LIEGI INCORONA REMCO. EVENEPOEL VINCE LA DOYENNE IN SOLITARIA
aprile 24, 2022
Categoria: 7) LIEGI - BASTOGNE - LIEGI, News
A Liegi è il gran giorno di Remco Evenepoel. Il giovane talento fiammingo conquista la sua prima grande classica (alla prima partecipazione) grazie ad un’azione in solitaria in perfetto stile Evenepoel. Reduce da una primavera finora abbastanza deludente, caratterizzata più dalle sconfitte (vedi Tirreno-Adriatio e Itzulia Pais Vasco) che dalle buone pretazioni, Evenepoel è riuscito con un colpo da fuoriclasse a risollevare la stagione della sua Quick Step Alpha Vynil, mancata clamorosamente in tutta la prima parte delle classiche del nord. Per il belga, partito con un’accelerazione clamorosa in cima alla Cote de la Redoute e poi capace di aumentare il vantaggio sugli inseguitori fin sul traguardo, si tratta dell’affermazione più importante di una carriera già piena di allori, benchè ancora molto giovane. Alle spalle di Remco, il sorpendente Quentin Hermans (Intermarché-Wanty-Groupe Gobert) capace di regolare in volata Wout Van Aert (Jumbo-Visma), buon terzo. 7a posizione per Alejandro Valverde (Movistar Team) all’ultima partecipazione nella corsa che lo ha reso grande.
Il percorso della Doyenne ricalcava in buona parte quello dello scorso anno, ad eccezione dell’eliminazione della Cote des Forges, tolta dal percorso per avvicinare la Redoute alla Roche-aux-Faucons. I corridori erano quindi attesi 257 km caratterizzati da 10 cotes, in gran parte addensate negli ultimi 90 km, e numerosi altri strappetti non ‘ufficiali’.
Prima del via si sono registrate le defezioni di Jay Hindley (Bora-Hansgrohe) e Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), quest’ultimo vittima di sintomi influenzali, a cui si è poi aggiunto il ritiro dopo appena 15 km di Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco).
La fuga di giornata ha iniziato a prendere forma al km 6 grazie all’attacco di Sylvain Moniquet (Lotto-Soudal). Al giovane vallone si sono immediatamente accodati il compagno di squadra Harm Vanhoucke, Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Jacob Hindsgaul (Uno-X Pro Cycling Team) e Fabien Doubey (TotalEnergies). I cinque fuggitivi hanno subito guadagnato un margine di sicurezza (30″ al km 12) ma gli animi nel gruppo non si sono raffreddati poichè in tanti altri, in particolare gli uomini della Bingoal Pauwels Sauces WB, avevano voglia di rientrare sui battistrada. Al km 25 un drappello di tre uomini formato dalla coppia Kenny Molly e Luc Wirtgen (Bingoal Pauwels Sauces WB) e dallo spagnolo Pau Miquel (Equipo Kern Pharma) è uscito dal gruppo all’inseguimento del quintetto di testa. Di lì a poco ai tre contrattaccanti si sono aggiunti altri 3 uomini: Baptiste Planckaert (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux), Paul Ourselin (TotalEnergies) e Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB).
A questo punto il gruppo si è rilassato, scivolando rapidamente ad oltre 3 minuti di ritardo, mentre i 6 inseguitori sono riusciti a rientrare sulla testa della corsa al km 54, andando così a formare un plotoncino di 11 corridori. Il gap del gruppo, in questa fase era tirato da Tim Declerq (Quick Step Alpha Vynil) e Timo Roosen (Jumbo Visma), è ulteriormente cresciuto toccando un massimo di circa 6 minuti e mezzo per poi attestarsi a lungo attorno ai 5 minuti.
La corsa ha proceduto a lungo su questo canovaccio e così le prime due cotes di giornata, la Cote de La Roche-en-Ardenne (2,7 km al 5,7%) posta al km 77 e la Cote de Saint-Roch (1 km al 10,3%) al km 124,1, non hanno riservato nessun sussulto. L’andatura del gruppo principale ha iniziato man mano ad aumentare con l’approssimarsi delle ultime 8 cotes ‘ufficiali’ in programma, concentrate negli ultimi 90 km di corsa. In cima alla Cote de Mont-le-Soie (1,7 km al 5,5%), posta a 89 km dal traguardo, il distacco è così sceso sotto i 3′20″, gap che si è poi mantenuto costante nei chilometri successivi. Superata senza colpi di scena la Cote de Wanne (3,5 km al 5%), il gruppo di testa si è letteralemente disintegrato lungo la quinta asperità di giornata, la Cote de Stockeau (1 km al 12,6%) posta ai -74, . Davanti sono così rimasti il duo della Lotto formato da Moniquet e Vanhoucke, la coppia della Total composta da Doubey e Ourselin e quindi Armirail e Wirtgen. Il loro vantaggio in cima alla Cote de la Haute Levée (2,2 km al 7,1%) era di circa 2′50″.
Ai -60, nel tratto di discesa in avvicinamento alla Cote du Rosier, una terribile caduta avvenuta in testa al plotone ha letteralmente tirato giù mezzo gruppo. Tra i corridori coinvolti Tim Wellens (Lotto-Soudal), Rigoberto Uran (EF Education-Easy Post), Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Romain Bardet (Team DSM), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) e soprattutto Julian Alaphilippe (Quick Step Alpha Vynil). Il campione del mondo è finito in mezzo a due alberi ed è stato costretto al ritiro in ambulanza. Tra i corridori attardati anche Alejandro Valverde (Movistar Team), ma a differenza del transalpino lo spagnolo è riuscito rapidamente a riportarsi su quel che rimaneva del gruppo principale tirato dagli uomini della Bahrain-Victorius e transitato in cima al Rosier (4,4 km al 5,7%) con uno svantaggio di 2′30″ dai battistrada.
Sulla terzultima salita di giornata, la Cote de Desnié (1,6 km al 7,4%) ai -43, Mikel Landa (Bahrain-Victorius) ha impresso una serie di accelerazioni con l’evidente intento di portare via un drappello, ma il Basco ha sempre trovato la pronta reazione del gruppo, ormai ridotto ad una quarantina di unità . Le sfuriate del corridore delle Bahrain hanno però avuto l’effetto di far crollare il distacco ad 1′40″. Lungo il successivo falsopiano un altro corridore Bahrain, Wout Poels, ha provato a sorprendere gli avversari in contropiede. L’azione del neerlandese è stata però neutralizzata poco dopo, ai piedi della Cote de la Redoute (-30) grazie al lavoro della Quick Step. Sulla Cote simbolo della Liegi (2 km al 8,6 %) il gruppo dei battistrada è lettarlmente esploso sotto i colpi di Bruno Armirail che staccato tutti i compagni di fuga restando da solo al comando della corsa. Nel frattempo in testa al gruppo erano arrivati gli uomini della Quick Step Alpha Vynil impegnati a propiziare l’attacco di Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vynil) arrivato proprio in cima alla Redoute. Il giovane talento fiammingo ha impresso una stilettata con cui ha staccato tutti di ruota e si è lanciato in solitaria all’inseguimento di Armirail, ripreso ai -21,5. A quel punto il gruppo tirato sempre dagli uomini della Bahrain, pagava un distacco di circa 30″. Evenepoel ha continuato del suo passo con Armirail a ruota mantenendo il vantaggio inalterato fino ai piedi del la Cote de la Roche-aux-Faucons (-13), l’ultima asperità prima del traguardo. Lungo le prime rampe del durissimo strappo (1,3 km al 10,5%) Armirail si è staccato, mentre Evenepoel ha continuato con un ritmo piuttosto elevato, scollinando con oltre mezzo minuto su un gruppo sembrato fin troppo arrendevole. Quando però la corsa sembrava ormai decisa, sull’ultimo tratto all’insù, è arrivata l’accelerazione di Aleksander Vlasov (Bora-Hansgrohe) che ha portato il gap sotto i 20″. Dopo una ulteriore fase di rallentamento, il russo è ripartito tutto solo lanciandosi all’inseguimento di Evenepoel. Ma era ormai impossibile riprendere lo scatenato Remco che anzi ha continuato a guadagnare fino al traguardo, garantendosi la possibilità di esultare nelle ultime centinaia di metri. Alle spalle del fuoriclasse fiammingo, Vlasov era stato nel frattempo ripreso dal gruppetto degli inseguitori arrivato a 48″ e regolato allo sprint da Quentin Hermans (Inermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) davanti a Wout Van Aert (Jumbo-Visma) che sale sul podio della Liegi 7 giorni dopo il 2° posto alla Roubaix. Alle loro spalle il duo colombiano formato da Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) e Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe). Completanto la top ten, Dylan Teuns (Bahrain-Victorius), Alejandro Valverde (Movistar Team), Neilson Powless (EF Education-Easy Post), Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e Michael Woods (Israel-Premier Tech).
La campagna delle classiche di primavera finisce così con un succeso che rivitalizza la stagione della Quick Step Alpha Vynil e lancia definitivamente Evenepoel nel novero dei campioni.
Pierpaolo Gnisci