ROGLIC, 6 VITTORIE STAGIONALI SU 12 GARE: VINCE IN SALITA A LO PORT E CONSOLIDA IL PRIMATO
Roglic è una sentenza. Sesta vittoria stagionale in 12 giorni di corsa per lo sloveno della Jumbo-Visma il quale dimostra, per ora, di essere il più forte alla Volta a Catalunya 2023 aggiudicandosi la quinta tappa dopo aver staccato nel corso dell’ultimo tratto della durissima salita finale del Mirador del Portell (8 km e mezzo di lunghezza ed una pendenza media dell’8,8%.) Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Terzo un ottimo Joao Almeida (UAE Team Emirates). Crolla, invece, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), arrivato ad oltre 1’30” da Roglic.
Si parte da Tortosa per arrivare a Lo Port in una frazione che misura complessivamente 178 km con l’epilogo del Mirador del Portell, l’ascesa più dura dell’edizione 2023. Prima dell’ultima salita, ecco l’Alt de Bot (7,6 km al 3,4%) e il Coll de Som (4km al 4,2%). Tutti aspettano la tenzone tra i due protagonisti: Remco Evenepoel e Primoz Roglic, con la possibilità da parte di Giulio Ciccone di far la parte del guastafeste.
Sono in 3 a fuggire dal gruppo – Ethan Hayter (Ineos), Guillaume Martin (Cofidis) e Tsgabu Grmay (Team Jayco AlUla) – partiti sull’Alt de Bot. Martin conquista altri punti consolidando la propria leadership nella speciale classifica dei grimpeurs. A questo punto Hayter e Martin si rialzano sui pedali, mentre Grmay prosegue nella sua azione. Dal plotone inseguitore escono Julen Amezqueta (Caja Rural), Hector Carretero, Pablo Castrillo, Josè Felix Parra (Equipo Kern Pharma) e Ibai Azurmendi (Euskaltel Euskadi), che raggiungono Martin. Questo gruppettino fagociterà dopo qualche chilometro anche Grmay. A 90 km dall’arrivo il vantaggio di questi 7 corridori sul gruppo dei migliori è di 2’35”.
Inizia il Coll del Som, che la testa della corsa affronta tranquillamente con Martin che anche stavolta passa per primo per poi rialzarsi. Il gruppo lascia ancora fare, prima che in vista dell’ascesa finale si scaldino i motori. A quel punto passa al comando del gruppo inseguitore la Soudal-Quick Step, davanti alla Jumbo-Visma. L’andatura si alza e il distacco dalla testa della corsa che si riduce ai 2’30”. Alzano la testa anche quelli della Ineos-Grenadiers con Geraint Thomas ed Egan Bernal e si fanno vedere anche i rosso-neri della Bahrain Victorious per Mikel Landa, quarto in classifica a 44” dai leader. Siamo ai -25 km dall’arrivo, i fuggitivi provano a stringere i denti ma più ci si avvicina all’ascesa finale più il vantaggio si assottiglia. Castrillo si stacca subito dal gruppetto dei fuggitivi mentre Grmay prova ad allungare. Si stacca Carreteto. All’inseguimento di Grmay rimangono Parra, Amezqueta e Azurmendi. Dietro lavorano anche la Bora-Hansgrohe e la EF Education-EasyPost, mentre si staccano Thomas e Bernal. Grmay continua a resistere da solo in testa ma viene ripreso ai -6,5 dal traguardo. Ai -4,5 km parte all’attacco Evenepoel. Tengono bene Roglic e Marc Soler (UAE Team Emirates). All’inseguimento di questi tre corridori si lancia un altro terzetto, composto da Landa, Michael Woods (Israel-Premier Tech) e il compagno di squadra di Carapaz Rigoberto Uran. Riattacca Remco, ma Roglic risponde presente. Si forma un quartetto in testa quando ai tre al comando si aggiunge Joao Almeida (UAE Team Emirates). Giulio Ciccone, in crisi, perde terreno dai primi. Negli ultimi 2000 metri Soler lavora per Almeida prima di staccarsi.
All’ultimo chilometro Evenepoel accelera. Roglic lo segue e anche Almeida. Ai -300 metri prova la rasoiata il campione del mondo, Roglic però non molla. Spettacolare testa a testa. Ai -25 metri è Roglic che parte. L’iridato non ce la fa e così lo sloveno vince guadagnando anche 16” sul belga in classifica generale tra distacco reale e abbuono di 10 secondi. Terzo è Almeida a 12”, quarto Soler a 28”, quinto Uran a 44”. Ciccone giunge al traguardo con un ritardo di 1’28”.
In classifica ora Roglic ha 10” di vantaggio su Evenepoel, mentre Almeida (a 1’02” dallo sloveno>)) scalza Ciccone dalla terza posizione. L’abruzzese adesso è 7° con un distacco di 1’57” dallo sloveno della Jumbo-Visma.
Domani sesta tappa, la Martorell-Molins de Rei di 183,2 km. Si tratta di na frazione piuttosto arcigna, pur non essendo d’alta montagna. Poca la pianura, millecinquecento i metri di dislivello da superare. Il primo GPM di seconda categoria (Alt de la Creu d’Aragall, 5.6 km al 6% di media e alcuni tratti all’8/9%). Una discesa veloce porta a Pallejà, dove svoltando a destra si sale all’Alt de Fontpineda, circa 2 km e mezzo al 7.8%, con un muro di circa 1200 metri al 12%, nel quale si raggiunguno punte del 20%.
Anche qui qualcosa potrà succedere. Nulla è ancora deciso e Evenepoel proverà sicuramente a rifarsi.
Vito Sansone