PEDERSEN, SANGUE E ARENA. IL DANESE VINCE A TOMARES IN UN FINALE AL CARDIOPALMA

settembre 6, 2022
Categoria: News

Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) vince in una volata ristretta la sedicesima tappa con arrivo a Tomares battendo Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) e Danny van Poppel (BORA Hansgrohe). Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) fora all’interno degli ultimi 3 km e conserva la maglia rossa mentre Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) guadagna sul belga solo 8 secondi ma cade rovinosamente ad una cinquantina di metri dal traguardo.

La terza settimana della Vuelta si apre con la sedicesima tappa da Sanlucar de Barrameda a Tomares, nei pressi di Siviglia, lunga poco meno di 190 km. La tappa è completamente pianeggiante e non sono presenti GPM. Se vogliamo proprio trovare qualche difficoltà, dobbiamo analizzare in dettaglio gli ultimi 11 km nei quali è prevista una salitella di 3 km con alcuni tratti in doppia cifra ed un rettilineo d’arrivo che sale al 2.5%. A meno di clamorose sorprese, la volata di un gruppo compatto ma non troppo sembra l’opzione più credibile. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) riparte in maglia rossa ed oggi non dovrebbe avere troppe difficoltà a conservarla. Da Sanlucar de Barraneda non partivano Maxim van Gils (Team Lotto Soudal) ed Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost). La fuga di giornata partiva dopo già 1 km grazie all’iniziativa di Ander Okamika (Team Burgos BH) e di Luis Angel Mate (Team Euskaltel Euskadi). Dopo 10 km il vantaggio della coppia di testa superava i 3 minuti. Era la Trek Segafredo a controllare la fuga mantenendosi costantemente nelle prime posizioni del gruppo. Mads Pedersen era intenzionato a bissare il successo della tappa di Montilla, il cui arrivo era abbastanza simile a quello di oggi. Anche il Team Cofidis di Bryan Coquard dava una mano a tirare in testa al gruppo. Mentre dopo 20 km il vantaggio della fuga era salito a 4 minuti. Dopo 100 km il vantaggio della coppia di testa era sceso a 2 minuti e 40 secondi. Mate si aggiudicava il traguardo volante di Alcalà del Rio posto al km 161. A 20 km dalla conclusione il vantaggio di Okamika e di Mate era di soli 40 secondi sul gruppo maglia rossa in costante avvicinamento. La strada iniziava a salire nella località di Santiponce, a 15 km dal traguardo. Il gruppo vi arrivava ad alta velocità e riprendeva la fuga a poco meno di 14 km dall’arrivo. A 13 dall’arrivo scattava Ibai Azurmendi (Team Euskaltel Euskadi). L’azione del giovane ciclista basco durava un km circa prima che il gruppo rientrasse abbastanza facilmente su di lui. Alla volata dovevano rinunciare sia Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco) sia Daryl Impey (Team Israel Premier Tech), entrambi rallentati da una foratura. Negli ultimi 3 km si registravano le fasi più appassionanti della tappa. A circa 2 km e mezzo dall’arrivo, forava anche Evenepoel, proprio quando Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) scattava nel tratto più duro all’8% trainando con sé un sorprendente Pascal Ackermann (UAE team Emirates). Ad un km e mezzo dalla conclusione rientravano sulla coppia di testa Fred Wright (Team Bharain Victorious), Danny van Poppel (Team BORA Hansgrohe) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Era Roglic a tirare il quintetto ed addirittura a tentare la volata, ma vistosi superare da Ackermann, Van Poppel e Pedersen, si andava a scontrare con la bici di Wright, cadendo a terra e rimediando due brutte ferite al braccio ed alla gamba destra. Pedersen vinceva la volata ristretta davanti ad Ackermann e Van Poppel. Quarto era Wright mentre a 8 secondi di ritardo il gruppo era regolato da Quentin Pacher (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Pedersen ottiene la seconda vittoria di tappa alla Vuelta 2022 ed a meno di clamorose sorprese – leggasi cadute o covid – vincerà a Madrid la maglia verde della classifica a punti. In classifica generale Evenepoel ha 1 minuto e 26 secondi di vantaggio su Roglic, il cui rendimento nelle tappe finali sarà condizionato dalle botte che ha preso oggi. Domani è in programma la diciassettesima tappa da Aracena al Monastero di Tentudia. I quasi 163 km che i ciclisti dovranno affrontare presentano numerosi saliscendi che culminano nella salita finale verso l’arrivo, categorizzata come GPM di seconda categoria. La sua lunghezza è formalmente di 10 km, ma quelli più impegnativo sono gli ultimi 4 dove la pendenza media è del 7.7%. Una tappa un po’ da ‘vorrei ma non posso’, in cui non escludiamo l’ennesima fuga vincente di questa Vuelta e dove i big di classifica, per fare distacchi, avranno bisogno dell’apporto delle proprie squadre. La Jumbo Visma di Roglic è avvertita, a patto che dopo la tappa di oggi lo sloveno riesca a recuperare dalle botte e dalle ferite rimediate nella caduta.

Antonio Scarfone

Mads Pedersen vince a Tomares (foto: Getty Images Sport)

Mads Pedersen vince a Tomares (foto: Getty Images Sport)

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