AD ARENBERG LA SPUNTA SIMON CLARKE. WOUT VAN AERT CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

luglio 6, 2022
Categoria: News

La quinta tappa del pavè non delude le aspettative e consegna al Tour 2022 uno spettacolo di sudore, polvere e fatica, che rimarrà nelle gambe e nella testa dei ciclisti. A giocarsi la vittoria di tappa sono gli uomini che compongono la fuga della prima ora. E’ Simon Clarke (Team Israel Premier Tech) ad avere la meglio in una volata più che ristretta su Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty Gobert). Wout van Aert (Team Jumbo Visma) conserva la maglia gialla mentre alcuni ciclisti come Primoz Roglic (team Jumbo Visma) e Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) accusano ritardi più o meno consistenti in classifica generale.

La Lille Metropole – Arenberg Porte du Hainaut con i suoi 157 km è la tappa più corta della prima settimana del Tour 2022, se si esclude la cronometro iniziale di Copenhagen, ma è certamente anche quella che può provocare dei primi significativi cambiamenti in classifica generale. Gli 11 tratti in pavè, tutti concentrati nella seconda metà della tappa, chiamano gli uomini di classifica, più o meno a loro agio con le pietre, ad attaccare oppure a difendersi. Nel secondo caso, le squadre saranno decisive e dovranno proteggere i loro capitani. La squadra che dovrà valutare e scegliere la strategia migliore sul da farsi è certamente la Jumbo Visma. Con Wout van Aert in maglia gialla il campione belga può puntare ad una nuova vittoria di tappa dopo quella di ieri a Calais, visto che va fortissimo sul pavè, ma allo stesso tempo se Primoz Roglic e Jonas Vingegaard avessero bisogno di una guida nel domare pietre e polvere, ecco che allora il ruolo di Van Aert ricoprirebbe quello del mero gregariato. Tra coloro che puntano fortemente alla vittoria di tappa c’è sicuramente Mathieu Van der Poel (Team Alpecin Fenix), brillante nella crono iniziale ma poco presente nelle tappe successive. Dopo la partenza da Lille il primo attacco per portare via la fuga di giornata lo sferravano in tre: Edvald Boasson Hagen (Team TotalEnergies), Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Magnus Cort Nielsen (Team EF Education EasyPost). Dopo circa una decina di km ai tre di testa si univano Alexis Gougeard (Team B&B Hotels), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) e Simon Clarke (Team Israel Premier Tech). Dopo 30 km il vantaggio dei sei fuggitivi era di oltre 2 minuti sul gruppo maglia gialla che ancora doveva organizzarsi per l’inseguimento. Van der Hoorn vinceva lo sprint intermedio di Mérignies posto al km 37.2. Il gruppo transitava a 2 minuti e 40 secondi di ritardo. Wout van Aert e Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma) erano vittima di una caduta al km 61 ma rientravano prontamente in gruppo. Il sestetto in testa affrontava il primo settore in pavè di Fressain à Villers-au-Tertre con un vantaggio di 3 minuti e mezzo sul gruppo maglia gialla. Dopo aver attraversato il primo settore, dal gruppo maglia gialla evadevano Jack Bauer (Team BikeExchange Jayco) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo), ma la loro azione in avanscoperta non durava più di 5-6 km. All’inizio del secondo settore di Eswars à Paillencourt un violento attacco di Kasper Asgreen (Team Quick Step Vinyl Team) metteva in fila il gruppo. La maglia gialla Van Aert restava per il momento nelle retrovie, così come Ben O’Connor (Team AG2R Citroen), vittima di una foratura. Anche Florian Senechal (Team Quick Step Alpha Vinyl), Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Peter Sagan (Team TotalEnergies) erano alcuni dei nomi caldi che erano attardati quando mancavano poco più di 50 km dall’arrivo e soprattutto ancora otto tratti in pavè. A 38 km dall’arrivo si staccava Mathieu van der Poel (Team Alpecin Fenix), la cui forma è andata in calando dopo il Giro d’Italia. Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) era vittima di una foratura e doveva cambiare la bici dall’ammiraglia, restando attardato. In una rotonda a circa 30 km dall’arrivo cadevano Caleb Ewan (Team Lotto Soudal) ma soprattutto Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), che veniva sorpassato anche dal gruppo Vingegaard. Nel frattempo Gougeard si staccava dal gruppo di testa. I cinque fuggitivi avevano poco meno di 1 minuto di vantaggio sul primo gruppo in seguitore in cui erano presente Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ed Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe). Pogacar e Jasper Stuyven (Team Trek Segafredo) acceleravano ed andavano all’inseguimento degli uomini di testa che però sembravano ormai sicuri di giocarsi la vittoria di tappa, con Powless addirittura in maglia gialla virtuale. Nella volata più che ristretta era Simon Clarke a battere al fotofinish Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty Gobert), mentre Boasson Hagen si classificava in terza posizione a 2 secondi di ritardo. Chiudevano la top five, un po’ più staccati, Powless in quarta posizione e Cort Nielsen in quinta posizione. La coppia Stuyven-Pogacar giungevano a 51 secondi di ritardo da Clarke mentre il gruppo maglia gialla era regolato a 1 minuto e 4 secondi di ritardo da Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix). Clarke ottiene la prima vittoria stagionale mentre Van Aert conserva la maglia gialla con 13 secondi di vantaggio su Powless e 14 secondi di vantaggio su Boasson Hagen. Domani è in programma la sesta tappa da Binche a Longwy, la più lunga del Tour 2022 con i suoi 219.9 km. Le insidie maggiori saranno tutte concentrate nel finale di tappa, con la presenza del muro di Pulventeux (200 metri ad oltre il 12% di pendenza media) e la Cote des Religeuses, in cima alla quale è posta la linea del traguardo. I velocisti puri sono sicuramente esclusi dalla vittoria di tappa, mentre finisseur e uomini di classifica potranno dire la loro, con qualche piccola ricaduta sulla classifica generale.

Giuseppe Scarfone

Simon Clarke vince ad Arenberg Porte du Hainhaut (foto: Thomas Samson AFP via Getty Images)

Simon Clarke vince ad Arenberg Porte du Hainhaut (foto: Thomas Samson AFP via Getty Images)

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