ROGLIC DOMA IL COL DE TURINI E IPOTECA LA PARIGI-NIZZA

marzo 12, 2022
Categoria: News

Continua il dominio della Jumbo-Visma nella Parigi-Nizza 2022. Dopo le vittorie di Christophe Laporte nella frazione di apertura e di Wout Van Aert nella cronometro, a centrare il successo nella tappa regina dell’edizione 2022 della “Course au Soleil” è stato lo sloveno Primoz Roglic. In cima ai 1605 m del Col de Turini, il capitano della formazione Neerlandese ha controllato gli attacchi degli avversari e ha poi battuto in uno sprint a due Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), rafforzando la leadership nella classifica generale che ora guida con 47″ di vantaggio su Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco), oggi terzo a 2″ da Roglic, e 1 minuto proprio su Daniel Martinez. Per lo sloveno una vittoria che ha il sapore dell’ipoteca sulla corsa francese, ma bisognerà comunque prestare molta attenzione nella tappa finale che spesso negli ultimi anni ha saputo riservare sorprese e ribaltoni (e proprio Roglic ne sa qualcosa…).

La 7a tappa della Paris-Nice, con partenza a Nizza e arrivo in vetta al Col de Turini dopo appena 155.2 km, proponeva l’arrivo più duro di quest’edizione, che era stato in forse fino a qualche giorno fa a causa del meteo. I primi 140 km, nonostante la presenza di un gpm di 2a categoria (la Cote de Coursegoules, al km 55), erano prevalentemente pianeggianti e non lasciavano troppo spazio alla fantasia. Poi, una volta superato l’abitato di Lantosque, la strada iniziava ad inerpicarsi lungo le rampe del Col de Turini (15.2 km al 7.2 % di pendenza media) salita destinata a fare da giudice supremo della corsa francese. Particolarmente duri gli ultimi 4 km, costantemente al di sopra del 8%.
Dopo l’ecatombe degli scorsi giorni (ben 44 ritiri nelle prime 6 tappe), anche alla partenza della tappa odierna si sono registrati 7 non partenti, a cui si sono poi sommati altri 7 ritiri nel corso della frazione.

La solita fuga di giornata ha preso corpo subito dopo la partenza da Nizza ed è stata animata da ben 18 corridori: Franck Bonnamour e Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM), Mads Pedersen e Julien Bernard (Trek-Segafredo), David Gaudu, Quentin Pacher e Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), Fabio Felline (Astana Qazaqstan Team), Gregor Muhlberger, Ivan Garcia Cortina e Albert Torres (Movistar Team), Julius Van der Berg e Simon Carr (EF Educanion-EasyPost), Cees Bol e Nico Denz (Team DSM),Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Ryan Mullen (Bora-Hansgrohe) e Michael Morkov (Quick Step-Alpha Vinyl). La fuga non ha però mai preso il largo visto il fortissimo interesse da parte di Ineos-Grenadiers e Arkea-Samic a giocarsi la tappa coi rispettivi capitani: Daniel Martinez e Adam Yates da una parte, Nairo Quintana dall’altra. E così il vantaggio non è mai andato oltre i 2 minuti.
La frazione è proceduta senza nessun colpo di scena fino ai piedi della salita finale, approcciata dai superstiti della fuga iniziale con meno di un minuto di vantaggio. Sulle prime rampe dell’ascesa buona parte dei 18 fuggitivi della mattina ha perso terreno e nel giro di pochi chilometri si sono ritrovanti in testa i soli De Gendt, Muhlberger, Pacher e Bonnamour. L’austriaco ha salutato gli ormai ex compagni d’avventura ai -10, tentando una vana resistenza al ritorno impetuoso del gruppo.

Superata la prima metà della salita, nel gruppo della maglia gialla sono arrivate le prime defezioni. Tra queste da segnalare quella di Pierre Latour (TotalEnergies), 3° in classifica generale, staccato già ai -7. Di la poco è arrivato il primo attacco, messo in scena da Adam Yates (Ineos Grenadiers). Primoz Roglic ha reagito immediatamente, riportandosi sul britannico per poi passare al contrattacco. L’unico in grado di tenere l’accelerazione della maglia gialla è stato un altro corridore dell’Ineos, Daniel Martinez. Alle spalle dei due nuovi battistrada si era nel frattempo formato un altro duo, composto da Simon Yates e Nairo Quintana. Le due coppie sono rimaste a lungo distanziate da appena 5″ prima del ricongiungimento avvenuto ai -3. Il nuovo quartetto a quel punto ha iniziato a studiarsi, procedendo a strappi. Poco dopo il cartello dei -2 sono arrivati due scatti di Simon Yates che in entrambi i casi hanno visto la pronta risposta di S.Yates e Roglic, ma non di Quintana che a più riprese si è staccato per poi rientrare in seguito al successivo rallentamento del terzetto. A beneficiare dell’andamento a singhiozzo del gruppo di testa è stato Joao Almeida (UAE Team Emirates) che è addirittura riuscito a rinvenire sui battistrada nel corso dell’ultimo chilometro, quando ormai era chiaro che la tappa si sarebbe decisa allo sprint. Il primo a partire è stato proprio Primoz Roglic che con il suo violento cambio di ritmo non ha lasciato scampo ai quattro rivali. Alle sue spalle Daniel Martinez, l’unico a giungere con lo stesso tempo dello sloveno. Terzo posto per Simon Yates a 2″, mentre Nairo Quintana si è dovuto accontentare del 4° posto a 9″ davanti a Joao Almeida, quinto a 11″. Sesto è l’altro alfiere della UAE, Brandon McNulty (a 25″), seguito da Jack Haig (Bahrain-Victorius) giunto a 27″. Chiudono la top ten Adam Yates, 8° a 29″, Guillaume Martin (Cofidis), 9° a 44″ e Wout Poels (Bahrain-Victorius), 10° a 56″.

La nuova classifica generale vede sempre più saldamente in testa Primoz Roglic, che ora guida con 47″ su Simon Yates ed 1 minuto su Daniel Martinez. Seguono Adam Yates a 1′50″ e Nairo Quintana risalito in quinta poisizione a 2′04″ da Roglic. Quindi troviamo Jack Haig, 6° a 2′12″, Alexandre Vlasov sceso in 7a posizione a 2′22″ e Pierre Latour, crollato a 2′56″. Completano la top ten Ion Izagirre (Cofidis) 9° a 3′13″ e Joao Almeida risalito in decima posizione, a 3′29″.

Domani è in programma l’ottava ed ultima tappa, il classico giro attorno a Nizza con il Col d’Eze a fare da trampolino di lancio in vista dell’arrivo sulla Promenade des Anglais. La frazione, come al solito, sarà molto breve (appena 115.6 km) ma piena di salite. I corridori saranno infatti attesi da ben 5 gpm. Le primi tre salite, la Cote de Levens, la Cote de Chateauneuf e la Cote de Berre-les-Alpes (tutte di 2a categoria) serviranno come trampolino di lancio per i fuggitivi di giornata. Sulle ultime due ascese sarà invece possibile vedere all’opera gli uomini di classifica. In particolare, negli ultimi 50 km si dovranno affrontare la Cote de Peille (6.6 km al 6.9 %) posta ai -44 e la Cote d’Eze (6.1 km al 7.6%). Quest’ultima verrà affrontata da un versante inedito che prevede un km al 13,5 % di pendenza media. Dalla cima dell’ultima salita mancheranno 15 km, quasi tutti in discesa verso il lungomare di Nizza. Una tappa che potrebbe riservare qualche sorpresa come spesso accaduto negli ultimi anni.

Pierpaolo Gnisci

Roglic doma il Turini (fonte: Getty Images)

Roglic doma il Turini (fonte: Getty Images)

Commenta la notizia