VINGEGAARD SENZA RIVALI A VILLABONA. TAPPA E MAGLIA PER IL DANESE
Nella terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2023 un Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) in stato di grazia vola sulle pendenze superiori al 20% della breve salita finale e va a vincere sul traguardo di Villabona diventando la nuova maglia gialla
La terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2023, al di là dei sei gpm categorizzati, offrirà il vero spettacolo sui tre-quattro dentelli finali dove si scatenerà quasi certamente la battaglia tra i big di classifica. Sono quasi 163 i km da percorrere tra Errenteria ed Amasa-Villabona, il cui arrivo con rampe che arrivano al 26% parla da solo. Ide Schelling (Team BORA Hansgrohe) è la nuova maglia gialla e vedremo se e come riuscirà a domare il finale di tappa. La fuga di giornata, dopo vari attacchi nei primi 10 km, si formava grazie all’azione di sei ciclisti: Nicolas Prodhomme (Team AG2R Citroen), Thibault Guernalec (Team Arkea Samsic), Simon Geschke (Team Cofidis), Gerog Zimmermann (Team Intermarchè Circus Wanty), Rémi Cavagna (Team Soudal Quick Step) e Pierre Latour (Team TotalEnergies). Latour transitava in prima posizione sul primo gpm di Meaga posto al km 57.6, mentre sul successivo gpm di Andazarrate posto al km 72.7 era Cavagna a transitare per primo. Dopo 90 km la fuga aveva 1 minuto e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Cavagna vinceva il primo traguardo volante di Amasa-Villabona posto al km 92. Latour transitava in prima posizione sul successivo gpm di Alkiza posto al km 102. I fuggitivi iniziavano a sentire la fatica ed alcuni di loro si rialzavano. Zimmermann e Cavagna restavano da soli in testa alla corsa ed il tedesco scollinava per primo sul gpm di Orendain posto al km 106.6. A 40 km dalla conclusione, con ancora due gpm da scalare ed il difficile finale già descritto in precedenza, la coppia di testa aveva poco più di un minuto di vantaggio sul gruppo maglia gialla, segnalato in forte recupero. Zimmermann e Cavagna venivano ripresi a 25 km dalla conclusione. Sul successivo gpm di Altzo andavano al contrattacco Esteban Chaves (team EF Education EasyPost), Laurens Huys (team Intermarchè Circus Wanty) e Bauke Mollema (Team Trek Segafredo) con l’olandese che scollinava in prima posizione. A 18 km dal termine il terzetto di testa aveva 20 secondi di vantaggio sul gruppo tirato dal Team Jayco AlUla. Chaves restava da solo in testa a circa 15 km dalla conclusione. Il colombiano manteneva un vantaggio di una quindicina di secondi sul gruppo tirato adesso dal Team Jumbo Visma. Juan Pedro Lopez (Team trek Segafredo) e James Knox (Team Soudal Quick Step) evadevano dal gruppo ed erano i primi a raggiungere Chaves quando mancavano 6 km circa all’arrivo. Sull’ultimo dentello, a circa 600 metri dalla conclusione, l’ultimo degli attaccanti ad essere ripreso era Knox dopodichè le pendenze superiori al 20% vedevano lo scatto bruciante di Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), perfettamente a suo agio nei metri finali della tappa. Il danese aumentava addirittura il suo vantaggio sugli inseguitori nel giro di 200 metri ed andava a vincere abbastanza nettamente davanti a Mikel Landa (Team Bahrain Victorious), secondo a 2 secondi di ritardo, ed a Enric Mas (Team Movistar), che chiudeva in terza posizione. Ion Izagirre (Team Cofidis) era quarto a 8 secondi di ritardo da Vingegaard mentre chiudeva la top five David Gaudu (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten il buon nono posto di Andrea Bagioli (Team Soudal Quick Step). Vingegaard ottiene la quinta vittoria stagionale – di cui solo tre ottenute in tretta dell’O Gran Camino ed un’altra nella cronosquadre della Parigi-Nizza. Il danese è la nuova maglia gialla con 5 secondi di vantaggio su Landa e 16 secondi di vantaggio su Gaudu. Domani è in programma la quarta tappa da Santurtzi a Santurtzi di 175.7 km che presenta tre gpm di terza categoria ed un gpm di seconda categoria, quest’ultimo situato a circa 15 km dalla conclusione. Sarà una tappa ancora una volta abbastanza movimentata nella quale Vingegaard dovrà stare attento ad eventuali attacchi nel finale.
Antonio Scarfone