UN DIABLO AL GIORNO
luglio 23, 2009
Categoria: News
Grazie al cielo c’è il Ventoux! Senza quello avremmo avuto una classifica senza salita vera, tanto che Armstrong, sempre più operazione mediatica, sarebbe arrivato comodamente sul podio. Contador invece si conferma un vero fenomeno, come non se ne vedevano da anni, però dietro di lui nel ciclismo di oggi – e di domani? – c’è proprio il vuoto.
A cura di Gabriele Bugada
La cronometro conferma i miei pronostici: Cancellara o Contador. Lo spagnolo è impressionante, è un vero mistero come possa andare tanto forte a cronometro, un po’ la stessa cosa, invertendo i fattori, che capitava in salita con Indurain: alla faccia del fisico, atleti capaci di stare con i migliori e qualche volta batterli in specialità apparentemente poco consone.
Va anche detto che in giro vedo un ribasso notevole: a parte Andy Schleck, che anche a cronometro appare in crescita (alla faccia delle previsioni dei vari opinionisti RAI), il livello tecnico medio del Tour è scarso, specialmente in prospettiva nuove generazioni. Complimenti certo a Nibali, ma avremmo voluto vedere da lui qualcosa in più oggi, anche se è stato un po’ penalizzato dalla strategia di corsa, partendo con riserva non ha potuto esprimersi al massimo a causa del vento che ha appiattito un po’ i valori nel finale. Contador escluso, ovviamente.
Bisogna però considerare pure che questi due, Andy e Alberto, i più soddisfatti dell’arrivo odierno, sono quelli che ieri hanno faticato meno: Contador era praticamente a spasso, in grado di fare ciò che voleva. Andy invece si è spremuto di più, ma certamente non era al massimo visto che voleva tenere con sé il fratello Frank, senz’altro più debole in salita ma basilare per il morale e per lavorare quando si trattava di fare andatura: e infatti Frank, premiato con la tappa di ieri, è l’uomo di classifica che oggi ha subito maggiormente.
La terza settimana si sente anche in un Tour corso a bassi ritmi, e vedrete come si sentirà sul Ventoux! Fin qui, ve lo posso dire chiaramente, c’è una bella responsabilità da parte di Armstrong nell’imporre una corsa chiusa e “moderata”, in modo da poter fare comunque la sua figura. Ma il Ventoux potrebbe fargliela pagare e vendicare il Tour striminzito che abbiamo visto fino a ieri. Il Ventoux l’ho fatto una volta sola in corsa, ed è una bestia di salita, un costone interminabile quando arrivi su a quasi 2000 metri. Praticamente è l’unica, e dico unica, vera e dura salita di questo Tour. Le altre erano o lunghe ma facili o impegnative ma sotto ai 10km.
D’altra parte mi sembra assurdo che Armstrong si lamenti continuamente del comportamento di Contador e lo accusi, come ha fatto di nuovo ieri su Twitter per lo scatto di Alberto contro Kloeden, quando proprio Lance è stato sostenuto dalla squadra e tutto ha fatto meno che aiutare quello che sarebbe il suo capitano. Certo, si capisce che è difficile per un numero uno scoprire di avere in squadra qualcuno che va molto meglio di te, però doveva pensarci: e anche questi annunci a gara in corso di voler fondare una nuova squadra con chissà che sponsor, annunciando perfino i corridori, non mi sembrano atteggiamenti molto sereni.
Chi ormai mi ha deluso definitivamente sono in primo luogo i reduci dal Giro (Pellizotti escluso diciamo, almeno in un certo senso); Sastre mi ha fatto ben sperare sul Romme invece si è spento, era solo un gesto dimostrativo; non parliamo di Menchov, altre due cadute che denunciano una concentrazione minima. Senza la testa e il cuore, meglio rimanere a casa, così sta “rovinando” quello che ha fatto prima, anche a discapito del Giro. Speriamo non ci sia sotto nient’altro…
Evans invece il Giro non l’ha fatto, ma ha sbagliato del tutto la preparazione: lui parla di problemi fisici coperti dalla privacy, ma sta di fatto che il lavoro svolto è stato eccessivo e l’ha sballato completamente. Meglio pensare a un approccio diverso agli allenamenti, forse.
In ogni caso lo ripeto: basti confrontare la classifica di tappa con la generale. A parte Contador, tutti gli altri hanno sofferto un sacco nella cronometro, e questo benché di solito nell’ultima cronometro gli uomini di classifica, gli uomini di fondo, debbano essere in grado di dire loro. Wiggins, che è uno specialista, non ha brillato, anche se il suo Tour resta davvero sorprendente, sconvolgente il suo tappone alpino. Kloeden, che io suggerisco di tenere d’occhio fin dall’inizio, ha fatto benino, ma ha pur sempre la sua età: e in ogni modo senza ordini di scuderia e gregariato nella seconda settimana il podio sarebbe stato senza problemi suo. E poi, il vuoto, il vuoto. Dico solo che nei primi dieci del Tour, e senza fughe fantasiose, c’è un Frank Schleck che con le gare a tappe c’entra poco. Wiggins, lo stesso Lance, Vande Velde: ma insomma! Non si può dire che i talenti abbondino, povera gioventù!, e forse diversi buoni corridori da GT le proprie cartucce le hanno sparate al Giro. Tanto che vi dico che secondo me Armstrong sta andando da parte sua un po’ meglio che in Italia, ma neanche poi tanto… e da noi era fuori dalla top ten, qui invece punta al podio.
Lo ribadisco ancora un volta: per fortuna che c’è il Ventoux!!!
Claudio Chiappucci
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