4 GIORNI DI DUNKERQUE, RITORNO AL SUCCESSO PER IL PRINCIPE DI VALLONIA
Philippe Gilbert (Lotto Soudal) ha conquistato il successo battendo in volata sullo strappo finale della terza tappa la maglia di leader Jason Tesson (St Michel – Auber93) e Julien Simon (TotalEnergies). Tesson è stato poi penalizzato di 40” per un dietro macchina con Arvid De Kleijn (Human Powered Health) che è tornato così al comando della generale.
La terza tappa della 4 Giorni di Dunkerque presentava un percorso di 174 chilometri da Péronne a Mont-Saint-Éloi con diversi brevi strappi lungo il percorso, in particolare il finale si disputava in un circuito di 13 chilometri con due strappi, il primo di circa 300 metri al 5% ai -4, mentre gli ultimi 500 metri del circuito presentavano una pendenza media del 5% con punte in doppia cifra.
Una tappa che considerando tutti gli attacchi visti nei primi due giorni poteva permettere degli attacchi interessanti per smuovere la classifica in vista della tappa di Cassel in programma sabato.
Per il terzo giorno consecutivo la maglia di miglior scalatore Alex Colman (Sport Vlaanderen – Baloise) entrava nella fuga di giornata, in compagnia di Samuel Leroux (Go Sport – Roubaix Lille Métropole) e Kevin Besson (Nice Métropole Côte d’Azur) che guadagnavano un vantaggio massimo di cinque minuti sul gruppo.
Ai -34 il leader della generale Jason Tesson (St Michel – Auber93) restava coinvolto in una caduta a causa di uno scoppio della ruota anteriore in un tratto di asfalto con diversi sassi sia nel centro che ai lati della sede stradale, anche Maciej Bodnar (TotalEnergies) restava con una gomma a terra nello stesso punto. Il momento non era sicuramente dei migliori visto che la Alpecin-Fenix era in piena spinta, riducendo il distacco di due minuti a una singola unità nel giro di cinque chilometri. Ai -30 era la coppia formata da Kevin Ledanois (Team Arkea Samsic) e Antoine Raugel (AG2R Citroen Team) a tentare un attacco, che aveva vita breve sotto il lavoro della Groupama – FDJ. A questo punto il gruppo si rialzava permettendo a Tesson la possibilità di rientrare, dopo aver utilizzato un dietro macchina per diversi chilometri.
Nel tratto con la strada più sporca attaccava secco Alexandre Delettre (Cofidis) con alla sua ruota Andreas Kron (Lotto Soudal), mentre Ledanois si univa a loro pochi chilometri più tardi. Questo tentativo resisteva per sei chilometri, con il gruppo che ai -17 si riportava a meno di trenta secondi dalla testa della corsa. Sul penultimo passaggio dello strappo finale avveniva una caduta in gruppo che coinvolgeva una ventina di atleti a centro gruppo tra cui Reinardt Van Rensburg (Lotto Soudal), Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Ayco Bastiaens (Alpecin-Fenix) e Jonas Iversby Hvideberg (Team DSM).
Nell’ultimo giro la TotalEnergies controllava la fuga con un ritmo regolare rientrando su di loro ai -6, mentre la Alpecin-Fenix decideva di accelerare il ritmo ai -4, ma negli ultimi tre chilometri uscivano tutti i treni delle squadre per provare a trovarsi davanti nello strappo finale. La Go Sport – Roubaix Lille Métropole a sorpresa si metteva a gestire l’ultimo chilometro, venendo però sopravvanzata negli ultimi 500 metri da Lorrenzo Manzin (TotalEnergies) che lanciava lo sprint secco per il suo capitano Julien Simon, il quale veniva scavalcato però in maniera secca da Philppe Gilbert (Lotto Soudal) che tornava così al successo a distanza di 967 giorni dall’ultimo sigillo avvenuto nella Vuelta 2019. Tesson riusciva a vincere lo sprint per il secondo posto davanti a Simon.
Inizialmente Tesson sembrava quindi mantenere la maglia di leader aumentando il suo margine sugli avversari grazie agli abbuoni, ma la giuria decideva di punirlo con 40 secondi di penalità per il dietro macchina.
Arvid De Kleijn (Human Powered Health) tornava così leader della classifica con lo stesso tempo su Gilbert e 1” su Leroux che sfruttava gli abbuoni guadagnati durante la sua fuga.
La tappa di domani presenta un percorso per velocisti di 179 chilometri da Mazingarbe a Aire-sur-la-Lys.
Carlo Toniatti.