FABIAN CANCELLA(RA) IL PASSATO: E’ IL QUARTO MONDIALE
Quarto titolo mondiale a cronometro per Fabian Cancellara, che strapazza ancora una volta i rivali lungo i 45 km del tracciato di Geelong. Relegati a oltre 1′ gli avversari, con David Millar che conquista l’argento e Tony Martin che, malgrado una foratura poco prima di metà gara, coglie un bel bronzo. Ai piedi del podio i due australiani Porte – a lungo sul podio virtuale – e Rogers.
Foto copertina: Fabian Cancellara sottolinea con un gesto della mano la conquista del quarto titolo mondiale a cronometro in carriera (foto Shane Goss)
Fabian Cancellara cala il poker a Geelong. Lo svizzero della Saxo Bank, che pure nei giorni precedenti aveva paventato una possibile non partecipazione al Mondiale, ha conquistato infatti il suo quarto alloro iridato lungo l’impegnativo tracciato di 45,6 km precedendo di 1′02” il redivivo britannico David Millar e di 1′12” il tedesco Tony Martin, penalizzato da una foratura senza la quale avrebbe probabilmente conquistato la medaglia d’argento.
La gara, caratterizzata finalmente da condizioni atmosferiche ideali, si è svolta lungo lo stesso percorso della prova femminile ripetuto però per due volte, caratterizzato da due salite nella prima metà e non per specialisti puri come si era già visto con la vittoria della Pooley; non a caso anche la media finale di Cancellara è stata appena superiore ai 47 di media. I 43 partecipanti sono stati suddivisi in quattro batterie, con i 10 sulla carta più forti a partire nell’ultima: tra i primi a partire il polacco Bodnar che a lungo è rimasto al comando davanti al russo Gusev e al sorprendente cileno Oyarzun, che però si era già distinto arrivando 3° nel recente Herald Sun World vinto da Filippo Pozzato; primi ad abbassare i tempi di Bodnar sono stati in seguito l’australiano Rogers, lontano parente in ogni caso del corridore tre volte campione del mondo a cronometro tra il 2003 e il 2005, e lo spagnolo Luis Leon Sanchez positivo malgrado le energie spese per fare classifica alla Vuelta.
Che Rogers sarebbe stato tagliato fuori dal podio lo si è capito quando Millar al km 6,6 ha abbassato di ben 30” il tempo dell’australiano, portandosi al comando con 6” su Cancellara, 8 su Martin e 11 sull’altro canguro Porte già in maglia rosa all’ultimo Giro: questi quattro corridori hanno immediatamente scavato un solco nei confronti di tutti gli altri e già al km 14,7 Cancellara si è portato davanti a Millar per poi aumentare in maniera sempre più netta il vantaggio che al traguardo è stato di 1′02”; più interessante la lotta per il terzo gradino del podio con Martin, che in questa stagione si è tolto lo sfizio di battere Cancellara a cronometro al Giro di Svizzera, che ha forato poco prima di metà gara e al km 22,8 aveva un ritardo di 23” da Millar e di 5” da Porte: il tedesco ha comunque gradualmente recuperato il distacco dall’australiano e ha dato il meglio negli ultimi 8 km, andando a conquistare la medaglia di bronzo con un distacco di 1′12” da Cancellara e di soli 10” da Millar che al contrario è calato nel finale, mentre Porte ha dovuto accontentarsi del 4° posto a 1′19” ma per lui l’appuntamento con il podio è solo rinviato alle prossime stagioni. Cancellara non è stato così straripante come nella crono di Mendrisio ma ha comunque dimostrato un’ottima condizione e sarà senz’altro uno degli uomini da battere anche nella prova in linea.
Molto più staccati tutti gli altri: 5° ha chiuso Rogers a 2′24”, 6° a 2′40” e mai così bene in passato il 36enne olandese Moerenhout, 7° a 2′44” Sanchez, 8° a 2′51” lo statunitense Zabriskie che contro il tempo non è più brillante come qualche stagione fa, 9° a 3′00” Bodnar e 10° a 3′01” lo svedese Larsson, vicecampione olimpico e mondiale, che ha molto deluso su un tracciato adatto alle sue caratteristiche: male anche lo sloveno Brajkovic 20° a 4′03”, lo statunitense Van Garderen 24° a 4′40” e lo slovacco Peter Velits uscito esausto dalla Vuelta chiusa al 3° posto e 32° a 5′26” al traguardo, addirittura dietro al gemello Martin. Chi ha fatto una brutta figura è stato purtroppo il movimento ciclistico azzurro che dopo il forfait di Pinotti non ha presentato alcun atleta al via: e se ci può stare che Malori vista anche la giovane età sia rimasto in Italia e che Nibali punti tutto sulla prova in linea non si comprende perchè Bruseghin, che su un tracciato così impegnativo avrebbe potuto dire la sua, non sia stato fatto gareggiare.
L’appuntamento è ora stanotte con le prove in linea di under 23 e donne: gli azzurri al via saranno rispettivamente Agostini, Battaglin, Colbrelli, Graziato e Moser e Berlato, Bronzini, Callovi, Cantele, Carretta, Patuzzo, Tamanini e una Guderzo che appare in grande condizione e punta risolutamente a difendere la maglia iridata di Mendrisio.
Marco Salonna