DUNKERQUE, A CASSEL FA FESTA GIANNI VERMEERSCH, GILBERT NUOVO LEADER
Gianni Vermeersch (Alpecin – Fenix) ha vinto in uno sprint ristretto sul traguardo di Cassel battendo Oliver Naesen (AG2R Citroen Team) e Jake Stewart (Groupama – FDJ).
Philippe Gilbert (Lotto Soudal) ha conquistato la maglia di leader alla vigilia della tappa finale.
La quinta tappa della 4 Giorni di Dunkerque di 185 chilometri da Roubaix a Cassel era la frazione regina di questa corsa a tappe. Dopo un primo percorso di 70 chilometri pianeggiante gli atleti entravano nel circuito di Cassel ai piedi della prima discesa del circuito.
La prima difficoltà che trovavano i corridori era la salita di Avenue Achille Samyn, 2.4 chilometri al 4.7% con pendenze massime del 10%, dopo la quale veniva percorso un breve tratto di discesa e due/tre chilometri pianeggianti prima di risalire verso l’arrivo attraverso la Rue de Tambour, una salita costante di 1500 metri al 4.5% interamente su ciottolato, una volta scollinato i corridori si trovavano nel centro di Cassel dove giravano attorno al borgo per trovare un nuovo tratto di ciottolato lungo 800 metri, sul quale era posto l’arrivo nella prima parte.
Dopo il transito sull’arrivo i corridori dovevano effettuare questo circuito per altre sette tornate che portavano la frazione a un dislivello di 2300 metri, di molto superiore a tutte le altre frazioni, che permetteva azioni interessanti per la classifica generale.
Nei primi venti chilometri gli attacchi si susseguivano con il solo Andrea Misfud (Nice Métropole Côte d’Azur) a riuscire ad evadere il gruppo, il quale veniva raggiunto da Maurice Ballerstedt (Alpecin-Fenix), Max Poole (Team DSM), Léo Danès (Team U Nantes Atlantique), Alex Colman (Sport Vlaanderen – Baloise) e Louis Blouwe (Bingoal Pauwels Sauces WB).
Questo sestetto di attaccanti guadagnava un vantaggio massimo di sei minuti. Una volta arrivati nel circuito finale, ai -85 Stéphane Rossetto (St Michel – Auber93) attaccava andando all’inseguimento in solitaria, per qualche chilometro fino a quando dal gruppo evadevano anche Michael Gogl (Alpecin – Fenix), Matthieu Ladagnous e Jake Stewart (Groupama – FDJ). Questo quartetto mantenva un vantaggio inferiore al minuto sul gruppo riuscendo a riportarsi sui fuggitivi ai -62. A quattro giri dal termine il gruppo si trovava a 40” dalla testa con diversi frazionamenti dal quale vari atleti provavano ad attaccare. Nel primo tratto in discesa Stewart finiva a terra venendo ripreso dal gruppo dal quale attaccava Brent Van Moer (Lotto Soudal) sulla prima salita del circuito selezionando ulteriormente il plotone con il leader della generale rimasto attardato, ma una mancanza di collaborazione permetteva al resto del gruppo di rientrare in testa. Ballerstedt, Colman e Danès erano i primi fuggitivi a perdere il contatto, mentre il distacco tendeva a salire per i continui rilassamenti in gruppo dopo i tentativi falliti d’attacco raggiungendo il minuto e cinquanta secondi di ritardo. All’inizio del penultimo giro riscoppiava la bagarre in gruppo con un gruppo di sei atleti capace di sganciarsi all’inseguimento, ma il gruppo inseguiva ad altissima velocità sulla prima salita del circuito riprendendoli e abbassando il ritardo dalla fuga di cinquanta secondi. Nel momento del ricongiungimento attaccava Laurent Pichon (Team Arkéa Samsic) allungando ulteriormente il gruppo causando il distacco della maglia di leader di Evaldas Šiškevičius (Go Sport – Roubaix Lille Métropole). Una volta rientrati in pianura il gruppo si rialzava nuovamente facendo aumentare il ritardo dalla fuga, mentre Dimitri Claeys (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e Samuel Watson (Groupama – FDJ) attaccavano con convinzione cercando di rientrare in testa e scollinando ad appena venti secondi all’inizio del giro conclusivo, con un margine di circa quindici secondi sul gruppo.
Al termine della discesa i fuggitivi, dai quali si erano staccati Rossetto e Poole, riusciva a rientrare la coppia di attaccanti entrando negli ultimi dieci chilometri, con il gruppo attardato di una ventina di secondi dove la Cofidis faceva un forcing importante, quando ormai gli attaccanti erano nel mirino Watson decideva di attaccare secco con il solo Gogl a provare a contenerlo, dovendosi però arrendere. Il corridore britannico si lanciava in discesa con una manciata di secondi di vantaggio su un gruppo molto allungato che contava ancora una quarantina di atleti guiidati sempre dalla Cofidis che terminavano l’inseguimento proprio ai piedi della salita finale. Alexandre Delettre (Cofidis) spingeva molto forte nel primo tratto in pavè fino a quando B&B provava un attacco negli ultimi 2400 metri venendo chiuso da Andreas Kron (Lotto Soudal) che forzava il ritmo per il suo capitano Philippe Gilbert, il quale provava a partire secco negli ultimi 1500 metri. Il campione belga riusciva a prendere subito un po’ di margine, ma Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix) riusciva a rispondere ritornando su di lui in cima allo strappo entrando nell’ultimo chilometro con anche Oliver Naesen (AG2R Citroen Team) in grado di rientrare su di loro, mentre Stewart, Benjamin Thomas (Cofidis) e Baptiste Planckaert (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) rientravano negli ultimi metri con Gilbert che manteneva il ritmo alto. Naesen anticipava la volata prendendo di sorpresa tutti, ma Vermeersch rientrava su di lui con prepotenza riuscendo a conquistare il successo davanti a Naesen e Stewart.
Gilbert prendeva la maglia di leader con 4” su Naesen, 5” su Stewart e 10” su Thomas e Planckaert lasciando quindi la classifica ancora tutta in ballo considerando gli abbuoni in palio nella tappa di domani che presenta un percorso nervoso all’inizio con due traguardi volanti, mentre il resto della frazione sarà interamente pianeggiante con il finale di Dunkerque che deciderà il vincitore finale di questa corsa.
Carlo Toniatti.