ARENSMAN CONQUISTA SIERRA NEVADA. EVENEPOEL RESTA IN MAGLIA ROSSA
Nella tappa regina della Vuelta 2022, la fuga di giornata è ancora protagonista e Thymen Arensman (Team DSM) ottiene la prima vittoria della carriera in un GT. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) attacca la maglia rossa nella parte più dura della salita, ma è soltanto nell’ultimo km che riesce a rosicchiare ad Evenepoel 15 secondi. L’ultima settimana sarà decisiva e vedremo se Evenepoel riuscirà a resistere agli attacchi che gli verranno inevitabilmente portati.
Mentre sullo sfondo della Vuelta 2022 si staglia una terza settimana con tappe piuttosto monotone e non troppo dure, la tappa di oggi è da molti considerata la più difficile di tutte e quella che potrebbe fare sconquassi in classifica generale. Ieri sulla Sierra de la Pandera Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) ha evidenziato le prime vere difficoltà perdendo una cinquantina di secondi rispetto a Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). L’attacco dello sloveno nella salita finale, coadiuvato da un redivivo Miguel Angel Lopez (Team Astana Qazaqstan), ha messo le basi per una domenica che promette spettacolo sulla Sierra Nevada. Dopo la partenza da Martos ed il primo facile GPM del Puerto del Castillo, il durissimo finale con l’Alto del Purche e soprattutto con la lunga scalata verso Sierra Nevada vedrà una lotta serrata tra i big di classifica. L’ultima salita ha il tratto più impegnativo nei primi 5 km, dove raramente si scende sotto il 15%. Le prime fasi della tappa erano molto concitate. Alcuni ciclisti venivano coinvolti in un paio di cadute, tra cui Wilco Kelderman (Team BORA Hansgrohe), Jose Joaquin Rojas (Team Movistar) e Lucas Hamilton (Team BikeExchange Jayco). In particolare Kelderman aveva bisogno di assistenza medica ma rientrava in gruppo scortato dai compagni di squadra. Si segnalava dopo 7 km il ritiro di Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert). Dopo circa 25 km sul Puerto del Castillo si formava una maxi-fuga di 29 ciclisti nella quale erano presenti diversi ciclisti interessanti. Tra gli italiani spiccava la presenza di Vincenzo Nibali (Team Astana Qazaqstan), mentre il più pericoloso per la maglia rossa era Thyman Arensman (Team DSM), a 9 minuti e 14 secondi di ritardo da Evenepoel. Presenti tra gli altri anche Richard Carapaz (Team INEOS) e Jay Vine (Team Alpecin Fenix), finora entrambi con due vittorie di tappa all’attivo e in lotta per la classifica GPM. Inoltre, Sam Oomen e Rohan Dennis per il Team Jumbo Visma e Louis Vervaeke e Fausto Masnada per il Team Quick Step Alpha Vinyl erano due ottime teste di ponte per Roglic ed Evenepoel per un’eventuale attacco dei big di classifica sulla salita conclusiva. Era Vine a scollinare in prima posizione. Dopo 40 km il vantaggio della fuga era superiore ai 4 minuti. Il vantaggio massimo della fuga sfiorava i 6 minuti a circa metà del percorso, dopodichè il ritmo più elevato, in particolare del Team Jumbo Visma, consentiva al gruppo maglia rossa di avvicinarsi alla testa della corsa. Ad 80 km dall’arrivo Craddock attaccava e riusciva ad avvantaggiarsi di un minuto circa rispetto ai compagni di fuga. Il ciclista statunitense transitava in prima posizione sul traguardo volante di Granada posto al km 92.3. Craddock veniva ripreso da Vine a poche centinaio di metri dalla vetta del secondo GPM ed era proprio l’australiano a scollinare in prima posizione sul secondo GPM dell’Alto del Purche posto al km 110.4, mentre la fuga iniziale iniziava a perdere qualche pezzo. Tra i più in difficoltà si segnalavano Nibali, Dennis, Oomen, Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost) e Fred Wright (Team Bahrain Victorious). La salita finale veniva presa in testa da un gruppo di 12 ciclisti formato, oltre che dai già citati Vervaeke, Arensman, Uran, Vine, Craddock e Carapaz, anche da David de la Cruz (Team Astana Qazaqstan), Gino Mader (Team Bahrain Victorious), Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe), Louis Meintjes (Team Intermarchè Wanty Gobert), Antonio Tiberi (Team Trek Segafredo) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Oomen e Dennis, richiamati dalla propria ammiraglia e ripresi dal gruppo, si mettevano subito a disposizione di Roglic. Soler attaccava ai piedi dell’ultima salita e si avvantaggiava di una decina di secondi sui restanti compagni di fuga. Il forcing della Jumbo Visma faceva esplodere il gruppo maglia rossa. All’inseguimento di Soler e degli immediati inseguitori restavano in sette: Roglic, Evenepoel, Miguel Angel Lopez (Team Astana Qazaqstan), Enric Mas (Team Movistar), Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) e Carlos Rodriguez (Team INEOS). La coppia dell’UAE Team Emirates formata da Ayuso e da Almeida faticava nelle retrovie. A 15 km dall’arrivo Soler aveva 42 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore e 2 minuti e 30 secondi di vantaggio sul secondo gruppo inseguitore. Arensman raggiungeva e soperava uno stremano Soler a circa 6 km dall’arrivo. Alle loro spalle, oltre ai fugaioli della prima ora, si erano portati all’inseguimento Lopez, Mas e De La Cruz, quest’ultimo a disposizione del colombiao, mentre più dietro si segnalavano Roglic, Evenepoel ed O’Connor. A 3 km dall’arrivo Arensman aveva quasi 1 minuto e mezzo di vantaggio su Mas, Lopez, Soler, Vine, Hindley, Uran e Meintjes. L’olandese andava a vincere con 1 minuto e 23 secondi di vantaggio su Enric Mas (Team Movistar) ed 1 minuto e 25 secondi di vantaggio su Miguel Angel Lopez. Vine giungeva quarto a 1 minuto e mezzo di ritardo, mentre Roglic, che nell’ultimo km aveva staccato Evenepoel, chiudeva in quinta posizione a 1 minuto e 44 secondi di ritardo da Evenepoel. Il belga era decimo a 1 minuto e 59 secondi di ritardo da Arensman ed a 15 secondi di ritardo da Roglic. Dopo la vittoria nella tappa a cronometro del Giro di Polonia, Arensman ottiene la seconda vittoria stagionale, la prima in linea. In classifica generale adesso Evenepoel ha 1 minuto e 34 secondi di ritardo su Roglic e 2 minuti e 1 secondo di vantaggio su Mas. Ci aspetta una terza settimana davvero appassionante e siamo certi che Roglic e perché no, anche Mas, tenteranno il tutto per tutto per accorciare ulteriormente su Evenepoel. La Vuelta riprende martedì 6 Settembre dopo il terzo ed ultimo giorno di riposo. Si parte da Sanlucar de Barrameda e si arriva a Tomares dopo quasi 190 km. I velocisti torneranno protagonisti visto che il percorso è totalmente pianeggiante, se si eccettua qualche piccolo dentello negli ultimi 20 km che non dovrebbe complicare troppo la vita ai ciclisti per la volata finale.
Antonio Scarfone

Thymen Arensman vince a Sierra Nevada (foto: Getty Images)