VENI, VINE, VICI. SHOW DELL’AUSSIE SUL PICO JANO. EVENEPOEL NUOVA MAGLIA ROSSA

agosto 25, 2022
Categoria: News

I ‘puertos’ cantabrici sono protagonisti della sesta tappa che vede la vittoria, dopo l’ultima scalata sul Pico Jano, di Jay Vine (Team Alpecin Deceunimck) che attacca sull’ultima salita e va a vincere in solitaria. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) è secondo a 15 secondi di ritardo da Vine ed è la nuova maglia rossa.

La sesta tappa della Vuelta 2022 lascia i Paesi Baschi e si inerpica sulle colline più lunghe ma ancora ripide della Cantabria dove gli scalatori e in generale i big di classifica troveranno pane per i loro denti. Sono poco più di 181 i km da Bilbao a San Miguel de Aguayo con tre GPM esigenti che daranno molto probabilmente una nuova fisionomia alla classifica generale, dopo il blitz dei fugaioli nella tappa di ieri. Rudy Molard (Team Groupama FDJ) parte da Bilbao con la maglia rossa e vedremo se riuscirà a mantenerla alla fine della tappa. Alla partenza si segnalava il forfait di Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert), trovato positivo al covid. La fuga di giornata partiva dopo una decina di km grazie all’azione di dieci ciclisti: Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco), Ruben Fernandez (Team Cofidis), Jan Bakelants (Team Intermarchè Wanty Gobert), Mark Padun (Team EF Education EasyPost), Nelson Oliveira (Team Movistar), Marco Brenner (Team DSM), Xabier Azparren (Team Euskaltel Euskadi), Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl), Dario Cataldo (Team Trek Segafredo) e Xandro Meurisse (Team Alpecin Deceuninck). Il gruppo maglia rossa lasciava fare, anche perché il più pericoloso in classifica generale era Bakelants, a 5 minuti e 2 secondi di ritardo da Molard. Il Team Groupama FDJ manteneva per il momento un ritmo regolare in testa al gruppo. Dopo 35 km il vantaggio della fuga era di circa 4 minuti. Fernandez transitava in prima posizione sul primo GPM di giornata, il Puerto de Alisas, posto al km 77.7. Verso metà tappa qualche problema meccanico affligeva quasi contemporaneamente Molard, Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) e Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) ma il pronto intervento delle ammiraglie non faceva perdere troppo tempo ai tre ciclisti che rientravano in gruppo. La fuga iniziava la scalata verso la Collada de Brenes, secondo GPM della tappa con le pendenze più dure, con 1 minuto e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rossa, in testa al quale erano arrivati gli uomini del Team INEOS ad aumentare l’andatura. Anche Julian Alaphilippe (Team Quick Step Alpha Vinyl) si faceva notare nelle prime posizioni, a completa disposizione di Evenepoel. Nel frattempo Padun staccava i compagni di fuga e provava l’allungo sotto una pioggia battente. All’inseguimento del ciclista ucraino si portavano Masnada e Fernandez. Molard restava costantemente in coda al gruppo, staccandosi infine a circa 1 km dallo scollinamento. Padun scollinava tutto solo in cima alla Collada de Brenes mentre la pioggia si faceva sempre più fitta. Padus si aggiudicava il traguardo volante di Santa Cruz de Iguna posto al km 162. Molard nel frattempo era riuscito a rientrare nel gruppo principale, alla testa del quale tiravano sempre Quick Step Alpha Vinyl e INEOS. Padun iniziava l’ultima scalata del Pico Jano, verso il traguardo di San Miguel de Aguayo, con 55 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rossa. La salita, lunga 12 km e 600 metri, presentava le pendenze più impegnative nei primi 7 km. Jay Vine (Team Alpecin Deceuninck) raggiungeva Padun a poco meno di 7 km dall’arrivo mentre il gruppo principale era scoppiato sotto i colpi di un devastante Evenepoel a cui resisteva per il momento il solo Enric Mas (Team Movistar). Vine staccava Padun che veniva ripreso da Evenepoel e da Mas. L’australiano manteneva il suo vantaggio nei confronti della coppia al suo inseguimento di circa 20 secondi e andava a trionfare in solitaria. Evenepoel era secondo a 15 secondi di ritardo dall’australiano mentre Mas chiudeva in terza posizione a 16 secondi di ritardo da Vine. La top five era completata da Juan Ayuso (UAE Team Emirates) quarto a 55 secondi di ritardo e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) quinto ad 1 minuto e 37 secondi di ritardo. Lo sloveno regolava un drappello di 11 ciclisti mentre usciva praticamente di classifica Richard Carapaz (Team INEOS), addirittura 25mo a quasi 3 minuti di ritardo da Vine. L’australiano ottiene la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale è rivoluzionata, con Evenepoel nuova maglia rossa davanti a Rudy Molard ed Enric Mas, staccati rispettivamente di 21 e di 28 secondi. Domani, a chiusura della prima settimana della Vuelta 2022, è in programma la settima tappa da Camargo a Cistierna, lunga 180 km e impegnativa solamente a metà, quanto verrà scalato l’unico GPM di prima categoria del Puert de San Glorio. La salita è lunga oltre venti km ed è piuttosto regolare, con tratti tra il 6 ed il 7%. La fuga ha le sue buone possibilità di riuscita anche se non è totalmente da scartare un arrivo in volata, visto che dallo scollinamento del GPM all’arrivo di Cistierna mancheranno circa 65 km e qualche velocista non troppo attardato potrebbe riuscire con la propria squadra a riprendere la coda del gruppo.

Giuseppe Scarfone

Jay Vine in azione sulla prima salita vera della Vuelta 2022 (foto Sprint Cycling Agency)

Jay Vine in azione sulla prima salita vera della Vuelta 2022 (foto Sprint Cycling Agency)

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