POGACAR SFODERA LA ESPADA. LO SLOVENO DOMINA LA PRIMA TAPPA DELLA VUELTA A ANDALUCIA.

febbraio 15, 2023
Categoria: News

Il fuoriclasse della UAE stacca tutti lungo la salita finale e mette una seria ipoteca sulla corsa iberica già alla prima tappa. Alle sue spalle, staccati di 38″, Mikel Landa (Bahrain-Victorius), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius). Per lo sloveno si tratta già della seconda vittoria stagionale (in appena due giorni di corsa) dopo il trionfo nella Jaen Paraiso Interior. Una partenza davvero travolgente per l’astro più brillante del firmamento ciclistico.

Ha preso il via stamane la 69a edizione della Vuelta a Andalucia, classico appuntamento di inizio stagione ospitato dalla regione più meridionale della penisola iberica. La corsa, nota al grande pubblico anche col nome di Ruta del Sol, è iniziata con una prima frazione decisamente impegnativa in virtù di ben 5 gran premi della montagna che chiamavano già all’azione i pretendendenti alla vittoria finale. La Puente de Génave-Santiago de la Espada (179 km) proponeva già poco dopo la partenza due gran premi della montagna di 3a categoria in rapida successione: il Collado de los Yesos (4.7 km al 5.8%) al km 19 e l’Alto des Onsares (4.7 km al 5.4%) al km 28. Dopo un tratto vallonato, iniziava una sequenza di ben 3 gpm di 1a categoria, vale a dire il Puerto del Navalperal (8.1 km al 6.9%) al km 84, la Garganta de Hornos (16.5 km al 4.5%) al km 136 e infine l’ascesa di Despiernacaballos (10.6 km al 5.8%) la cui cima era posta ad appena 8 km (tutti in discesa) dal traguardo.

La corsa è stata animata da 4 fuggitivi, che hanno avuto la meglio dopo una fase iniziale dove a farla da padrone era stata la bagarre: il neopro francese Clément Alleno (Burgos-BH), gli iberici Gotzon Martín (Euskaltel-Euskadi) e Alex Martín (EOLO-Kometa) ed il belga Aaron Van Poucke (Team Flanders-Baloise). In particolare evidenza il basco dell’Euskaltel che è riuscito a vincere i primi 3 gpm di giornata, lanciandosi in testa alla classifica dei grimpeurs.
In testa al gruppo principale invece si sono viste principalmente le maglie bianche e nere dell’UAE e quelle blu del Team Movistar, entrambe interessate a non lasciare troppo margine ai battistrada e a lavorare per i rispettivi capitani, Tadej Pogacar ed Enric Mas.
Il canovaccio della tappa è cambiato a 50 km dalla fine, quando dal gruppo è partito in solitaria Omar Fraile (Ineos Grenadiers). Lo spagnolo di lì a poco è rientrato su Alex e Gotzon Martin (quest’ultimo vincitore anche del 4° gpm di giornata) mentre Van Poucke e Alleno avevano già perso contatto dalla testa della corsa.
L’azione del terzetto iberico è stata neutralizzata quando al traguardo mancavano poco più di 20 km e la salita finale.

Proprio in vista dell’ascesa che portava a Despiernacaballos è iniziato il forcing del team UAE, prima grazie all’andatura imposta da Alessandro Covi e da Tim Wellens, poi per merito di Rafal Majka e George Bennett. Quando il neozelandese ha esaurito la sua azione, Pogacar non c’ha pensato troppo ed è partito quando mancavano 5 km allo scollinamento. L’unico a tenere inizialmente la ruota del fuoriclasse sloveno è stato Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius). Il colombiano non ha però resistio a lungo ed è stato costretto a staccarsi, venendo poi ripreso da un terzetto formato dal compagno di squadra Mikel Landa, Enric Mas (Movistar Team) e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers).
Il quartetto inseguitore ha scollinato con 40″ di ritardo dallo scatenato Pogacar. Di lì a poco Enric Mas è stato vittima di un problema meccanico che lo ha tagliato fuori dalla lotta per il podio.

Pogacar ha gestito con sicurezza la discesa finale, tagliando il traguardo in solitaria con 38″ su Landa, Rodriguez e Buitrago. Decisamente più distante Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) 5° ad 1′38″ che ha preceduto (di appena un secondo) il quartetto formato da Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Damiano Caruso (Bahrain-Victorius), lo sfortunato Enric Mas e Jack Haig (altro Bahrain-Victorius). Chiude la top 10 di giornata l’ecuadoriano Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA) ad 1′41″.
La classifica generale rispecchia fedelmente l’ordine d’arrivo vista l’assenza di abbuoni.

Domani è in programma la 2a tappa, la Diezma-Alcalà Real, frazione abbastanza insidiosa nonostante la lunghezza limitata (appena 156.1 km). I corridori dovranno affrontare altri 4 gpm. I primi tre, il Puerto de Zegri (4.5 km al 4.5%), la salita di Los Rosales (4.4 km al 5.3%) e il Puerto de la Hoya de Charrilla (10.3 km al 3.6%) posti rispettivamente ai km 48, 90 e 133, contribuiranno a movimentare la tappa, favorendo la formazione di una fuga. La corsa però con ogni probabilità si deciderà sull’erta finale: 943 m all’11.5%.

Pierpaolo Gnisci

Pogacar sfodera la Espada (foto: Sprint Cycling Agency)

Pogacar sfodera l'Espada (Image Credit: Luis Angel Gomez/Sprint Cycling Agency)

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