DE BONDT, LICENZA DI VINCERE. A TREVISO IL BELGA BATTE I COMPAGNI DI FUGA.

maggio 26, 2022
Categoria: News

A Treviso la fuga della prima ora resiste all’impetuoso ritorno del gruppo ed è Dries de Bondt (Team Alpecin Fenix) ad avere la meglio nella volata più che ristretta davanti ad Edoardo Affini (Team Jumbo Visma) e Magnus Cort Nielsen (Team EF Education EasyPost). In classifica generale resta tutto – quasi – invariato, con il ritiro di Joao Almeida (UAE Team Emirates) che è risultato positivo al covid.

La diciottesima tappa del Giro 2022 è sicuramente la più semplice della terza settimana e rimanda la lotta per la maglia rosa, ancora incertissima, alle ultime tre tappe. Oggi i velocisti avranno l’ultima possibilità di giocarsi la vittoria nella Borgo Valsugana – Treviso di 156 km. Nei primi due terzi del percorso si dovranno affrontare i due GPM di quarta categoria de Le Scale di Plimolano e del Muro di Ca’ del Poggio, posti rispettivamente al km 24.6 e 102. Le forze sono ormai quelle che sono e se i velocisti non ce la faranno, spazio allora all’ennesima fuga di questo Giro 2022, corso spesso all’attacco dalle seconde e terze linee, per non parlare dei delusi della classifica generale come Simon Yates (Team BikeExchange Jayco), ritiratosi ieri o della Jumbo Visma che dovrebbe comunque consolarsi con la maglia azzurra finale di Koen Bowman. Un tampone positivo effettuato stamattina esclude dal Giro 2022 Joao Almeida (UAE Team Emirates). Il portoghese, pur non brillando nelle ultime tappe, stava conservando con le unghie e con i denti il terzo posto, che avrebbe potuto fare suo nella cronometro finale di Verona. Dopo la partenza da Borgo Valsugana si formava la fuga di giornata costituita da quattro ciclisti: Dried De Bondt (Team Alpecin Fenix), Davide Gabburo (Team Bardiani CSF), Magnus Cort Nielsen (Team EF Education EasyPost) ed Edoardo Affini (Team Jumbo Visma). All’inizio del primo GPM delle Scale di Primolano, posto al km 24.6, il quartetto di testa aveva poco più di 2 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Era De Bondt a scollinare in prima posizione. Gabburo si aggiudicava il primo traguardo volante di Valdobbiadene posto al km 72.6. A 80 km dall’arrivo il vantaggio del quartetto di testa sul gruppo maglia rosa era di 1 minuto e 50 secondi. Le squadre dei velocisti tenevano costantemente sotto tiro la fuga nell’attesa del Muro di Ca’ del Poggio, sul quale ci si poteva aspettare qualche movimento tra i big di classifica. De Bondt scollinava in prima posizione sul secondo GPM di Ca’ del Poggio. Nel gruppo maglia rossa si pedalava ad un ritmo costante e tutti i velocisti riuscivano a scollinare indenni sul piccolo mostriciattolo. A 50 km dal termine la fuga aveva 2 minuti e 23 secondi di vantaggio sul gruppo, in testa al quale si alternavano a tirare gli uomini di Groupama FDJ, UAE Team Emirates e Quick Step Alpha Vinyl. De Bondt vinceva il secondo traguardo volante di Susegana posto al km 116.4. I quattro uomini di testa transitavano sul traguardo di Treviso, a 12 km dal termine del circuito cittadino, con 1 minuto e 20 secondi di ritardo sul gruppo maglia rosa, il cui ritmo indiavolato metteva in crisi Juan Pedro Lopez (Team Trek Segafredo), nuovo leader della classifica giovani. A 10 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di poco superiore al minuto. A 4 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 45 secondi. A 2 km e mezzo dall’arrivo Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe) forava ma la regola dei 3 km salvava l’australiano che al traguardo avrebbe preso lo stesso tempo del gruppo maglia gialla. I cambi regolari consentivano ai quattro di testa di giocarsi la vittoria. Era De Bondt ad avere la meglio su Affini e Cort Nielsen. Quarto era Gabburo mentre il gruppo maglia rosa era regolato a 14 secondi di ritardo da Alberto Dainese (Team DSM). Nella top ten si segnalavano anche il settiumo posto di Davide Cimolai (Team Cofidis) ed il decimo posto di Simone Consonni (Team Cofidis). De Bondt ottiene la prima vittoria stagionale, la prima della sua carriera nella tappa di un GT. In classifica generale Richard Carapaz (Team INEOS) conserva la maglia gialla davanti a Jai Hindley e Mikel Landa (Team Bahrain Victorious). Domani è in programma la diciannovesima tappa da Marano Lagunare al Santuario di Castelmonte. Si sconfina in Slovenia dopo aver oltrepassato i GPM di Villanova Grotte e del Passo di Tanamea e si affronterà una delle salite più dure del Giro 2022: il Kolovrat, scollinato il quale si ritorna in Italia. Gli oltre 10 km di ascesa a quasi il 9% di pendenza media la dicono tutta sulla difficoltà della salita. I 40 km che mancheranno al termine della tappa – gli ultimi sette dei quali in salita verso il Santuario di Castelmonte – potrebbero bagnare le polveri tra i big di classifica ma ormai ogni momento può essere quello giusto per attaccare e sorprendere i diretti avversari. La lotta per la maglia rosa, dopo il ritiro di Almeida e un Mikel Landa regolarista ma niente di più, sembra ormai una questione tra Carapaz e Hindley e vedremo se in questa tappa il sudamericano e l’australiano avranno voglia di sfidarsi.

Giuseppe Scarfone

Dries De Bondt vince a Treviso (foto: Michael Steele/Getty Images)

Dries De Bondt vince a Treviso (foto: Michael Steele/Getty Images)

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