DI VUELTA IN VUELTA. ANALISI DELLA PRIMA SETTIMANA

agosto 29, 2022
Categoria: Approfondimenti

Promossi e bocciati della prima settimana della corsa spagnola. Il sogno di Evenepoel, i dolori di Roglic, la battaglia per la maglia verde e per la maglia a pois. Le fughe e le volate vincenti.

REMCO EVENEPOEL. Inizia in sordina nella cronosquadre di Utrecht cedendo 14 secondi a Roglic, capitano della Jumbo Visma, e 13 secondi ai vari capitani dell’INEOS. Nella quarta tappa, la prima in Spagna, resiste ancora allo sloveno che sembra volare sullo strappo finale di Laguardia. Inizia a menare per davvero nella sesta tappa, sull’ascesa finale del Pico Jano, dove fa selezione e dà il primo segnale forte ai suoi avversari, vestendosi di rosso. Due giorni dopo sul Collau Fancuaya gli resistono a fatica soltanto Mas e Roglic. E sulle Praeres di Nava, con pendenze che superano il 20%, consolidando il primato in classifica generale. Gli manca ancora la vittoria di tappa, ma dovrebbe rimediare subito domani nella cronometro da Elche ad Alicante. Insomma, il talento belga è stato protagonista di un crescendo rossiniano che lo colloca al vertice dei favoriti per la vittoria della Vuelta. L’ultimo ciclista belga a vincere un GT fu Johan De Muynck, vincitore del Giro d’Italia 1978. Il tabù verrà finalmente spezzato? VOTO: 9

JAY VINE. Con due fughe ben assortite, fa valere le sue doti di scalatore e vince sesta ed ottava tappa, balzando al comando della classifica dei GPM, che a questo punto può fare sua, anche se la strada è ancora lunga. L’australiano dell’Alpecin Deceuninck fa più notizia di Jai Hindley (voto 5.5), altro australiano e vincitore del Giro, per ora abbastanza deludente. VOTO: 8

SAM BENNETT.. Il velocista irlandese ritrova lo smalto di un tempo e si lascia definitivamente alle spalle l’infortunio al ginocchio che lo ha condizionato per buona parte del 2021 e per i primi mesi del 2022. Vince in volata la seconda e la terza tappa, entrambe in Olanda, e veste la maglia verde per una settimana, prima di cederla nell’ottava tappa a Mads Pedersen. VOTO: 7.5

MADS PEDERSEN. Sfiora la vittoria di tappa con tre secondi posti nella seconda, terza e quarta tappa, e grazie ai piazzamenti nei traguardi intermedi delle tappe successive riesce a scalzare dal primo posto della classifica a punti Sam Bennett. La lotta per la maglia verde sembra ormai una questione tra loro due, con l’ex iridato favorito grazie alla sua resistenza su arrivi in salita. VOTO: 7.5

ENRIC MAS. Il suo stile in bici non è il massimo e sembra più volte cedere alla distanza, ma riesce sempre a restare aggrappato al gruppo di testa negli arrivi in salita. La buona notizia è che è secondo in classifica generale. La cattiva notizia è che lo precede Evenepoel, distante 1 minuto e 12 secondi. E domani nella cronometro della decima tappa perderà altro terreno. VOTO: 7

LOUIS MEINTJES.. Vince la nona tappa sulle Praeres di Nava, senz’altro l’arrivo più duro della prima settimana. Il sudafricano, vincitore quest’anno del Giro dell’Appennino e secondo sull’Alpe d’Huez nella dodicesima tappa del Tour de France, ogni tanto sa trovare la giornata giusta dove farsi notare. VOTO: 7

JUAN AYUSO. Co-capitano dell’UAE Team Emirates, scalza dalla graduatoria interna Joao Almeida e con Mas è lo spagnolo che può puntare alla top five finale. VOTO: 7

MARC SOLER. Dopo oltre un anno di astinenza, coglie la vittoria nella quinta tappa a Bilbao concretizzando la fuga. Ci riprova sul Collau Fancuaya ma è soltanto secondo dietro Vine. Fino adesso uno degli spagnoli più attivi della Vuelta VOTO: 6.5

CARLOS RODRIGUEZ. Dei vari capitani dell’INEOS, una volta perso Carapaz, cerca di tenere alta la bandiera dello squadrone inglese visto che anche Geoghegan Hart e Sivakov(entrambi voto 5.5) non sembrano in palla. VOTO: 6.5

PRIMOZ ROGLIC. Conquista la vittoria nella cronosquadre iniziale e nella quarta di Laguardia, vestendo la maglia rossa che tiene fino all’arrivo del ciclone Evenepoel. Fa quel che può sugli arrivi più duri della prima settimana ma la quarta vittoria consecutiva della Vuelta, almeno finora, sembra davvero un miraggio. VOTO: 6

SIMON YATES. Tappa dopo tappa e compitino dopo compitino, il britannico prova a restare a galla. Realisticamente il suo obiettivo è la top five, ma per ora lo vediamo fuori dal podio. VOTO: 6

JULIAN ALAPHILIPPE. Dopo aver saltato Giro e Tour a causa dell’infortunio subito nella Liegi-Bastogne-Liegi, va in Spagna per migliorare la condizione in vista dei Mondiali e fa il gregario di lusso per Evenepoel. VOTO: 6

JAI HINDLEY.. Il vincitore del Giro d’Italia soffre le salite brevi e ripide, tipiche della Vuelta, e non sembra in grado di tenere testa, almeno finora, a coloro che lo precedono. Per adesso in classifica generale resta al nono posto, ad oltre 5 minuti di ritardo da Evenepoel, e non si vedono segnali di ripresa. VOTO: 5

RICHARD CARAPAZ. Il campione olimpico, secondo al Giro 2022, delude le aspettative uscendo di classifica molto presto, non dando mai l’impressione di poter competere per la vittoria di tappa ma anche per un buon piazzamento parziale. Gli restano, per questa Vuelta, compiti di gregariato e la possibilità di inserirsi in una fuga. VOTO: 4

Luigi Giglio

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