ALMEIDA DOMA BOI TAULL. QUINTANA E’ LA NUOVA MAGLIA BIANCOVERDE
Nella tappa più impegnativa del Giro di Catalogna 2022, è decisiva l’ultima salita verso Boi Taull con diversi attacchi e contrattacchi che spezzettano sempre di più il gruppo dei favoriti finchè si assiste ad un duello a tre nell’ultimo km che vede trionfare Joao Almeida (UAE Team Emirates) davanti a Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) e Sergio Higuita (Team Bora Hansgrohe). Quintana veste la nuova maglia biancoverde grazie anche al ritardo accumulato dall’ex leader Ben O’Connor (Team AG2R).
Il Giro di Catalogna 2022 entra nel vivo con la quarta tappa, la più esigente dal punto di vista altimetrico, con i suoi 166.7 km da La Seu d’Urgell a Boi Taull. I primi due GPM del Coll de Boixols e del Port de la Creu de Perves metteranno fatica nelle gambe dei ciclisti che dovranno dare tutto, almeno gli aspiranti alle prime posizioni della classifica generale, sull’erta finale verso il Boi Taull, una salita di quasi 13 km al 5.6% che presenta le pendenze più ostiche nei primi 4 e negli ultimi 4 km di scalata, con una parte centrale più facile. Ben O’Connor (Team AG2R) parte in maglia biancoverde dopo la bella vittoria di ieri ma saranno in molti ad insidiare il giovane australiano, anche perché in classifica generale i primi 20 ciclisti sono racchiusi in 25 secondi. Da La Seu d’Urgell i ciclisti non partenti erano cinque e tra di loro spiccava il nome di Simon Yates (Team BikeExchange Jayco). Il britannico, che era caduto nella seconda tappa ed aveva accumulato un ritardo incolmabile nella terza dovuto anche alle botte patite, era uno dei maggiori papabili per la vittoria della breve corsa spagnola. Dopo 3 km dalla partenza il primo attacco lo portava Louis Vervaeke (Team Quick Step Alpha Vinyl) ma dopo un paio di km il gruppo riprendeva a tutta velocità il ciclista belga. Il gruppo restava compatto fino all’inizio del primo GPM del Coll de Boixols, quando iniziavano gli scatti. I primi a provarci erano Marc Soler (UAE Team Emirates) e Jesus Herrada (Team Cofidis), seguiti poco più tardi da Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Juan Pedro Lopez (Team Trek Segafredo) e Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). I cinque di testa riuscivano a guadagnare sul gruppo maglia biancoverde un quarantina di secondi. Soler scollinava in prima posizione. Dopo un inseguimento durato una ventina di km, intorno al km 50 riuscivano ad aggregarsi alla fuga Mark Donovan (Team DSM) e Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi). Dopo 70 km i sette di testa avevano 2 minuti e 40 secondi di vantaggio sul gruppo tirato dagli uomini del team AG2R. Herrera scollinava in prima posizione sul secondo GPM di giornata del Port de la Creu de Perves, posto al km 119.7. La corsa viveva una fase di stanca visto che il vantaggio della fuga era ormai stabile intorno ai 2 minuti e mezzo da oltre 70 km. Con l’avvicinarsi alla salita finale di Boi Taull le cose però cambiavano visto che il gruppo aumentava l’andatura. Soler transitava per primo sotto il traguardo volante di El Pont de Suert posto al km 134.9. A 23 km dall’arrivo restavano soli in testa alla corsa Armirail e Donovan. Quest’ultimo si aggiudicava il secondo traguardo volante di Barruera posto al km 148.6. A 15 km dall’arrivo il vantaggio della coppia di testa era di 1 minuto e 5 secondi. Armirail staccava Donovan a 13 km dall’arrivo, proprio all’inizio dell’ascesa finale. Nel gruppo il forcing del Team Arkea Samsic e del Team AG2R riduceva sempre di più il gap dal francese. A poco meno di 12 km dall’arrivo attaccavano George Bennett (UAE Team Emirates), Richard Carapaz (Team INEOS), Sergio Higuita (Team Bora Hansgrohe) e Ben O’Connor. Grazie all’azione di questi quattro ciclisti, il gruppo dei migliori restava forte di una trentina di unità . Bennett riusciva da solo a raggiungere Armirail a 9 km dall’arrivo. Il Team INEOS aumentava l’andatura mettendo il gruppo in una lunga fila indiana. Armirail e Bennett venivano ripresi a meno di 4 km dall’arrivo. A 3 km dall’arrivo scattava Carapaz. Sul campione olimpico si portava Higuita. Il gruppetto con i migliori riprendeva la coppia sudamericana a 2 km dall’arrivo. Almeida allungava trainandosi Carapaz, Higuita e Quintans, mentre O’Connor perdeva qualche decina di metri. Anche Carapaz perdeva qualche metro negli ultimi metri e nello sprint a tre in salita Almeida aveva la meglio su Quintana e Higuita. Chiudevano la top five Wout Poels (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione a 7 secondi di ritardo da Almeida mentre Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling team) era quinto a 13 secondi di ritardo, in un gruppetto che comprendeva anche Juan Ayuso (UAE Team Emirates), Richard Carapaz, Jai Hindley (Team Bora Hansgrohe), Carlos Rodriguez (Team INEOS) e Guillaume Martin (Team Cofidis). O’Connor chiudeva dodicesimo a 23 secondi di ritardo da Almeida mentre Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo), che ben si era comportato nella tappa di ieri, chiudeva a quasi 4 minuti di ritardo. Almeida ottiene la prima vittoria stagionale mentre a guidare la classifica generale è Nairo Quintana proprio davanti al portoghese con lo stesso tempo ma favorito dai migliori piazzamenti. Higuita è terzo a 6 secondi di ritardo da Quintana. La classifica è ancora abbastanza corta visto che ci sono 15 ciclisti raggruppati in 1 minuto e ancora mancano tre tappe non difficilissime ma che possono nascondere trappole insidiose. Domani è in programma la quinta tappa da La Pobla de Segur a Vilanova i la Geltrù di oltre 206 km. Il Coll de Corniols, dopo 37 km, è l’unico GPM della tappa che presenta per il resto qualche saliscendi ma non dovrebbe impedire al gruppo di giungere al traguardo forte di parecchie unità . A meno di una fuga vincente, ci aspettiamo perciò un finale dove a prevalere sarà un velocista.
Giuseppe Scarfone