FREIRE AUTOGRAFA LA “GIORNATA DEI RISVEGLI”
Non è stato solo il giorno del ritorno alla vittoria per Cataldo. Sulle più blasonate strade della Parigi – Tours ha ritrovato il gusto del successo anche lo spagnolo Freire, protagonista di un travolgente inizio di stagione ma poi letteralmente scomparso tra Tour e Mondiale. Il suo è stato un successo un po’ a sorpresa, poiché chi seguiva la corsa dava per certa la felice conclusione del tentativo del francese Lequatre, abbattutosi proprio all’ultimo contro l’interminabile Avenue de Grammont, viale dritto e pianeggiante ma per lui divenuto un calvario come l’omonimo muro fiammingo. Via libera dunque ai velocisti, col tre volte campione del mondo finalmente a segno davanti all’italiano Furlan. Niente da fare per altri due attesi protagonisti, il belga Gilbert e Pippo Pozzato.
Foto copertina: Freire si impone sul “Grammont dei velocisti” (foto Bettini)
Oscar Freire torna finalmente al successo aggiudicandosi in volata la Parigi-Tours. Il tre volte campione del mondo della Rabobank – approfittando anche delle assenze di alcuni big come Cavendish, Farrar, Petacchi e il neocampione del mondo Hushovd – si riscatta al termine di una stagione iniziata alla grande con il successo alla Milano-Sanremo ma proseguita in modo anonimo sia al Tour che al Mondiale. dove non era andato oltre il 6° posto, precedendo lungo l’Avenue de Grammont il nostro Angelo Furlan (Lampre), in testa fino a 15 metri dal traguardo, e il belga Gert Steegmans (RadioShack). Menzione particolare per il francese Lequatre (Radioshack), rimasto al comando fino a 500 metri dall’arrivo.
Che Freire avesse intenzioni bellicose lo si è capito nella parte centrale della corsa, quando la Rabobank e la Omega Pharma di Gilbert, vincitore delle ultime due edizioni della Parigi-Tours, si sono messe in testa per riprendere i fuggitivi Jorgensen (Saxo Bank), Meyer (Garmin), Krivtsov (Ag2r), Geschke (Skil-Shimano), Maes (Quick Step), Flecha (Sky), Pichon (Bretagne) e il campione nazionale lettone Saramotins (HTC), usciti dal gruppo al km 37. Il plotone non ha lasciato più di 4′ ai battistrada e a 30 km dal traguardo, in coincidenza con la prima delle quattro côtes da affrontare nel finale, il vantaggio era ormai ridotto a meno di 1′.
Sulla Côte de Crochu Geschke, Maes, Flecha e Saramotins hanno staccato gli altri mentre in gruppo iniziava la bagarre con l’attacco di Roelandts (Omega Pharma), Klostergaard (Saxo Bank), Portal (Sky), Jerome (B-Box) e Guesdon (FDJ); questi contrattaccanti sono stati comunque rapidamente riassorbiti dal gruppo, nelle prime posizioni del quale si segnalavano anche gli uomini della Katusha di Pozzato, che si è anche riportato in scia dei quattro battistrada.
A 15 km dall’arrivo, lungo un tratto pianeggiante si sono avvantaggiati i francesi Hinault (AG2R), Roy (FDJ), Vachon (Bretagne) e Lequatre (RadioShack) che si sono riportati sui quattro al comando; sulla successiva Côte de Beau-Soleil Lequatre è stato autore di uno scatto violentissimo che lo ha portato ad avere fino a 31” sul gruppo a 8 km dal traguardo, mentre tutti gli altri venivano ripresi. Contemporaneamente, uomini importanti come il campione francese Voeckler (B-Box), l’argentino Haedo (Saxo Bank) e il belga Boonen (Quick-Step), che però era al rientro dopo un lungo infortunio, perdevano contatto dal gruppo che rimaneva comunque composto di un centinaio di unità.
Sembrava che Lequatre potesse farcela a compiere l’impresa, dal momento che a 2 km dall’arrivo il suo vantaggio era ancora di 18” sul gruppo (dal quale aveva tentato di uscire il nostro Tosatto); il lunghissimo rettilineo dell’Avenue de Grammont ha però tagliato le gambe al francese che è stato ripreso a 500 metri dal traguardo. A quel punto l’Omega Pharma si è portata al comando tentando di lanciare Gilbert, che non si era mai mosso in precedenza; il belga è però rimasto chiuso ed è stato Hondo (Lampre) a lanciare Angelo Furlan. Il 34enne veneto, autore fin qui di una stagione deludente, è partito ai 150 metri ma è stato superato poco prima della linea da Freire mentre al terzo posto si è piazzato il belga Steegmans (RadioShack). 4° è giunto il sorprendente belga Lodewyck (Topsport Vlandeeren) davanti al sempre più convincente giapponese Arashiro (B-Box), ai francesi Romain Feillu (Vacansoleil) e Offredo (FDJ), al belga Weylandt (Quick-Step), all’austriaco Eisel (HTC) e all’altro transalpino Sebastien Chavanel (FDJ) che ha chiuso la top ten. Nulla da fare per il vicecampione del mondo Breschel (Saxo Bank), per i nostri Bennati (Liquigas) e Pozzato e per Gilbert, tutti tagliati fuori dallo sprint finale.
Marco Salonna