IL TOUR CHE VERRÀ (e altro ancora)

luglio 25, 2022
Categoria: Approfondimenti

Anche l’anno prossimo il Tour de France scatterà fuori dai confini nazionali. L’edizione 2023 della Grande Boucle, infatti, prenderà il via da Bilbao e si fermerà per quasi tre giorni nei Paesi Baschi

Per un Tour che muore ce n’è uno che si appresta a venire al mondo. La data del “parto” non è ancora stata fissata ma sicuramente sarà un giorno del prossimo autunno, verosimilmente ad ottobre; nel frattempo già da parecchio si conoscono i dettagli del “Grand Départ” perchè a gennaio sono state svelate le prime due tappe e mezza dell’edizione 2023 e si tratterà ancora di una partenza dall’estero. Dopo la Danimarca toccherà, per la seconda volta nella storia, alla Spagna e per la precisione ai Paesi Baschi, dai quali la corsa francese era già salpata nel 1992, quando la città di San Sebastián aveva ospitato prologo e prima tappa, rispettivamente conquistate da Miguel Indurain e dal francese Dominique Arnould. Tra dodici mesi sarà Bilbao a tenere a battesimo la 110a edizione del Tour e si tratterà di un battesimo di fuoco perchè la prima tappa, un circuito di 185 Km, proporrà più di 3000 metri di dislivello e una decina di brevi salite, le più interessanti delle quali saranno le ultime due, il muro della Côte de Pike (2 Km al 9.8% con gli ultimi mille metri al 13% medio) e lo strappo di 1 Km al 5.4% in cima al quale sarà collocato il traguardo. I tremila metri di dislivello li sfiorerà anche la seconda frazione, che muoverà dal capoluogo dei Paesi Baschi, Vitoria-Gasteiz, in direzione di San Sebastián, dove si giungerà dopo aver percorso 210 Km ed aver affrontato, tra le altre ascese, il mitico Alto de Jaizkibel (8.2 Km al 5.2% con gli ultimi 3.7 Km al 7.1%). L’indomani la cittadina di Amorebieta ospiterà la partenza della terza tappa, della quale al momento sono stati svelati solo i primi 140 Km, quelli che si dovranno percorrere per arrivare al valico di frontiera di Irun: il resto del tracciato sarà presentato in autunno anche se, con tutta probabilità, questa frazione potrebbe terminare a Bayonne. Quanto alla montagne è molto probabile che stavolta si affrontino prima i Pirenei delle Alpi, che nelle ultime due edizioni del Tour era state scalate nella prima parte della corsa.

RASSEGNA STAMPA

Tour, Vingegaard re a Parigi. Pogacar dà spettacolo, ma l’ultima tappa va a Philipsen

Gazzetta dello Sport – Italia

Philpsenu parada šampionov, Vingegaardu Tour – Poraz je najboljša šola – Tadej Pogačar se bo vrnil po rumeno majico

Delo – Slovenia

Et øjeblik på en parkerings­plads i midten af ingenting sagde mere om Vingegaard end tre ugers interviews – Macron, Kronprinsen og Elkjær: Lykønskningerne vælter ind til Jonas Vingegaard – Hvis det ikke er den største danske idrætspræstation nogensinde, så er det godt nok tæt på – Jubelfesten: Vingegaard taber tid med et stort smil – Officielt: Jonas Vingegaard vinder Tour de France

Politiken – Danimarca

Jonas Vingegaard seals Tour de France after Jasper Philipsen powers to stage win on Champs-Elysees

The Daily Telegraph – Regno Unito

Jonas des as

L’Équipe – Francia

París tiene nuevo rey

AS – Spagna

De Tour is van ons! Jasper Philipsen wint koninklijke spurt op de Champs-Elysées, zesde Belgische ritzege in Parijs – Gele trui Jonas Vingegaard vol lof over Wout van Aert tijdens slotceremonie Tour de France: “Hij is de beste renner ter wereld” – Jumbo-Visma ziet ijzersterke Tour de France bekroond worden met smak prijzengeld: ontdek hier hoeveel elke ploeg verdiende – Wout van Aert blikt tevreden terug op waanzinnig sterke Tour én groene trui: “Onze tactiek heeft goed gewerkt”

Het Nieuwsblad – Belgio

Vingegaard winnaar Tour de France, slotrit gewonnen door Philipsen – Cruciale rol Roglic nauwelijks op waarde geschat

De Telegraaf – Paesi Bassi

Jonas Vingegaard gewinnt die Tour de France

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Vingegaards Triumphfahrt in Paris – Philipsen gewinnt den Sprint

Kicker – Germania

Россиянин Власов занял пятое место в общем зачете «Тур де Франс», победил датчанин Винегор

Sport Express – Russia

Jonas Vingegaard wins Tour de France for 1st time

The Globe and Mail – Canada

Jonas Vingegaard Wins Tour de France, Completing His Sudden Ascent to Top

The New York Times – USA

¡Jonas Vingegaard es el nuevo campeón del Tour de Francia!

El Espectador – Colombia

Vingegaard seals maiden Tour de France victory, Ewan the lanterne rouge

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della ventunesima ed ultima tappa, Paris La Défense Arena – Parigi (Champs-Élysées)

1° Andreas Kron
2° Mikkel Honore s.t.
3° Jonas Rutsch a 1′20″
4° Maximilian Schachmann s.t.
5° Christopher Juul-Jensen a 2′15″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 6° a 2′30″

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Albert Torres a 4′09″
3° Amund Grøndahl Jansen a 9′15″
4° Reinardt Janse Van Rensburg a 9′17″
5° Frederik Frison a 10′23″

Miglior italiano Luca Mozzato, 33° a 1h21′48″

Maglia nera: Jonas Vingegaard, 135° a 5h40′42″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Pancani: “L’abbraccio tra la maglia bianca di Pogacar e la maglia gialla di Vingegaard”
Garzelli: “Pogacar e Thomas hanno fatto vita dura a Vingegaard”
Garzelli: “Quella vilata fantastica”
Rizzato: “Tre grandi campioni che ci hanno fatto divertire a non posso”
Rizzato: “Estraneità al doping del sé stesso”
Garzelli: “Io ho smesso non tantissimo, nel 2013″
Garzelli: “Questo arco di trionfo che regalerà il successo a Vingegaard”
Rizzato: “Se la sono presa comodi”
Pancani: “Il cerimonale delle premiazioni”
Televideo: “Vicitori di tappa”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

21a TAPPA: LA DÉFENSE – PARIGI (222 Km) – 26 LUGLIO 1992

INDURAIN
Sul podio del Tour ancora lo spagnolo: ai suoi lati il combattivo Chiappucci e Bugno, grande sconfitto
Dopo l’accoppiata in rosa e in giallo gli mancano il mondiale e la Sanremo

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