NOKERE KOERSE: NETTA SUPERIORITÀ E VITTORIA DI MERLIER
Non è una delle tre regine del nord, ma con i suoi quasi 80 anni, la Nokere Koerse è di diritto nel novero delle classiche del pavè e come sempre garantisce un roster di tutto rispetto e uno spettacolo interessante.
Tim Merlier (Alpecin-Fenix), favorito numero della vigilia, non ha tradito le aspettative e si è imposto con un’azione da manuale sul finale quando, uscito dalle ruote di un Pascal Ackermann (UAE) apparso ancora non in forma ottimale, ha dato una sferzata che non ha lasciato scampo agli avversari. Solo Max Walscheid (Cofidis) è apparso in grado di reggere l’urto sul muro in pavè finale, senza però mai impensierire il belga.
Alle loro spalle Arnaud De Lie (Lotto Soudal), Bert Van Lerberghe (Quick Step) e Bram Welten (Groupama). Nono il tedesco Ackermann.
La corsa si è svolta interamente secondo i piani di Alpecin, Arkèa e Lotto Soudal, presentatesi con i loro velocisti da portare in carrozza fino agli ultimi metri e nulla hanno potuto, nonostante il grosso impegno, le squadre avversarie. La prima fuga (con Lagrée, Carpenter, Verwilst, Vanoverschelde e D’Heygere) dura una novantina di chilometri, ma il gruppo ha paura di lasciare troppo spazio e si ricompatta. Iniziano così diversi scatti e controscatti che permettono a Casper Van Uden (DSM), Andreas Goeman (Tarteletto) e Samuele Zoccarato (Bardiani – CSF – Faizanè) di guadagnare qualche secondo. L’italiano non riesce a tenere il ritmo imposto dai compagni di fuga e alza bandiera bianca mentre da dietro risalgono Lulas Postlberger (Bora-hansgrohe) e Mathijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB), che vanno a formare un quartetto inseguito dagli uomini Alpecin e Lotto.
Il vantaggio non arriverà mai neanche al minuto di vantaggio e si annulla completamente quando ai meno 20 si porta in testa anche la Quick Step. Nel finale gli attacchi non cennano a diminuire, ma l’unico degno di nota è quello di Samuel Watson (Groupama), che prende qualche secondo prima di essere inesorabilmente riassorbito in vista dell’ultimo settore di pavè che portava i corridori all’arrivo, dove Merlier che è bravo a intrufolarsi e prendere le ruote giuste prima di piazzare la zampata vincente.
Andrea Mastrangelo