POGACAR INARRESTABILE. VINCE ANCHE SULLA PLANCHE E FORTIFICA LA MAGLIA GIALLA
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) non si ferma più e dopo la bella vittoria di ieri a Longwy, si divora letteralmente lo sterrato del durissimo tratto finale sulla Planche des Belle Filles, con pendenze che arrivano al 20%. La coppia della Jumbo Visma formata da Vingegaard e Roglic si deve accontentare del secondo e del terzo posto. La maglia gialla di Pogacar risplende sempre di più.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è preso la maglia gialla ieri a Longwy ed ora non sarà per nulla facile levargliela di dosso. Lo sloveno promette spettacolo anche oggi sulla Planche des Belles Filles, salita ormai consueta al Tour con pendenze che arrivano al 20% e l’aggiunta anche di un ripido tratto in sterrato. Si parte da Tomblaine ed i due GPM del Col de la Grosse Pierre e del Col des Croix faranno da antipasto alla salita finale. Saranno in molti a provare la fuga ma anche gli uomini di classifica dovranno dare un segnale al Tour e provare ad attaccare Pogacar. Dopo la partenza da Tomblaine il ritmo era subito indiavolato e molti ciclisti provavano a portare via la fuga. Il primo vero tentativo concreto era di Simon Geschke (Team Cofidis) intorno al km 40. Al tedesco si unica Filippo Ganna (Team INEOS) ma dopo qualche km l’italiano si rialzava, probabilmente stoppato da ordini in ammiraglia. A Geschke si univano altri dieci ciclisti in un momento di stasi del gruppo: Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates), Lennard Kamna e Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe), Kasper Asgreen (Team Quick Step ALpha Vinyl), Imanol Erviti (Team Movistar), Dylan Teuns (Team Bahrain Victorious), Mads Pedersen e Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo), Luke Durbridge (Team BikeExchange Jayco) e Cyril Barthe (Team B&B Hotels KTM). Dopo 70 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 2 minuti e mezzo. Schachmann era la maglia gialla virtuale, avendo in classifica generale 2 minuti e 7 secondi di ritardo da Pogacar. Pedersen vinceva il traguardo volante di Gerardmer posto al km 101.1. Sul successivo Col de la Grosse Pierre attacchi e contrattacchi fra gli stessi fuggitivi provocavano una frattura nella fuga stessa. Era Geschke a scollinare in prima posizione. A 50 km dalla conclusione erano sette i fuggitivi ancora in lotta per la vittoria di tappa: Erviti, Geschke, Kamna, Schachmann, Teuns, Durbridege e Barthe. Geschke era il primo a scollinare sul Col des Croix, secondo GPM di giornata posto al km 136.1. Il gruppo maglia gialla era tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates. Pogacar voleva evidentemente fare il bis dopo la vittoria di ieri, ma prima bisognava andare a riprendere la fuga che aveva 2 minuti e 40 secondi di vantaggio a 38 km dalla conclusione. A 20 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso a 1 minuto e 55 secondi. Erviti si rialzava e veniva ripreso dal gruppo maglia gialla. Sulle prime rampe della Planche des Belles Filles scattava Geschke, a cui si affiancava Kamna. I due tedeschi salutavano i compagni di fuga e si involavano per il duello che avrebbe potuto decidere la vittoria della tappa, anche se il gruppo maglia gialla era segnalato ad una cinquantina di secondi di ritardo. A poco più di quattro km dall’arrivo, Kamna scattava lasciandosi alle spalle Geschke, mentre tra i ciclisti in difficoltà si segnalavano Ben O’Connor (Team AG2R Citroen), Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ) ed Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe). Kamna iniziava l’ultimo durissimo strappo in sterrato con una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla sempre più ridotto all’osso. Rafal Majka (UAE Team Emirates) lanciava Tadej Pogacar che imprimeva una decisa accelerazione che sfilacciava ancora di più il drappello dei migliori. A 150 metri dall’arrivo Jonas Vingegaard (Tean Jumbo Visma) allungava andando a riprendere uno stremato Kamna ma sul danese piombava senza pietà il solito Pogacar che con un ultimo scatto si andava a prendere la seconda vittoria di tappa consecutiva. Terzo era Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) a 12 secondi di ritardo, mentre chiudevano la top five Kamna in quarta posizione ed un ottimo Geraint Thomas (Team INEOS) in quinta posizione, entrambi a 14 secondi di ritardo da Pogacar. Lo sloveno fortifica la sua maglia gialla, avendo ora 35 secondi di vantaggio su Vingegaard e 1 minuto e 10 secondi di vantaggio su Thomas, mentre escono dalle zone alte della classifica, forse definitivamente, Vlasov, Quintana e Powless. Domani per l’ottava tappa si riparte da Dole e si sconfina in Svizzera con arrivo a Losanna. I ciclisti dovranno scalare quattro GPM abbastanza facili, l’ultimo dei quali coincide con l’arrivo. E’ una tappa da fughe o da azioni nel finale e gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi ben aperti. Si prospetta una giornata di riposo per Pogacar che tra ieri e oggi ha acceso il Tour.
Giuseppe Scarfone

Tadej Pogacar vince sulla Planche des Belles Filles (foto: Getty Images)