IN CATALOGNA GIULIO CICCONE PER MEZZA RUOTA CONQUISTA IL TAPPONE DI VALLTER
All’ultima curva, gettando il cuore ma usando anche la testa dopo l’ultima curva, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) si aggiudica la seconda tappa della Volta a Catalunya, 165,4 km da Matarò a Vallter, precedendo di mezza bici Primoz Roglic (Jumbo Visma) e il campione del mondo Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step). Nella generale lo sloveno resta in testa con 6” su Evenepoel. Stesso distacco per Ciccone. Vittoria n.113 per i corridori italiani in questa corsa a tappe.
Piatto forte della tappa odiena le due salite previste nel finale, il Col de Coubet, GPM di 1a categoria coi suoi 10,3 km al 5,4%, ad anticipare l’ascesa finale verso il traguardo, posto a 2150 metri d’altitudine presso la stazione di sport invernali di Vallter 2000, al termine di una lunghissima salita di 15 km al 6,7%.
Tra quelli che hanno dovuto salutare anzitempo il Giro di Catalogna c’è lo sfortunatissimo Dario Cataldo (Trek-Segafredo), il quale nella caduta di ieri a 3 km dall’arrivo ha riportato la frattura della testa del femore sinistro e dell’acetabolo destro, due fratture del processo trasversale della colonna lombare, la frattura della clavicola sinistra e costole rotte multiple con pneumotorace bilaterale.
Vanno in fuga Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), Ewen Costiou (Arkéa-Samsic), Christopher Juul Jensen (Jayco AlUla), Simon Carr (EF Education-EasyPost) , Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros), Francisco Galván (Equipo Kern Pharma), Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi). Gli otto raggiungono un vantaggio di 3’ con il gruppo, guidato dalla Jumbo-Visma del leader della classifica generale Primoz Roglic, che per ora lascia fare.
In attesa del Col de Coubet, Petilli arriva per primo al traguardo volante di Olot. A circa 50 km dall’arrivo inizia la seconda ascesa di giornata, con una punta massima all’11%, ed è ancora Petilli a rendersi protagonista conquistando pure il Coubet e 10 punti che permettono al lecchese di balzare al comando della graduatoria degli scalatori.
Mentre il vantaggio sul gruppo Roglic inizia a diminuire, in discesa tenta l’allungo il danese Jensen, tentando una fuga nella fuga, ma il tentativo dura davvero poco. Sono nuovamente in otto a comporre la testa della corsa ai -25 km dal traguardo di Vallter. Dietro è ancora la Jumbo-Visma a tirare in testa al gruppo inseguitore. Ai -22,5 km timido tentativo di allungo di Carr, che si risolve in un nulla di fatto. Il vantaggio degli otto continua ad assottigliarsi, grazie al lavoro continuo dei compagni di squadra di Roglic. e ai ai -20 dal traguardo scende a 2’10” . Mancano 5 km all’ultima ed importante salita verso Vallter e nel gruppo principale si verifica una caduta, dopo una curva a gomito a sinistra. A terra terminano Fabio Felline (Astana) – finito prima contro la balaustra e poi contro il marciapiede – e il francese Kennis Ellisonde (Trek-Segafredo). Ad aver la peggio è quest’ultimo, che rimedia una brutta botta al polso ed è costretto al ritiro. Dopo l’abitato di Villalonga de Ter inizia la salita finale con i fuggitivi che mantengono ancora 1’40” sul gruppo. Prova ancora l’allungo Carr, seguito da Petilli che poi si stacca.
Quando la rampa si fa più dura si stacca il vincitore del Tour 2019 Egan Bernal (Ineos Granediers), che non è ancora al meglio dopo il malanno al ginocchio che lo ha tormentato negli scorsi mesi. Joao Almeida (UAE Team Emirates) fora e cerca con fatica di riaccodarsi al gruppo. Ai – 8 va in difficoltà anche Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), mentre Carr viene risucchiato dal gruppo.
Ai -6,5 parte Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), seguito da Sepp Kuss (Jumbo-Visma). La Bahrain Victorious si porta in testa al gruppo. Lo statunitense viene ripreso poco dopo, mentre Chaves va avanti con un rapporto molto duro e incrementa il vantaggio sul plotoncino dei migliori, sempre trainato dai Bahrain. Ai -2 attacca Mikel Landa (Bahrain Victorius), quindi Evenepoel con Ciccone. Chaves stringe i denti e all’ultimo chilometro mantiene una dozzina di secondi su Remco e gli altri migliori. Il campione del mondo riparte a tutta, con Ciccone e Roglic che rispondono presente. È una lotta di muscoli e di nervi. Chaves prova a resistere con la bocca spalancata, ma il ritmo del belga è inesauribile. Il colombiano viene raggiunto ai – 500 metri, poi a -350 parte la fucilata di Evenepoel, ma Roglic e soprattutto Ciccone non mollano e proprio dopo l’ultima curva Giulio vince di mezza bicicletta, precedendo lo sloveno e il belga, con il primo che conserva la maglia di leader della classifica generale, dove precede di 6 secondi Evenepoel e l’abruzzese.
Domani terza tappa da Olot a La Molina, ancora dura e piena di salite. A -126 km dall’arrivo inizia l’interminabile scalata al Coll de la Creueta (19.9 km al 4.3%). Una volta arrivati in cima i corridori dovranno affrontare una ventina di chilometri di discesa molto complessa, termina la quale quale iniziale l’ascesa finale verso La Molina, 12.1 km al 4.3%.
Vito Sansone