A FARRAR L’ULTIMO ATTO DELLA VUELTA DI NIBALI

settembre 19, 2010
Categoria: News

L’americano della Garmin precede Cavendish e Davis sul traguardo di Madrid al termine della passerella finale della Vuelta 2010. Il britannico della HTC conserva comunque la testa della classifica a punti, davanti a Farrar e Nibali. Nessuna difficoltà nella giornata di chiusura per il siciliano, che conclude in gruppo e conquista il primo GT in carriera, davanti a Mosquera e Velits.

Foto copertina: Tyler Farrar festeggia il secondo successo di tappa in questa Vuelta, dopo quello di Lorca (foto Reuters)

Passerella doveva essere e passerella è stata. Nessun colpo di scena ha animato la frazione conclusiva della Vuelta 2010, appena 85 km di sola pianura da San Sebastian de los Reyes a Madrid, buoni soprattutto per dare modo a Nibali, Cavendish e Moncoutié di sfoggiare le maglie di leader delle rispettive graduatorie (generale, punti e montagna), mentre Mosquera prendeva in affitto dal siciliano quella della combinata. Solamente nella seconda metà di gara alcuni tentativi hanno costretto il gruppo ad un certo lavoro per tenere cucita la corsa, con il quintetto Roels – Ramirez – Kaisen – Van Goolen – Rabunal in grado di guadagnare poco più di 1’ attorno ai 40 km dal termine. L’ultima offensiva è arrivata da Greg Van Avermaet, evaso ai -3 dalla conclusione, senza però riuscire mai a guadagnare realmente un qualche margine nei confronti del plotone, pilotato dagli uomini HTC.
Il treno bianco e giallo ha preso il controllo delle operazioni nel finale, ma con meno autorità rispetto al solito, tanto da concedere a tratti a uomini Quick Step e Milram la testa del gruppo all’interno degli ultimi 1000 metri. Benché Goss sia poi riuscito ad installarsi al comando per lanciare Cavendish, la velocità cui lo sprint è stato lanciato è stata più bassa del solito, concedendo a Farrar e Davis la possibilità di anticipare Cannonball sul lato opposto della strada; e se il britannico è riuscito sul filo di lana a contro-sorpassare l’australiano, nulla ha potuto nei confronti dell’americano della Garmin, uscito con una condizione notevolissima da questa Vuelta. Un finale in crescendo che potrebbe lanciare Farrar tra i grandi favoriti del Mondiale di Geelong, anche e soprattutto in virtù del secondo posto di Toledo, giunto su un traguardo posto su una breve ascesa, come il rettilineo conclusivo della prova iridata.
Il successo non è comunque bastato allo statunitense per sfilare a Cavendish la maglia verde, fissando il punteggio finale del duello sul 156-149 per il britannico. 3° in questa graduatoria, a quota 119, Vincenzo Nibali, per il quale questo risultato è comunque l’ultima delle notizie in ordine di importanza. Ciò che conta è infatti l’aver riportato in Italia una corsa che mancava da 20 anni, anche a causa di una poco spiegabile scarsa considerazione dei nostri uomini di punta nei confronti del terzo GT stagionale, spesso disertato o interpretato come semplice preparazione al campionato del mondo. Cosa forse ancor più importante è poi l’aver finalmente trovato un grande corridore da corse a tappe, in grado di colmare, eventualmente insieme a Riccardo Riccò, i vuoti lasciati da Gilberto Simoni, Stefano Garzelli, Damiano Cunego – ormai non considerabile come uomo da tre settimane – e, fra qualche anno, da Ivan Basso.
Se la sfida tra Nibali e il contingente spagnolo, capeggiato inizialmente da Igor Anton, quindi da Joaquin Rodriguez e infine da Ezequiel Mosquera, è stato il piacevolissimo leitmotiv delle tre settimane spagnole, non meno importante sarà vedere come questa Vuelta avrà inciso sulle gambe degli aspiranti al titolo mondiale. Detto di un Farrar in grande condizione, restano in cima alla lista dei papabili iridati Mark Cavendish, logico favorito in caso di volata allargata, e Philippe Gilbert, principale indiziato per un assolo vittorioso e più che competitivo in caso di sprint più ristretto. Meno appariscente ma comunque capace di raccogliere un buon 3° posto nell’ultima tappa nervosa, a Toledo, il leader della spedizione azzurra in Australia, Filippo Pozzato. A parità di condizione, il confronto con questo Gilbert sarebbe impietoso, ma la sensazione è che il belga sia ora come ora ad uno stato di preparazione più avanzato; cosa che, ad ancora due settimane dall’appuntamento iridato, potrebbe non essere necessariamente uno svantaggio per il corridore della Katusha. Al di là dei soliti noti, sono probabilmente quelli di Roche e Velits i nomi nuovi emersi quali possibili outsider, anche se il non eccelso (specie per lo slovacco) team di supporto potrebbe essere un handicap notevole.
Con la Liquigas incoronata regina dei GT in questo 2010 (vittoria a Giro e Vuelta, più il 3° posto di Nibali nella Corsa Rosa), si chiude pertanto la stagione delle grandi corse a tappe. Per ingannare gli 8 mesi di attesa prima del via del Giro 2011, oltre al finale di stagione e alle corse di primavera del prossimo anno, i più accaniti fan delle tre settimane potranno iniziare a fantasticare sull’anno che verrà a partire dal prossimo 19 ottobre, quando verrà svelato il tracciato del prossimo Tour de France. Un Tour al quale, dopo la rinuncia quasi forzata di questa stagione, prenderà molto probabilmente parte anche Vincenzo Nibali. Un Nibali che si presenterà in Francia con la fiducia di chi, dopo questa Vuelta, sa come si conquista un grande giro.

Matteo Novarini

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