CARUSO VINCE LA PRIMA SFIDA TRA SICILIANI A CALTANISSETTA
Damiano Caruso (selezione nazionale italiana) ha vinto la seconda tappa del Giro di Sicilia vincendo in una volata ristretta sul conterraneo Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) e il lucano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert). Questa è ora anche la classifica generale della corsa.
La seconda frazione del Giro di Sicilia prevedeva un percorso di 152 chilometri nell’entroterra siciliano con una partenza pianeggiante da Palma di Montechiaro fino a Caltanissetta, con le maggiori difficoltà di giornata concentrate nel finale con la salita di Enna, 4.3 chilometri al 6.1% ai -35, e con gli ultimi otto chilometri quasi interamente al 5% con un piccolo tratto pianeggiante prima dell’ultimo chilometro in salita.
Una frazione che poteva vedere in Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa) uno dei favoriti avendo buoni doti di resistenza in salita e spunto veloce, mentre in caso di corsa dura potevano essere i favoriti della classifica finale Damiano Caruso (selezione nazionale italiana) e Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) tra i protagonisti di giornata.
La fuga di giornata prendeva il via solo dopo diversi tentativi quando erano già stati percorsi trenta chilometri e comprendeva Mattias Nordal (Biesse-Carrera), Andres Libardo Mancipe Puin (Colombia Tierra De Atletas Gw Shimano), Yusuke Kadota (Ef Education – Nippo Development Team), Stephen Bassett (Human Powered Health), Alessandro Iacchi (Team Qhubeka), Federico Burchio (Work Service – Vitalcare – Dynatek) e Cristian Rocchetta (Zalf Euromobil Fior). Gli attacchi non finivano però lì con tanti altri tentativi che provavano a far parte della fuga, ma solo il tentativo da parte della coppia Zalf Euromobil Fior Stefano Gandin e Giulio Masotto aveva successo. Il vantaggio di questi fuggitivi veniva controllato intorno ai 3’-3’30” fino agli ultimi cinquanta chilometri, col distacco che calava molto velocemente sulla salita di Enna per via del lavoro della EOLO-Kometa mandando in difficoltà subito la maglia di leader Matteo Malucelli (selezione nazionale italiana) e anche il secondo della generale Matteo Moschetti (Trek-Segafredo). Il gruppo scollinava ad appena 15” da Gandi e Mancipe Puin, ultimi superstiti della fuga, con l’atleta italiano già leader della classifica della montagna che grazie alla fuga odierna aumentava il suo margine sugli avversari, e veniva ripreso per ultimo agli ultimi otto chilometri dopo che il gruppo lo aveva controllato nel tratto di pianura e discesa successiva alla salita di Enna. Proprio in quel momento si generava un attacco da parte di un atleta della Colombia Tierra De Atletas Gw Shimano, seguito immediatamente da Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert) e Ben King (Human Powered Health) che venivano ripresi facilmente dal ritmo della selezione nazionale italiana un chilometro dopo, era quindi il turno di un altro atleta della Colombia Tierra De Atletas Gw Shimano a provarci in solitaria, ovvero Cristian David Rico Lemus.
A causa del vento nel gruppo avveniva una caduta che coinvolgeva 6-7 corridori andando però a rallentarne una ventina tra i quali Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) che doveva fare uno sforzo supplementare per recuperare terreno, mentre il ritmo costante di Alessandro Verre (selezione nazionale italiana), permetteva di chiudere sull’attaccante colombiano a 3.7 chilometri dalla conclusione in un gruppo ridotto a meno di 40 unità.
All’inizio dello strappo finale era Nicola Conci (selezione nazionale italiana) ad accelerare il ritmo portando via il suo capitano Caruso, Nibali e Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), oltre ad Alessandro Fedeli che lanciava la volata per Damiano Caruso, mentre Pozzovivo riusciva a rientrare su questo gruppetto negli ultimi 250 metri.
Caruso lanciava la volata negli ultimi 100 metri senza nessuna chance per i rivali, Nibali si doveva accontentare quindi del secondo posto, mentre Pozzovivo del terzo ed Elissonde del quarto.
La vittoria di tappa di Caruso lo rendeva anche leader della classifica generale davanti agli stessi Nibali e Pozzovivo, mentre Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè) chiudendo a 3” restava in quarta posizione.
La maggior parte degli atleti attesi per la classifica generale sono arrivati entro dieci secondi dal vincitore di giornata lasciando quindi una classifica ancora corta in vista della terza tappa di domani che vedrà i corridori districarsi su un percorso di 171 chilometri da Realmonte a Piazza Armerina con un percorso vallonato e un breve strappo impegnativo ad appena quattro chilometri dalla conclusione che potrebbe favorire una volata ristretta o un arrivo da finisseur.
Carlo Toniatti.