MERLIER AL FOTOFINISH, EVENEPOEL COL VENTO IN POPPA
Allo sprinter della Alpecin la 1a frazione dell’UAE TOUR. L’iridato guadagna 51” sui diretti avversari
Una volata sul filo dei millesimi, anzi dei millimetri. A spuntarla nella prima tappa dell’UAE Tour – 151 km da Al Dhafra Castle ad Al Mirfa – è Tim Merlier (Alpecin-Deceuninck) su Caleb Ewan (Lotto Dstny). Ma c’è anche un vincitore morale di questo atto iniziale del Giro degli Emirati Arabi Uniti ed è Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Il campione del mondo in carica, infatti, negli ultimi 6 chilometri sconvolge una tappa lì per lì abbastanza noiosa e condizionata dal vento, tirando il gruppetto dei 13 e guadagnando una cinquantina di secondi su tutti i suoi avversari per la vittoria finale.
Una prima frazione, del resto, fatta apposta per le ruote veloci, con un percorso pianeggiante, fatta eccezione per uno piccolo strappo di 500 metri dubito dopo il primo passaggio sul traguardo, nel circuito finale di 18 km e mezzo.
Grande incognita i ventagli. Detto, fatto. Il plotone si scompone in tanti gruppettini.
A metà gara davanti sono Evenepoel, poi Elia Viviani, Kim Heiduk, Joshua Tarling e Luke Plapp (Ineos-Grenadiers), Michel Hessmann, Olav Kooij, Thomas Gloag e Tosh Van Der Sande (Jumbo-Visma), Andrey Amador, Martijn Van Den Berg (EF Education), Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Sam Bennett, Danny Van Poppel (BORA-Hansgrohe), Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Pello Bilbao, Phil Bauhaus, Matevz Govekar, Niklas Arndt e Fran Miholjevic (Bahrain Victorious), Arthur Kluckers, Maikel Zijlaard (Tudor), Cees Bol (Astana-Qazaqstan), Clement Davy (Groupama-FDJ) e Tobias Lund Andersen (Team DSM), Jarrad Drizners (Lotto-Dstny). Questi 23 hanno 43” di margine su Merlier, Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), Arnaud Demare (Groupama-FDJ.), Ewan ed Adam Yates (UAE Team Emirates).
Plapp si aggiudica il secondo sprint intermedio davanti ad Evenepoel e ad Arndt.
Ora il mini-gruppo guidato da Merlier, Cavendish ed Yates, con l’UAE Team Emirates e la Soudal-Quick Step a tirare, fa sentire il fiato sul collo alla testa della corsa fino al riaggancio ai -50 km. Diventano in 57 lì davanti con un altro italiano, Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty) ad aggiungersi a Viviani. Mentre il plotone è ad oltre 4’ e 30”.
L’assenza di vento non aiuta Evenepoel e soci ed il gap si assottiglia sempre più. Ai -33 il gruppone ha solo 1’25” di svantaggio e vede i 57 lì davanti. Ai -30, però, ecco il campione del mondo tirar fuori il coniglio dal cilindro; contrattacca portandosi appresso Merlier, Bert Lerberghe (Soudal-Quick Step), poi Cavendish e Cees Bol (Astana-Qazaqstan), Bilbao, Arndt, Govekar e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), Luke Plapp (Ineos Grenadiers), Olav Kooij (Jumbo-Visma), Caleb Ewan e Jarrad Drizners (Lotto-Dstny). Questi tredici in fuga hanno 32” sui vecchi compagni ed un minuto sul gruppo principale. Dopo il primo passaggio sul circuito finale cresce il forcing di Evenepoel, aiutato anche dalla Barhain-Victorius, e il vantaggio del gruppetto di testa: 1’ su Adam Yates e soci ed 1’43” sul gruppo principale. Ai -10 i contrattaccanti vengono risucchiati dal gruppo principale, ora staccato di 1’15”. Negli ultimi 6 km inizia lo show di Remco, che aumenta i giri del suo motore per mettere alla prova gli altri 12. Si arriva all’ultimo chilometro e inizia la bagarre. Merlier parte ai -150 metri, con Ewan che recupera. Sulla linea del traguardo arrivano in pratica assieme. Bisogna analizzare il fotofinish. Dopo momenti abbastanza convulsi, viene ufficializzata la vittoria di Merlier. Terzo posto per Cavendish. Quindi Kooij, Arndt, Bauhaus, Plapp, Evenepoel, Bilbao e Bol.
Il gruppone, con Sam Bennet, arriva a 51”.
Tutto questo mentre Evenepoel gongola, avendo guadagnato subito quasi un minuto sui suoi competitors in attesa della tappa di domani, la cronosquadre di Khalifa Port, 17.3 km nei quali il campione del mondo avrà occasione di incrementare ulteriormente il suo vantaggio.
Nella generale Tim Merlier è leader con 4” di vantaggio su Ewan e 5” su Plapp, quest’ultimo maglia bianca di miglior giovane.
Vito Sansone

E' stato un fotofinish difficilissimo da interpretare quello che ha decretato la vittoria di Tim Merlier nella prima tappa dell'UAE Tour