MATHIEU DA MATTI! BURGAUDEAU VINCE A AUBAGNE. ROGLIC RESTA IN GIALLO
Con un’azione da navigato finisseur a circa 8 km dall’arrivo, Mathieu Burgaudeau (Team Total Energies) guadagna una ventina di secondi sul gruppo maglia gialla e resiste fin sul traguardo di Aubargne, dove conquista per un pelo la prima vittoria in carriera. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) conserva la maglia gialla e domani l’arrivo sul Col de Turini sarà decisivo perr l’esito finale della Parigi Nizza 2022.
La sesta tappa da Courthezon ad Aubagne è la più lunga della Parigi Nizza 2022 con i suoi 213.6 km. Lungo il percorso sono distribuiti cinque GPM di seconda e di terza categoria ma potrebbero tranquillamente essere sette poiché altre due salite sono classificate come traguardo volante. Visto lo sparpaglio della tappa di ieri, con l’arrivo della fuga e di un gruppo risicatissimo di pretendenti alla vittoria finale, non escludiamo di trovarci ad una copia della tappa di ieri, con in più altri 25 km da percorrere. Nizza si avvicina e Primoz Roglic ha messo una bella ipoteca sulla vittoria finale. Il forte ciclista sloveno oggi dovrà controllare la situazione e tenere gli occhi aperti, in attesa dell’esame forse decisivo del Col de Turini, arrivo della tappa di domani. La fuga di giornata si formava dopo pochi km dal via grazie all’azione di sei ciclisti: Yevgeniy Fedorov (Team Astana Qazaqstan), Valentin Madouas (Team Groupama FDJ), Johan Jacobs (Team Movistar), Julius Van Den Berg (Team EF Education EasyPost), Victor Koretzky (Team B&B Hotels KTM) e Sebastien Grignard (Team Lotto Soudal). , primo GPM di giornata, con un vantaggio sul gruppo maglia gialla che sfiorava i 4 minuti. Madouas scollinava in prima posizione. Dopo 60 km il vantaggio della fuga si manteneva stabile intorno ai 4 minuti e mezzo. Van Den Berg si aggiudicava il traguardo volante del Col du Pointou posto al km 65.5. Adesso i ciclisti dovevano affrontare una cinquantina di km interlocutori tra discesa e pianura prima di imbattersi nella seconda metà della tappa, la più difficile dal punto di vista altimetrico. Nel giro di una ventina di km si dovevano scalare i due GPM ravvicinati del Col du Sambuc e del Col de Portes. Su entrambi scollinava per primo Madouas, accrescendo così il suo bottino di punti per la speciale classifica dei GPM. Il francese della Groupama FDJ scollinava in prima posizione anche sul Col de Pas de la Couelle, penultimo GPM in programma oggi, posto al km 160.6. Di lì a poco i ciclisti avrebbero affrontato il Col de l’Espigoulier, ultimo e più impegnativo GPM della tappa odierna con i suoi 11 km di lunghezza. Proprio all’inizio della scalata si staccavano Madouas e Fedorov. Il gruppo maglia gialla, che intanto aveva aumentato l’andatura, era segnalato a una trentina di secondi di ritardo da Jacobs e Koretzky, sui quali nel frattempo si era portato Matthew Holmes (Team Lotto Soudal). Erano Trek Segafredo e Team Jumbo Visma a tirare in testa al gruppo. Holmes faceva in tempo a scollinare in prima posizione poco prima di essere ripreso dal gruppo maglia gialla insieme a Koretzky e Jacobs. Il gruppo afrrontava la discasa verso il traguardo volante di Lascours forte di una sessantina di ciclisti. Stefan Kung (Team Groupama FDJ) era vittima di una foratura e si fermava a bordo strada in attesa dell’assistenza da parte della sua ammiraglia. Soren Kragh Andersen (Team DSM) accelerava in discesa e guadagnava una decina di secondi sul gruppo tirato dal Team Trek Segafredo. Il danese veniva ripreso a poco più di 15 km dall’arrivo. Iniziavano alcuni scatti nei pressi del traguardo volante di Lascours. In tre si avvantaggiavano sul gruppo: Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty Gobert), Guillaume Martin (Team Cofidis) e Mathieu Burgaudeau (Team Total Energies). Quest’ultimo si aggiudicava il traguardo volante e accelerava, riuscendo ad accumulare nel giro di tre km un vantaggio di 20 secondi sul gruppo. Burgaudeau dava tutto e sotto la flamme rouge dell’ultimo km aveva ancora una decina di secondi di vantaggio. Il francese riusciva a tagliare il traguardo con il gruppo che aveva lanciato la volata ma che non riusciva a sopravanzare Burgaudeau. In seconda posizione di piazzava Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) mentre terzo era Wout Van Aert (Team Jumbo Visma). A completare la top five erano Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty Gobert) in quarta posizione e Bryan Coquard (Team B&B HotelsKTM). Da segnalare nella top ten il decimo posto di Luca Mozzato (Team B&B Hotels KTM). Burgaudeau ottiene la prima vittoria non solo del 2022 ma dell’intera carriera da professionista. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) conserva agevolmente la maglia gialla con 39 secondi di vantaggio su Simon Yates (Team BikeExchange Jayco) e 41 secondi di vantaggio su Pierre Latour (Team Total Energies). Domani, come già accennato, è in programma la penultima tappa da Nizza al Col de Turini lunga poco più di 155 km. Quest’ultima salita è diventata una meta classica degli ultimi anni nella breve corsa francese ed i suoi 15 km ad oltre il 7% di pendenza media daranno una fisionomia pressoché definitiva alla classifica generale.
Giuseppe Scarfone