha suonato il “De Prufundis” per l’armonia del gruppo di testa e ne ha favorito il riassorbimento da parte del plotone, avvenuto a 5 Km dall’arrivo. Poco dopo ci provava Emanuele Ansaloni (Technipes #inEmiliaRomagna), tentativo subito stoppato dal gruppo.
Dopo l’arrivo il giovane neozelandese, primo vincitore del paese al Giro di Sicilia, ha così commentato: “Non era affatto questo il piano. Mi aspettavo che Diego vincesse. Ho attaccato e, quando mi sono guardato indietro, non c’era più nessuno. Il direttore sportivo alla radio mi ha detto di continuare. Non credevo di vincere finché non ho tagliato il traguardo. È la mia prima vittoria da professionista ed è molto importante per me, visto che l’anno scorso mi sono rotto una gamba e tornare è stato molto difficile… E’ stato emozionante ricevere i complimenti da parte di Vincenzo Nibali sul palco. Sono cresciuto guardandolo in televisione e mi ha dato motivazione per diventare professionista. Spero di poter diventare un corridore da corse a tappe ma, per questo Giro di Sicilia, dovrò vedere come starò domani. Ho un grande supporto da parte del team ma allo stesso tempo ci sono tante opzioni per la vittoria finale. Ho corso assieme a Jonas Vingegaard quando ero alla Jumbo-Visma e vedere la sua crescita come corridore mi ha sicuramente aiutato.”
Oggi la seconda tappa da Canicattì a Vittoria prevede un tracciato con una lunga sequenza di curve e saliscendi che terminano a circa 20 km dalla linea di arrivo. Il finale pianeggiante dovrebbe favorire le ruote veloci.
Mario Prato