RISBOCCIA LA PRIMAVERA DI ACKERMANN. IL TEDESCO VINCE LA BREDENE KOKSIJDE 2022
Dopo un periodo di appannamento piuttosto lungo e che forse lo ha anche condizionato con il passaggio dal Team Bora Hansgrohe all’Uae Team Emirates, Pascal Ackermann ritrova la verve di un tempo e soprattutto la vittoria in una semiclassica come la Bredene Koksijde Classic in cui aveva già trionfato nel 2019. Battuti Hofstetter e Merlier, quest’ultimo vincitore lo scorso anno.
Mentre appassionati e tifosi di ciclismo sono in fermento per l’attesissima Milano – Sanremo di domani, al Nord continua la sequela di classiche e semiclassiche di un certo livello. Nella settimana che si conclude con la Classicissima si sono già disputate la Nokere Koerse mercoledì ed il GP de Denain giovedì. Oggi è in programma la Bredene Koksijde Classic (ex Handzame Classic) che tradizionalmente strizza l’occhio alle ruote veloci. Tim Merlier (Team Alpecin Fenix) è il vincitore dell’edizione 2021 e si ripresenta alla partenza di Bredene per puntare ad una nuova vittoria dopo la bella affermazione di mercoledì alla Nokere Koerse. Il percorso di 200 km presenta nella parte centrale la doppia scalata di Monteberg e Kemmelberg, a cui seguirà l’ultimo muro del Rodeberg posto però a ben 90 km dall’arrivo. Da quel momento la strada è completamente pianeggiante fino all’arrivo di Koksijde, dove la volata di gruppo sembra inevitabile. Dopo la partenza da Bredene si formavano diversi drappelli di attaccanti in testa alla corsa. Dopo un primo tentativo di Jon Aberasturi (Team Trek Segafredo), Ward Vanhoof (Team Sport Vlaanderen Baloise), Dimitri Peyskens (Team Bingoal Pauwels), Thomas Joseph (Team Minerva Cycling) e Gianni Marchand (Team Tarteletto Isorex), annullato dal Team Bora Hansgrohe, la fuga di giornata partiva dopo 18 km grazie all’azione di altri cinque ciclisti: Patrick Gamper (Team Bora Hansgrohe), Adrien Petit (Team Intermarché Wanty Gobert), Karl Patrick Lauk (Team Bingoal Pauwels), Kasper Saver (Team Minerva Cycling) e Thibau Verhofstadt (Tarteletto Isorex). Dopo 75 km il vantaggio della fuga era di 4 minuti e 10 secondi. Nonostante qualche sofferenza di troppo sulla doppia ascesa di Monteberg e Kemmelberg, che gli facevano perdere qualche decina di metri sul grosso del gruppo, Tim Merlier riusciva a rientrare abbastanza agevolmente dopo che la strada spianava. I muri posti a metà percorso avevano comunque creato un primo drappello di ciclisti all’inseguimento dei cinque di testa. Questo drappello era formato da Dries De Bondt (Team Alpecin Fenix), Mauro Schmid e Jannik Steimle (Team Quick Step Alpha Vinyl), Victor Campenaerts (Team Lotto Soudal), Barnabas Peak (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling Team). A 75 km dalla conclusione il gruppo di testa aveva 2 minuti e 50 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore e 3 minuti e 10 secondi di vantaggio sul gruppo vero e proprio. Il primo gruppo inseguitore veniva ripreso a 72 km dall’arrivo. Ma subito contrattaccava un nuovo gruppetto con Tim Merlier, De Bondt e Guillaume Van Keirsbulck (Team Alpecin Fenix), Arnaud De Lie (Team Lotto Soudal) e Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). A questi ultimi cinque contrattaccanti si riuniva un gruppo un po’ più consistente a 44 km dall’arrivo. A 42 km dall’arrivo i cinque di testa avevano ormai soltanto 25 secondi di vantaggio sul gruppo in forte ripresa, tirato dagli uomini del Team Alpecin Fenix, del Team Lotto Soudal e del Team Quick Step Alpha Vinyl. La testa della corsa affrontava gli ultimi 3 giri del circuito di Koksijde con 18 secondi vantaggio sul gruppo. L’ultimo passaggio sul traguardo vedeva il gruppo di testa con soli 10 secondi di vantaggio sul gruppo. Il gruppo annullava la fuga a poco meno di 8 km dall’arrivo, nonostante l’estremo tentativo di Verhofstadt. La volata, preceduta da un lavoro molto accorto della Uno-X Pro Cycling Team, vedeva trionfare un redivivo Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) che aveva la meglio su Hugo Hofstetter (Team Cofidis) e Tim Merlier. In quarta posizione si piazzava Sam Welsfort (Team DSM) mentre chiudeva la top five Gerben Thijssen (Team Intermarchè Wanty Gobert). Nella top ten, in ottava posizione, si piazzava un discreto Luca Mozzato (Team B&B Hotels KTM). Ackermann torna in auge ottenendo la prima vittoria stagionale, per di più nella nuova squadra, e prova a rientrare tra gli sprinter più forti del circuito dopo un 2021 piuttosto deludente – le uniche vittorie del tedesco si erano infatti avute in corse a tappe di livello non eccelso come Sibiu Cycling Tour, Settimana Internazionale e Deutschland Tour. Il Belgio tornerà protagonista la settimana prossima con la Classic Brugge De Panne, prima corsa di un fine Marzo interessantissimo con E3 Prijs Vlaanderen, Gand – Wevelgem e Dwars door Vlaanderen. Ma adesso concentriamoci sulla Milano Sanremo, la prima corsa Monumento del 2022. Domani le strade della Riviera saranno caldissime.
Giuseppe Scarfone