CHICCHI DI GIOIA
È stato un arrivo a ranghi compatti quello che ha riscritto il nome di Francesco Chicchi in testa ad un ordine d’arrivo. Il ragazzo di Camaiore si è imposto su Belletti e Viviani dopo una
corsa che ha scongiurato l’arrivo della fuga a due chilometri dal traguardo.
Foto copertina e gallery di Giuseppe Di Socio
Potremmo definirla l’immagine della felicità quella impressa sul volto di Francesco Chicchi sul traguardo di Modena. Da tre mesi non scriveva il suo nome prima di tutti su un ordine d’arrivo, è riuscito a farlo oggi battendo in una volata a ranghi compatti Manuel Belletti e il compagno Elia Viviani. Un arrivo meno scontato di quanto si sarebbe immaginato vedendo il percorso.
Una prima parte pianegiante che ha favorito l’allungo di cinque corridori che hanno viaggiato davanti al gruppo per 190km, venendo ripresi ad appena due dal traguardo. Dopo ottanta chilometri si entrava nel vivo della corsa con un circuito da ripetersi quattro volta che presentava l’ascesa di Levizzano Rangone, la parte impagnativa terminava al km 160 e da li le squadre dei velocisti hanno dovuto spingere davvero a tutta per recuperare lo svantaggio superiore ai 7’ nei confroni di Dmytry Krivtsov, Yuriy Krivtsov, Solari, Maserati e Margutti, negli ultimi 40km completamente pianeggianti.
A sobbarcarsi l’onere di recuperare sono state principalmente Lampre-Farnese e Liquigas con la seconda che è riuscita a valorizzare sicuramente meglio il lavoro fatto conquistando primo e terzo posto, mentre la Lampre si è dovuta accontentare del nono posto di Ponzi.
Gara divertente, affascinante anche se giovane e di certo ci riserve ottime gare in futuro, soprattutto se riusciranno a ridurre quei 40km di pianura nel finale. Difficilmente con un mondiale più duro avremmo visto tra i partenti i nazionali Paolini, Oss, Tonti.
Andrea Mastrangelo
“CHICCHI” DI MODENA
Alcuni spiragli del trionfo di Chicchi a Modena, negli scatti di Giuseppe De Socio