CARAPAZ, CLASSE E ORGOGLIO SULLE “ROCCE BIANCHE”. EVENEPOEL RESTA IN MAGLIA ROSSA
Richard Carapaz (Team INEOS), presente nella maxi fuga di giornata, attacca a 2 km dalla vetta e si invola verso una vittoria con cui prova a cancellare una stagione fin qui alquanto deludente. Il campione olimpico vince sulle Peñas Blancas davanti a Wilco Kelderman (Team BORA Hansgrohe) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) conserva la maglia rossa.
Il piatto forte della dodicesima tappa è la salita finale verso le “Rocce Bianche” (Peñas Blancas). Si parte da Salobrena e per oltre 170 km non si segnalano particolari difficoltà. Al km 173 inizia la lunga salita verso il traguardo; sono quasi 20 km al 6.7% con alcuni tratti in doppia cifra. Vedremo se le squadre dei big di classifica vorranno favorire i loro capitani per la vittoria di tappa, tenendo chiusa la corsa, oppure se ancora una volta saranno i fuggitivi ad essere protagonisti. Da Salobrena non partivano Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious) e Boy van Poppel (Team Intermarchè Wanty Gobert), entrambi trovati positivi al covid. Il primo attacco per portare via la fuga veniva portato da Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) ed Alessandro De Marchi (Team Israel Premier Tech) ma il gruppo annullava immediatamente questa azione. Intorno al km 17 si formava la fuga che avrebbe caratterizzato la tappa, composta da ben 32 ciclisti. Tra coloro che già erano andati in fuga più volte nelle scorse tappe erano presenti Jay Vine (Team ALpecin Deceuninck) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Sia l’australiano che lo spagnolo, che evidentemente puntavano forte sulla vittoria di tappa, potevano contare su due entrambi ciascuno, ovvero Lionel Taminiaux e Gianni Vermeersch per Vine ed Ivo Oliveira e Jan Polanc per Soler. Altri nomi interessanti presenti nella fuga erano quelli di Alexey Lutsenko e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan), Wilco Kelderman e Matteo Fabbro (Team BORA Hansgrohe) e Richard Carapaz (Team INEOS). Dei 32 auomini in fuga, quello più pericoloso per Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) era Kelderman, a 14 minuti e 4 secondi di ritardo da Evenepoel. Il vantaggio della fuga sul gruppo maglia rossa cresceva progressivamente e superava i 10 minuti quando mancavano una cinquantina di km alla conclusione. Evenepoel era vittima di una caduta apparentemente senza conseguenze a 50 km dall’arrivo, insieme al compagno di squadra Ilan van Wilder, ma il belga rientrava prontamente in gruppo. Il vantaggio della fuga, che sfiorava i 12 minuti ad una cinquantina di km dalla conclusione, iniziava a scendere in vista della salita finale. Era il Team Deceuninck Quick Step ad accelerare e Louis Vervaeke, compagno di squadra di Evenepoel presente nella fuga, veniva richiamato dall’ammiraglia per dare man forte alla compagine belga. Battistella vinceva il traguardo volante di Estepona posto al km 172.4. Iniziava così la salita finale con Taminiaux e Vermeersch a tirare nel gruppo di testa. I primi fuggitivi a staccarsi erano Mike Teunissen (Team Jumbo Visma), Lukasz Owsian (Team Arkea Samsic) e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan). A cinque km dall’arrivo restavano in testa una decina di ciclisti. L’attacco decisivo lo sferrava Richard carapaz (Team INEOS) a 2 km dall’arrivo. Il campione olimpico accelerava e nessuno riusciva più a tenere la sua ruota. Carapaz vinceva così in solitaria con 9 secondi di vantaggio su Wilco Kelderman (Team BORA Hansgrohe) e 24 secondi di vantaggio su Marc Soler (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Jan Polanc (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Marco Brenner (Team DSM) in quinta posizione. Vine, che sembrava il favorito per vincere la tappa, era settimo, mentre il primo degli italiani era Matteo Fabbro (Team BORA Hansgrohe), decimo a oltre 3 minuti di ritardo da Carapaz. Il drappello dei big era regolato da Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), a 7 minuti e 39 secondi di ritardo da Carapaz. Con la maglia rossa erano presenti Enric Mas (Team Movistar), Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Carapaz, in una stagione dove ha evidenziato più luci che ombre, coglie la terza vittoria dopo aver vinto il titolo nazionale a cronometro e la sesta tappa del Giro di catalogna. In classifica generale Evenepoel conserva la maglia rossa con 2 minuti e 41 secondi di vantaggio su Roglic e 3 minuti e 3 secondi di vantaggio su Mas. Balzo notevole di Kelderman che grazie alla fuga sale in sesta posizione. Domani è in programma la tredicesima tappa da Ronda a Montilla di 168.4 km. I velocisti dovrebbero tornare a giocarsi la vittoria in volata, vista l’assenza di GPM, ma il finale piuttosto nervoso, con l’arrivo posto su un piccolo dentello, potrebbe riservare qualche sorpresa ed anche finisseur ed uomini di classifica potrebbero dire la loro.
Giuseppe Scarfone

Richard Carapaz vince sulle Peñas Blancas (foto: Getty Images)