GP DENAIN: WALSCHEID SI RISCATTA
Corsa nella corsa per l’edizione 2022 del GP Denain, da un lato gli specialisti a giocarsi la vittoria, dall’altro i corridori venuti in Francia per fare esperienza sul pavè in vista della tappa del Tour de France che si concluderà alle soglie della Foresta dell’Arenberg. Tra questi un pimpante Roglic (Jumbo – Visma), che ha mostrato una buona convivenza con le ostiche pietre del nord ed è rimasto coi migliori fino alla fine, riuscendo anche ad inserendosi in una fuga.
La gara, 200 km al confine franco-belga, è iniziata sotto il ritmo imposto dal veterano Niki Terpstra (Total Direct Energie) che ha portato via una fuga con Milan Fretin (Vlaanderen), Emiel Vermeulen (Go Sport), Floris De Tier (Alpecin) e Yoann Paillot (St.Michel). La loro azione è durata fino ai meno 30, quando si sono arresi Fretin e Terpstra, mentre gli altri componenti avevano già alzato bandiera bianca.
Nei chilometri successivi è stata la Ineos a fare il ritmo e rompere la corsa e in particolare Ben Turner con una trenata poderosa ha portato via un quintetto composto dai compagni di squadra Jhonatan Narvaez e Magnus Sheffield, da Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Damien Touzè (Ag2R – Citroen).
Il quintetto non ha avuto molta libertà , come pronosticabile, e il gruppo si è rifatto sotto andando a riprendere i fuggitivi all’ultimo chilometro. In volata si è imposto Max Walscheid (Cofidis), che riscatta il secondo posto di ieri alla Nokere Koerse. Alle sue spalle Dries De Bondt (Alpecin), Adrien Petit (Intermarchè), Pierre Barbier (B&B Hotels) e Marc Sarreau (Ag2r – Citoren) chiudono la top-five.
Oltre a Roglic si erano presentati al via per saggiare le abilità sul pavès anche Daniel Martinez (Ineos) e Jonas Vingegaard (Jumbo – Visma). Per lo sloveno il bicchiere è quasi pieno, bene anche Martinez, mentre è da rimandato Vingegaard, che giunge al traguardo molto attardato a causa anche di una foratura che ha compromesso la sua gara.
Andrea Mastrangelo