COPPI E BARTALI: VAN DER POEL, STOCCATA E FUGA

marzo 25, 2022
Categoria: News

Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) ha vinto in volata la quarta tappa della Coppi e Bartali dopo essere stato per metà tappa in fuga e venire ripreso negli ultimi dieci chilometri. Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e Remy Mertz (Bingoal Pauwels Sauces WB) hanno completato il podio di giornata. Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) è stato il migliore degli italiani chiudendo undicesimo.

La quarta tappa della Coppi e Bartali 2022 di 156 chilometri a Montecatini Terme aveva un percorso impegnativo con 2600 metri di dislivello, nonostante ciò il percorso era forse il più favorevole per i velocisti.
Il percorso si apriva in un circuito di 14 chilometri con all’inizio la salita di Vico, 3.2 chilometri al 5.3%, da ripetere quattro volte per poi effettuare un circuito più lungo, di 42 chilometri con una lunga salita di Femminamorta, senza particolari pendenze, ma che sicuramente avrebbe fatto faticare gli sprinter puri del gruppo. Una volta ritornati sul traguardo di Montecatini Terme gli atleti dovevano affrontare altri 4 giri del circuito iniziale.

Alla partenza non prendeva il via Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), mentre la fuga prendeva il largo velocemente con Luc Wirtgen (Bingoal Pauwels Sauces WB), Samuele Rivi (EOLO-Kometa), Andrea Piras (Beltrami Tsa Tre Colli), Andrea Garosio (Biesse-Carrera), Emil Dima (Giotti Victoria Savini Due) e Paul Wright (Mg.K Vis Colors For Peace Vpm).
Questi atleti raggiungevano un vantaggio massimo di 3’15” dopo 30 chilometri di corsa, con il gruppo che andava leggermente a recuperare grazie al lavoro della Alpecin-Fenix. In cima alla salita a metà percorso di Femminamorta il ritardo era sceso a 1’48”, mentre in discesa c’era movimento sia in testa che nel gruppo, dalla fuga era Wirtgen ad avvantaggiarsi di 26 secondi, ma la sorpresa avveniva dietro con l’attacco di Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix).
L’assenza del lavoro della Alpecin-Fenix causava due effetti quando la fuga transitava sul traguardo di Montecatini Terme con 4 giri al termine, il primo era un rilassamente del gruppo che perdeva ora 1’25” dalla testa, mentre il secondo era la presenza del fenomeno olandese a 1’25” dal sestetto di nuovo compatto.
In poco tempo Van der Poel riusciva a riportarsi sul gruppo di testa, transitando al giro seguente al comando con 2’05” sul gruppo, vantaggio che si manterrà invariato per un giro, ma con un gruppo di soltanto quattro atleti resistenti: Van der Poel, Rivi, Garosio e Wirtgen.
Il penultimo giro segna un cambio radicale degli equilibri con un’accelerazione da parte del gruppo che porta il ritardo ad appena 35 secondi con Van der Poel che prova sull’ultimo passaggio della salita di Vico ad arrivare al traguardo in solitaria.
Il resto della fuga non opponeva resistenza, mentre era la selezione della nazionale italiana in primis ad inseguire nel gruppo riuscendo nel tentativo poco prima dello scollinamento. A questo punto provavano a sfruttare il momento per sorprendere le squadre dei velocisti Nicola Conci (selezione nazionale italiana) e Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) andando ad avvantaggiarsi di undici secondi in discesa. Un margine troppo risicato per il duo per poter sperare di resistere al ritorno del gruppo che riusciva a chiudere su di loro ad appena 700 metri dall’arrivo. Il lavoro finale era sulle spalle della INEOS Grenadiers che lanciava per lo sprint finale Ethan Hayter, il quale veniva però battuto da uno stoico Van der Poel, che nonostante la fuga di oltre 60 chilometri trovava le energie necessarie per trovare il primo successo stagionale al suo quinto giorno di gara. Per il terzo posto la spuntava Remy Mertz (Bingoal Pauwels Sauces WB). Il migliori degli italiani di giornata era Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) chiudendo undicesimo nella volata.
La classifica generale resta invariata con Eddie Dunbar al comando sul compagno di squadra Ben Tulett (INEOS Grenadiers) per 9” e 24” su Marc Hirschi (UAE – Team Emirates).

Nella tappa conclusiva di domani gli atleti troveranno un percorso di 160 chilometri da Casalguidi a Cantagrillo. Seppur la tappa sia quella sulla carta col minor dislivello complessivo (2000 metri), poteva comunque fare la differenza grazie a una seconda parte di corsa impegnativa. I primi 80 chilometri saranno completamente pianeggianti con l’eccezione di un muro di 700 metri all’11.1% a Serravalle Pistoiese, dove la corsa passerà di fronte a un memoriale per Franco Ballerini, scomparso 12 anni fa a seguito di un incidente in una gara di rally.
La seconda parte di corsa invece avrà ben poca pianura con la scalata al San Baronto, 11.1 chilometri al 2.8% che porterà i corridori a Cantagrillo dove inizierà il circuito finale di 20 chilometri da affrontare 3 volte con la difficile salita di Mungherino, 5.3 chilometri al 6.2% con i primi tre chilometri oltre all’8%.
Al termine della salita l’arrivo sarò distante tredici chilometri, quasi interamente in discesa.

Una tappa del genere può sicuramente mantenere in gara per il successo finale diversi atleti, principalmente quelli intorno al minuto di distacco, ma la INEOS avendo i primi due della generale e Hayter comunque distante 1’12” sarà la squadra da battere per portare a casa il successo finale.

Carlo Toniatti.

Lesultanza di Van der Poel a Montecatini Terme (Getty Images)

L'esultanza di Van der Poel a Montecatini Terme (Getty Images)

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