BELLANTE PER POGACAR. TAPPA E MAGLIA PER IL CAMPIONE SLOVENO

marzo 10, 2022
Categoria: News

Uno spettacolare Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è protagonista di una maestosa prova di forza sull’arrivo in salita di Bellante. Lo sloveno con una fiammata impressionanteall’ultimo km lascia sul posto i suoi avversari che non riescono a rispondere al suo scatto. Lo sloveno vince praticamente in solitaria e diventa la nuova maglia azzurra. E domani a Fermo, in un finale caratterizzato da un paio di muri con pendenze che superano il 20%, Pogacar ha le carte in regola per concedere il bis.

La quarta tappa della Tirreno Adriatico 2022 parte dalla Cascata delle Marmore e termina a Bellante dopo 202 km. Gli Appennini Umbri e Laziali saranno protagonisti nella parte iniziale e centrale della tappa prima di scendere verso la pianura abruzzese nei dintorni di Teramo, non lontano dalla costa adriatica. Il Valico Torre Fuscello, posto dopo quasi 40 km, farà da trampolino per la probabile fuga di giornata ed il finale con l’insidioso circuito di Bellante da ripetere tre volte determinerà il vincitore di tappa e chissà, anche il nuovo ‘indossatore’ della maglia azzurra, visto che Filippo Ganna (Team INEOS) è atteso ad un esame molto impegnativo sullo strappetto che porta al traguardo che presenta punte massime dell’11%. Dopo la partenza il gruppo restava compatto fino all’inizio della scalata vera e propria verso il GPM del Valico di Torre Fuscello. Si formava quindi la fuga di giornata grazie all’azione di dieci ciclisti: Lilian Calmejane (Team AG2R Citroen), Jasha Sutterlin (Team Bahrain Victoriuos), Jhonatan Restrepo (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli), Jonathan Caicedo (Team EF Education EasyPost), Diego Rosa (Team EOLO Kometa), Einer Rubio (Team Movistar), Warren Barguil (Team Arkea Samsic), Rsgabu Grmay (Team BykeExchange jayco), Chris Hamilton (Team DSM) e Quinn Simmons (Team Trek Segafredo). Dopo 30 km il vantaggio della fuga era di 3 minuti e 10 secondi. Simmons scollinava in prima posizione mentre il gruppo maglia azzurra, tirato dal Team INEOS, era segnalato di ritardo ad oltre 5 minuti di ritardo. Caleb Ewan (Team Lotto Soudal), vincitore ieri a Terni, si ritirava al km 38, praticamente in corrispondenza con lo scollinamento del GPM. Simmons si aggiudicava anche il traguardo volante di Ascoli Piceno posto al km 130.4. La fuga entrava nel circuito finale di Bellante avendo più di 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia azzurra. Team Jumbo Visma e UAE Team Emirates erano le squadre più vivaci in testa al gruppo e lavoravano per i propri capitani, rispettivamente Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar. A 50 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sceso sotto i 3 minuti. Sulla prima scalata verso Bellante Simmons scattava, lasciandosi alle spalle i compagni di fuga. Ma era nel gruppo maglia azzurra che iniziava la bagarre col Julian Alaphilippe (Team Quick Step Alpha Vinyl) a fare il forcing per il suo compagno di squadra Remco Evenepoel, lanciandolo nella discesa dopo il primo scollinamento. Il belga non si lasciava pregare e accelerava, portandosi con sé Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Filippo Ganna (Team INEOS) e Jay Hindley (Team Bora Hansgrohe). Il quartetto dopo qualche schermaglia si rialzava, facendosi riprendere dal gruppo inseguitore. Simmons scollinava per la seconda volta sul GPM di Bellante mantenendo un vantaggio di cuna quarantina di secondi sul gruppo maglia azzurra tirato dal Team Jumbo Visma. Simmons, diventava il nuovo leader della classifica GPM e veniva ripreso a 13 km dall’arrivo. Scattava quindi Valentin Ferron (Team Total Energies). A 10 km dalla conclusione il francese aveva 10 secondi di vantaggio sul gruppo. In testa al gruppo era molto attivo il Team Trek Segafredo ed era proprio Simmons a tirare con decisione.Ferron veniva ripreso a poco più di 4 km dall’arrivo. All’inizio della terza ed ultima ascesa verso il traguardo di Bellante scattavano Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious) e Romain Bardet (Team DSM). L’azione dell’italiano e del francese allungava il gruppo. Tra le vittime illustri di questa accelerazione si segnalava Richard Carapaz (Team INEOS). A poco più di 2 km dal termine scattava Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl, mentre si staccava la maglia azzurra Filippo Ganna (Team INEOS). Ad ogni rallentamento risaliva Marc Soler (UAE Team Emirates) nche lavorava per Pogacar. Si staccava anche Julian Alaphilippe dopo l’ottimo lavoro svolto per Evenepoel. A circa 1 km dall’arrivo, nel tratto più duro della salita, uno strepitoso Pogacar era protagonista di un allungo sensazionale. Lo sloveno guadagnava in progressione sui diretti avversari ed andava a vincere praticamente da solo sul traguardo di Bellante. A 2 secondi in seconda posizione si piazzava Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) mentre al terzo posto chiudeva il podio parziale Victor Lafay (Team Cofidis). Quarto era Evenepoel mentre Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo) chiudeva la top five a 5 secondi di ritardo da Pogacar. Dopo aver dominato l’UAE Tour e le Strade Bianche, Pogacar sale al primo posto in classifica generale diventando la nuova maglia azzurra. Inseguono a 9 secondi di ritardo Evenepoel ed a 21 secondi di ritardo Ganna, che ha avuto la forza di resistere sull’ultima salita e non sprofondare eccessivamente nelle retrovie. Domani è in programma la quinta tappa da Sefro a Fermo. E’ la classica tappa marchigiana della Tirreno Adriatico, con un percorso che presenta moltissimi saliscendi. Con l’entrata nella provincia di Fermo, a 56 km dalla conclusione, inizieranno le insidie maggiori per il gruppo, che dovrà affrontare tre GPM l’ultimo dei quali, posto in corrispondenza con la linea del traguardo, è un muro vero e proprio con pendenze che raggiungono anche il 20%.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince a Bellante (foto: Sprint Cycling Agency)

Tadej Pogacar vince a Bellante (foto: Sprint Cycling Agency)

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