COPPI E BARTALI, SUCCESSO DI MAURO SCHMID A RICCIONE

marzo 22, 2022
Categoria: News

Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) ha vinto la tappa iniziale della Coppi e Bartali battendo in volata Eddie Dunbar (INEOS Grenadiers) al termine di un’azione durata venticinque chilometri. Nel gruppo Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) ha vinto lo sprint per il terzo posto, mentre Thomas Presenti (Beltrami TSA – Tre Colli) è stato l’azzurro meglio classificato al sesto posto.

La trentasettesima edizione della Settimana Internazionale Coppi e Bartali si presenta in maniera inedita. Una corsa estremamente impegnativa con 5 giorni di salita, tre dei quali tra Romagna-San Marino e il finale inconsueto con due tappe in Toscana. Un percorso molto adatto agli scalatori avendo tantissimo dislivello, in particolare nella tappa Sammarinese.
Anche la startlist è di primissimo piano con la presenza di Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Geraint Thomas e Ethan Hayter (INEOS Grenadiers), Chris Froome (Israel – Premier Tech) all’esordio stagionale dopo gli ennesimi problemi fisici, Remy Cavagna e Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Kevin Colleoni e Matteo Sobrero (Team BikeExchange – Jayco), Tobias Foss (Jumbo-Visma), Gianluca Brambilla (Trek – Segafredo), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Diego Ulissi e Marc Hirschi (UAE Team Emirates), ma il nome più altisonante, senza ombra di dubbio, è quello di Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) presente per fare più giorni gara possibile prima del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix.

La prima tappa di 163 chilometri con partenza da Riccione e arrivo nella stessa cittadina del lungomare romagnolo era una delle frazioni più adatte ad un arrivo in volata ristretta, seppur il percorso era molto mosso con ben 3000 metri di dislivelli e una sequenza di salite difficili tra il chilometro 120 e 140 con la Grotta di Onferno, 2.6 chilometri al 5.8%, uno strappo non categorizzato GPM di 1000 metri al 10% e il Montefiore Conca, salita di 3 chilometri al 9.5%. Dopo il GPM 25 chilometri più facili potevano permettere un ricompattamento in gruppo, con un’ultima salita di San Clemente, 2.2 chilometri al 4.3% con qualche tratto impegnativo ai -11.

Dopo una decina di chilometri di battaglia si creava il tentativo di fuga comprendente Giovanni Bortoluzzi (Work Service Vitalcare Vega), Tom Paquot (Bingoal Pauwels Sauces WB), Simon Pellaud (Trek-Segafredo) e Gidas Umbri (Team Colpack Ballan). La EOLO-Kometa aveva provato a riprendere questo tentativo, dovendo però arrendersi dopo qualche chilometro, col ritardo che cresceva fino ai quattro minuti con un gruppo guidato dalla Alpecin-Fenix, mentre la INEOS Grenadiers aumentava il ritmo intorno a un terzo di gara. Prima della sequenza finale di salite il ritardo scendeva a 2’ con un gruppo tirato dalla UAE Team Emirates e dalla BORA – hansgrohe. Durante la frazione, erano tantissime le cadute segnalate, inclusa quella di Paquot nella prima discesa che la fuga imboccava con 38” sul gruppo, il quale aveva già ripreso il fuggitivo Umbri. Sulla salita successiva Pellaud era l’ultimo a venire ripreso sulla spinta della Jumbo-Visma, la quale portava l’attacco da parte di Loe Van Belle. L’atleta olandese, classe 2002, veniva però presto ripreso sul Montefiore Conca dove l’andatura si faceva estremamente alta andando a ridurre il numero di unità del gruppo drasticamente. Oltre ad un’atleta della EF Education-EasyPost, avveniva un altro attacco, più importante, ad opera di Eddie Dunbar (INEOS Grenadiers). L’inseguimento sulla salita era condotto dalla Quick-Step scollinando con un ritardo di 17” dal ciclista irlandese. Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) riusciva in solitaria ad aggiungersi al tentativo evadendo in discesa. A questo punto, l’inseguimento era preso in carico dalla UAE Team Emirates in un gruppo ridotto a 20 atleti, il quale perdeva quarantacinque secondi ai -15, mentre un secondo gruppo era attardato altri 25” da loro. Alpecin-Fenix era l’altro team che collaborava nel primo gruppo, mentre la Bingoal Pauwels Sauces WB nel secondo.
Nel tratto finale il ritardo si assottigliava velocemente, ma era troppo tardi, lasciando quindi davanti i due giocarsi il successo, con Dunbar che lanciava una volata lunga, ma veniva sopravanzato da Schmid che conquistava così la prima tappa e la maglia di leader della corsa. Il gruppo inseguitore arrivava a 16“ con Hayter a regolare Van der Poel. Gli attardati più importanti erano Filippo Zana, Mattia Cattaneo e Kevin Colleoni arrivato con 1’14” di ritardo, invece Alberto Bettiol e Chris Froome sono arrivati con oltre 10’ di ritardo.
Il migliore degli italiani al traguardo è stato Thomas Presenti, giungendo sesto.

Nella tappa di domani da Riccione a Longiano di 167 chilometri è previsto un circuito conclusivo impegnativo col finale posto su un muro di 900 metri al 10%, ideale sulla carta per Van der Poel, ma anche per Hayter.

Carlo Toniatti.

Mauro Schmid conquista il successo a Riccione (Massimo Fulgenzi/SprintCyclingAgency)

Mauro Schmid conquista il successo a Riccione (Massimo Fulgenzi/SprintCyclingAgency)

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