LA FAVOLA DI GIRMAY FIORISCE A JESI
Biniam Girmay (Intermarché – WantyGobert) in una giornata densa di emozioni per il Giro d’Italia con il passaggio a Filottrano in memoria di Michele Scarponi dopo una tappa tiratissima piazza una volata regale sfinendo Mathieu van der Poel (Alpecin – Fenix) che si arrende allo strapotere dell’eritreo, terzo un bravissimo Vincenzo Albanese (Eolo – Kometa).
Ritorna, dopo il giorno di riposo, il Giro d’Italia con una tappa marchigiana che porterà i girini all’arrivo di ieri, dopo una prima parte facile ed una seconda mossa. Bisogna aspettare il passaggio al ventesimo chilometro per vedere formarsi la fuga di giornata. L’azione è promossa Alessandro De Marchi (Israel-PremierTech), Mattia Bais (Drone Hopper – Androni Sidermec) e Lawrence Naesen (Ag2r Citroën). I tre uomini prendono subito il largo arrivando a gestire un vantaggio massimo di 6’:15”. Dietro l’intenzione del gruppo è chiara quando in testa si portano l’Alpecin-Fenix e la Intermarché – WantyGobert. Questa volta i capitani, Biniam Girmay e Mathieu van der Poel non entrano in fuga ma vogliono tenere cucita la corsa per sfruttare l’ultima asperità di Monsano, a meno 8 Km dall’arrivo per giocarsi poi la vittoria di tappa in una volata ristretta ad un gruppetto. Prima però c’è da riportarsi sulla testa della corsa con una mano di aiuto che viene dato anche dalla Lotto Saudal. L’impatto sulla corsa è evidente con il gap che scende a 4’:20” poco prima dello sprint intermedio di Civitanova Marche. Verso il GPM di Crocette di Montecosaro i tre fuggitivi perdono ancora secondi preziosi, dietro il ritmo è davvero indiavolato tanto che a farne le spese sono i primi velocisti tra cui Caleb Ewan (Lotto Soudal) il primo a perdere contatto dalla coda del gruppo. Stessa sorte toccherà pochi chilometri dopo a tutti i velocisti puri costretti ad arrendersi ai piccoli ma ostici “muri” del tracciato in succesione. Verso Recanati, altro stappo, in cui alzano bandiera bianca Bais e Naesen, in testa al comando della corsa resta solo Alesandro De Marchi. Fantastico il passaggio da Filottrano in memoria dell’indimenticabile Michele Scarponi, i ciclisti sono accolti da due ali di folla rosa. La fuga di De Marchi viene annullata a 25 Km dal traguardo, da qui in poi è un’altra corsa, con il ritmo sempre altissimo fatto dagli Alpecin per far fuori le ultime ruote veloci rimaste. In testa sono adesso gli Ineos Grenadiers a voler provare a far fuori la maglia rosa Juan Pedro Lòpez (Trek – Segafredo) apparso un attimo in difficoltà in coda al gruppo ma che riesce a salvarsi. L’accelerazione provoca che la maglia ciclamino Arnaud Démare deve alzare bandiera bianca nell’ultima difficoltà di giornata, la salita di Monsano, imnsieme al francese si stacca anche Fernando Gaviria (UAE Team Emirates). Il gruppo dei migliori è ridotto ad una trentina di unità. Allo scollinamento, nel primo tratto di discesa verso Jesi, è Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) a fiondarsi all’attacco con Mathieu Van Der Poel ed un ritrovato Simon Yates a portarsi sulla ruota dell’italiano, i tre vengono perà subito ripresi dalla prima parte del gruppetto da cui avevano provato un contrattacco Richard Carapaz (Ineos Granadiers) seguito da Mikel Landa (Bahrain – Victorius) e Romain Bardet (Team DSM). Sono scatti che non producono nessun effetto, nemmeno l’ultimo piazzato da Hugh Carthy annullato a 1500 metri dal traguardo. Si aspetta a questo punto soltanto la volata con gli Intermachè in netta superiorità numerica, ben due uomini per Girmay l’ultimo è un inesauribile Domanico Pozovivo che lancia l’eritreo sulla parte destra della strada ai meno 400 m. Van Der Poel non si fa sorprendere ed affianca, seppur con un po’ di ritardo, Girmay, è un testa a testa spettacolare, tutti con il fiato sospeso fin quando l’olandese cede a poche decine di metri dal traguardo non riuscendo a sopravanzare uno straordinario Girmay che lascia esplodere tutta la sua gioia per una vittoria storica, al terzo posto arriva poco dopo Vincenzo Albanese (Eolo – Kometa) che ha svolto una condotta di gara impeccabile ma che ha dovuto arrendersi quest’oggi ai due più forti. In classifica generale non cambia nulla, domani l’arrivo a Reggio Emilia strizza l’occhio ai velocisti puri.
Antonio Scarfone

Biniam Girmay esulta a Jesi (Foto: Getty Images)