COPPI E BARTALI, VITTORIA DI HAYTER A LONGIANO E MAGLIA A DUNBAR

marzo 23, 2022
Categoria: News

È festa INEOS Grenadiers nella seconda tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali con il successo di Ethan Hayter davanti a Matteo Sobrero (Team BikeExchange – Jayco) e al compagno di squadra Ben Tulett, mentre Eddie Dunbar prende il comando della generale davanti proprio ai primi tre classificati di oggi.

La seconda frazione della Coppi e Bartali ripartiva da Riccione con un percorso di 166 chilometri relativamente pianeggiante nel primo terzo di corsa, per poi entrare in un circuito con la salita di Roncofreddo, 5.4 chilometri al 4.2%, seguita immediatamente dopo una breve discesa dalla salita verso Monteleone, più impegnativa, con 2300 metri al 6.6% e pendenze in doppia cifra. Al termine dello strappo seguiva una lunga discesa e 3000 metri pianeggianti che preludevano ad un muro intenso di 900 metri al 10% verso il traguardo finale. A questo punto la corsa restava nel circuito con 4 giri da compiere da 23 chilometri da compiere, l’unica differenza consisteva nella salita verso Roncofreddo, che ad eccezione del muro iniziale prevedeva una strada lievemente in salita (includendo il muro iniziale la salita misurava 7 chilometri con una pendenza media del 3.5%, dopo la zona di arrivo le pendenze massime arrivavano al 6%).
Per una frazione così i favoriti d’obbligo erano i due vincitori dello sprint di gruppo nella giornata di ieri, Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix), anche se diversi altri atleti avevano chance di ben figurare, in particolar modo Marc Hirschi (UAE – Team Emirates).

Nei primi chilometri di corsa, una caduta causava il ritiro di uno dei possibili favoriti per la classifica finale, Tobias Foss (Jumbo-Visma), che si andava così ad aggiungere alle non partenze di Milan Menten (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Veljko Stojnik (Team Corratec).
Dopo circa quindici chilometri riusciva a sganciarsi la fuga di giornata formata da Patrick Gamper (BORA – hansgrohe), Julius Van den Berg (EF Education-EasyPost), Edoardo Zardini (Drone Hopper – Androni Giocattoli) e Samuele Zambelli (Work Service Vitalcare Vega), anche Luca Covilli (Bardiani-CSF-Faizanè) provava ad aggiungersi a loro dovendo però arrendersi.
Il vantaggio massimo della fuga raggiungeva i 4’45” con il gruppo guidato dalla Alpecin-Fenix, che riduceva il distacco a tre minuti ai -105 quando Van der Poel e Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix) a causa del loro forte ritmo sul primo passaggio della salita di Monteleone si avvantaggiavano sul resto del gruppo. Omer Goldstein (Israel – Premier Tech) era il primo atleta a chiudere su di loro. In un secondo momento erano Cian Uijtdebroeks (BORA – hansgrohe) e Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma) ad unirsi al gruppetto inseguitore che riducevano drasticamente il vantaggio della fuga.
A circa 95 chilometri dal traguardo il gruppo si ricompattava, ma ormai con diversi corridori che avevano perso contatto, sul primo passaggio del muro di Longiano si avvantaggiava Kristian Sbaragli (Alpecin-Fenix) causando nel gruppo una divisione con una quarantina di atleti guidati dalla INEOS Grenadier, dove Gijs Leemreize (Jumbo-Visma) attaccava per inseguire con Sbaragli la testa della corsa, insieme a Zambelli che aveva perso contatto dalla fuga. Il gruppo chiudeva però su questo tentativo ai -87 continuando a recuperare sulla fuga fino a un margine di trenta secondi dieci chilometri più avanti. A questo punto però il gruppo lasciava alla fuga mantenere un po’ di margine, con i tre fuggitivi che aumentavano il vantaggio di un minuto, fino a quando Riesebeek non tentava nuovamente un’azione a ridosso del secondo passaggio sul muro di Longiano che serviva a favorire l’attacco di Van der Poel un paio di minuti più tardi. Sulla coppia Alpecin-Fenix riuscivano a portarsi sotto Diego Ulissi e Andres Camilo Ardila (UAE – Team Emirates), Ben Tulett (INEOS Grenadiers), Vincenzo Nibali (Astana), Uijtdebroeks e Matteo Carboni (selezione nazionale italiana). In pochi chilometri questi atleti riprendevano la fuga mantenendo un margine di appena 15” su un gruppo guidato dagli uomini della Trek – Segafredo. Sulla seguente salita di Monteleone, il leader della generale, Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team), perdeva contatto dal gruppo che si riportava sugli attaccanti, andando nuovamente a sgretolare il gruppo sotto il ritmo della INEOS Grenadiers. Sul penultimo passaggio del Muro di Longiano si vedeva nuovamente azione con Jan Polanc (UAE – Team Emirates) e Floris De Tier (Alpecin-Fenix) che non riuscivano però ad avvantaggiarsi sotto il ritmo di Geraint Thomas, mentre Schmid veniva già segnalato a 4’30” e quindi totalmente fuori dalla lotta per la classifica.

Il ritmo di Thomas non permetteva a nessuno di accelerare finché Erik Fetter (Eolo – Kometa) a ridosso della discesa sull’ultimo passaggio della salita di Roncofreddo non attaccava per prendere con un vantaggio di 11” la salita di Monteleone, dove si muoveva immediatamente Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) seguito anche da De Tier e Simon Carr (EF Education-EasyPost). Nel frattempo che una parte del gruppo riusciva a riportarsi sulla testa, Van der Poel veniva segnalato in difficoltà con un ritardo di 30”. In discesa si andavano però a ricompattare diversi attardati, con l’eccezione però di Van der Poel, mentre Ardila riusciva a prendere il muro finale con una decina di secondi di vantaggio su circa 25 atleti rimanenti. Il gruppo procedeva a velocità costante andando a chiudere su Ardila intorno agli ultimi 500 metri, quando al termine del muro mancavano circa 100 metri. Tulett lanciava quindi una lunga volata per il suo capitano Hayter che usciva negli ultimi 50 metri vincendo davanti a Matteo Sobrero (Team BikeExchange – Jayco) e allo stesso Tulett. Nonostante alcune difficoltà Dunbar riusciva a rimanere nello stesso gruppo andando a prendere la leadership della classifica con 6” sul compagno di squadra Hayter, 14” su Sobrero e 16” su Tulett. I principali attardati di oggi sono stati Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè) a 1’18”, Van der Poel a 1’19”, Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team), mentre l’ormai ex leader della classifica Schmid arrivava a 15’54”.

Domani ci sarà la tappa regina di questa corsa con un percorso a San Marino senza quasi nessuna pianura e un difficilissimo circuito nel finale con 4000 metri di dislivello compressi in appena 147 chilometri di corsa. Una frazione che potrebbe ispirare un brillante Nibali, anche se probabilmente la condizione non è ancora al meglio.

Carlo Toniatti.

Il successo di Ethan Hayter a Longiano (Dario Belinghery/Getty Images)

Il successo di Ethan Hayter a Longiano (Dario Belinghery/Getty Images)

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