L’INFERNO DI FERMO ARRIDE A BARGUIL. POGACAR RESTA IN MAGLIA AZZURRA

marzo 11, 2022
Categoria: News

Sui famigerati muri marchigiani la quinta tappa della Tirreno Adriatico 2022 vede il successo della fuga con protagonista Warren Barguil (Team Arkea Samsic), abile a scrollarsi di dosso gli ex compagni nei km finali ed andare a vincere in solitaria sull’ultimo muro di Fermo con pendenze quasi costantemente in doppia cifra. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) resta in maglia azzurra alla vigilia della durissima tappa con la doppia scalata del Monte Carpegna.

La consueta tappa marchigiana dei muri è sempre un piacevole appuntamento per gli appassionati di ciclismo. I ciclisti invece dovranno soffrire e pensare soltanto a pedalare su quelle pendenze che arrivano al 20% ed oltre. Fermo ed i suoi dintorni caratterizzano il finale della tappa odierna che parte da Sefro. I ciclisti troveranno un primo ostacolo, per la verità non troppo impegnativo, nel Monte Urano, primo dei tre GPM di tappa che verrà affrontato dopo 106 km. Il gran finale presenta negli ultimi 36 km una strada con pochissima pianura e con i muri a stagliarsi sulla corsa dei due mari. Si inizia con la salita di Capodarco, classificata come traguardo volante al km 130, che inizia con una pendenza accettabile ma che termina con 500 metri al 19%. Dopodichè si entra a Fermo per un primo assaggio del muro finale, che verrà abbandonato a 350 metri dall’arrivo per svoltare su una curva che porterà il gruppo dopo una ripida discesa alla successiva salita di Madonna D’Ete, altrettanto impegnativa soprattutto nella parte finale. Dopo u’altra breve discesa si ritorna a Fermo per scalare di nuovo il muro verso il traguardo finale. I ciclisti in questa trentina di km finali non avranno un momento di riposo. Da Sefro non partivano Richard Carapaz (Team INEOS), Nacer Bohuanni (Team Arkea Samsic) e Simone Consonni (Team Cofidis). In particolare Carapaz, uno dei capitani dello squadrone britannico, doveva gettare la spugna a causa di una gastroenterite. Dopo diversi attacchi e contrattacchi si formava una fuga di 12 ciclisti intorno al km 40. I protagonisti di questa fuga erano Gianluca Brambilla (Team Trek Segafredo), Nelson Oliveira (Team Movistar), Simone Velasco (Team Astana Qazaqstan), Davide Ballerini (Team Quick Step Alpha Vinyl), Benjamin Thomas (Team Cofidis), Francesco Gavazzi e Vincenzo Albanese (Team EOLO Kometa), Jhonatan Restrepo (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli), Xandro Meurisse (Team Alpecin Fenix), Warren Barguil e Clement Russo (Team Arkea Samsic) e Valentin Ferron (Team Total Energies). Sul passaggio al GPM del Monte Urano, vinto da gavazzi, la fuga aveva un vantaggio di 4 minuti e 30 secondi sul gruppo. Tra i fuggitivi Thomas era quello messo meglio in classifica generale e poteva avere concrete speranze di indossare la maglia azzurra al termine della tappa visto il ritmo abbastanza blando del gruppo maglia azzurra. Thomas vinceva il traguardo volante di Capodarco posto al km 129.8. Intanto si defilava Filippo Ganna (Team INEOS), che fino alla tappa di ieri era ancora nelle primissime posizioni della classifica generale. Nel gruppo maglia azzurra sulla salita di Madonna d’Ete provava l’allungo Tim Wellens (Team Lotto Soudal) ma il belga veniva ripreso subito dal gruppo dei migliori che mettevano nel mirino il complicato finale. Si staccavano anche Julian Alaphilippe (Team Quick Step Alpha Vynil) e Sepp Kuss (Team Jumbo Visma). Meurisse scollinava per primo sul muro di Madonna d’Ete posto al km 146. Prima dell’ultima ascesa verso il traguardo finale di Fermo, Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vynil) sbagliava strada e andava lungo invece di svoltare in una curva a destra. Il ciclista belga era costretto a fermarsi e ritornare sulla retta via, perdendo terreno rispetto al gruppo maglia azzurra. Per fortuna che il compagno di squadra Ballerini, che si era staccato dalla fuga, si trovava nelle vicinanze di Evenepoel e riusciva a riportarlo sul gruppo dei migliori nel giro di un ripidissimo km. Nel frattempo Warren Barguil aveva staccato tutti i suoi compagni di fuga e andava a vincere in solitaria sul traguardo di Fermo ottenendo così la sua prima vittoria stagionale. In seconda posizione di piazzava Meurisse a 10 secondi di ritardo da Barguil, mentre Velasco era terzo a 14 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Nelson Oliveira in quarta posizione e Richie Porte (Team INEOS) in quinta posizione mentre poco più dietro arrivava un drappello con Pogacar, Evenepoel, Vingegaard, Mas, Hindley e Landa. Pogacar conserva senza troppi problemi la maglia azzurra, con 9 secondi di vantaggio su Evenepoel e 43 secondi di vantaggio su Thymen Arensman (Team DSM). Domani è in programma la penultima tappa da Apecchio a Carpegna. Nel finale la doppia scalata del Monte Carpegna dice già tutto della difficoltà della tappa, forse una delle più dure delle recenti edizioni della Tirreno Adriatico. Sui tornanti – e sulle discese – di una dei luoghi più amati da Marco Pantani si deciderà il vincitore della Tirreno Adriatico 2022.

Antonio Scarfone

Warren Barguil vince a Fermo (foto: Getty Images)

Warren Barguil vince a Fermo (foto: Getty Images)

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