POGACAR ILLUMINA LE STRADE BIANCHE

marzo 5, 2022
Categoria: News

Una prestazione stellare, inebriante, travolgente. E’ così che possiamo definire il capolavoro odierno di Tadej Pogacar che domina la Strade Bianche sbaragliando la concorrenza con un’azione in solitaria partita quando mancavano ancora 50 km all’arrivo. Lo sloveno ha letteralmente spaccato la corsa grazie ad un attacco arrivato in un tratto in leggera discesa lungo il settore di Monte Sante Marie che ha lasciato gli avversari letteralmente impotenti. Il corridore dell’UAE Team Emirate aggiunge un’altra grande classica (dopo Liegi e Lombardia) ad un palmares impressionante per un corridore di appena 23 anni e mezzo. Alle spalle di Pogacar, l’immortale Alejandro Valverde, 19 anni più vecchio rispetto allo sloveno ma assolutamente non intenzionato ad arrendersi all’incedere del tempo.

La giovane ma già affermatissima classica toscana proponeva un percorso molto simile a quello dello scorso anno: 184 km con partenza e arrivo a Siena e nel mezzo una sequenza di 11 settori di strade bianche (per un totale di 63 km) immerse negli stupendi scenari delle Creste Senesi. La start list pur esseno nobilissima, registrava alcune pesanti assenze tra le quali spiccavano quelle di Mathieu Van der Poel, non ancora rientrato alle corse a causa dei dolori di schiena, e Wout Van Aert che invece sarà in corsa da domani alla Paris-Nice. Idue favoriti della vigilia erano dunque il campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick Step-Alpha Vynil) e il solito Tadej Pogacar (UAE Team Emirates).

La fuga è partita immediatamente dopo il via grazie all’azione promossa da 7 corridori: Lilian Calmejane (Ag2r Citroen Team), Davide Martinelli (Astana Qazaqstan Team), Taco Van der Hoorn (Intermarchè-Wanty-Goubert Materiaux), Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni) Simone Bevilacqua (Eolo-Kometa) e il duo del Team DSM formato dai giovani Marco Brenner e Leon Heinschke. Ai corridori sopracitati si sono successivamente (al km 22) aggiunti Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè) e Sergio Garcia (Eolo-Kometa). I 9 battistrada hanno guadagnato un vantaggio massimo di circa 4 minuti, dopodichè il margine ha iniziato a diminuire fino ad arrivare a circa 1 minuto all’imbocco del settore n°5, quello di Lucignano d’Asso, il più lungo con i suoi 11,9 km. Proprio lungo tale settore, quando mancavano circa 100 km al traguardo, la corsa ha subito il primo grosso scossone: una folata di vento ha buttato a terra mezzo gruppo. Impressionante il volo di Alaphilppe che è stato catapultato a terra dopo aver toccato la ruota di Stefano Oldani (Alpecin-Fenix). Tra gli altri caduti, alcuni come Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) e Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) sono stati costretti al ritiro, mentre Alejandro Valverde (Movistar Team) e Tadej Pogacar sono stati più fortunati. Lo sloveno è subito risalito in bici, mentre lo spagnolo ha dovuto aspettare qualche chilometro in più prima di rientrare sulla testa del gruppo (o meglio, di quel che restava del gruppo). Chi ha invece fatto molta più fatica è stato Alaphilippe rimasto decisamente attardato. Il campione del mondo è arrivato ad avere quasi 2 minuti di ritardo dal gruppo principale, prima di rientrare ai -75.

I battistrada, che nel frattempo avevano perso diversi componenti viste le defaillances di Martinelli (settore 5), Bevilacqua, Zardini e Garcia (settone 6, Pieve a Salti), sono riusciti a restare in testa per qualche altro km sfruttando il rallentamento del gruppo dopo la maxicaduta. Il loro destino era comunque segnato e così l’azione dei 5 superstiti si è esaurita all’inizio del settore numero 8, quello di Monte Sante Marie, sterrato che ha spesso indirizzato la corsa nelle passate edizioni. Una volta ripresi i fuggitivi, i big si sono portati nelle prime posizioni del gruppo e proprio a quel punto, quando mancavano ancora 50 km al traguardo, è arrivato il colpo del ko inferto da Pogacar. Lo sloveno ha allungato in un tratto in leggera discesa guadagnando subito una manciata di secondi sul gruppo tirato da Alaphilippe, per poi fare il vuoto nel successivo tratto all’insù. Una volta esurita l’azione del campione del mondo, l’andatura del gruppo è calata e così il giovanissimo Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) ha provato ad evadere con l’intento (assai ardito) di rientrare tutto solo sul fuoriclasse sloveno. All’uscita del settore numero 8 Pogacar vantava un margine di 36″ sull’iberico e 1′07″ su quel che restava del gruppo. Rodriguez è stato poi raggiunto ai -25, quando il vantaggio di Pogacar aveva raggiunto il minuto e mezzo.

Nel successivo tratto, quello di Montaperti, Alaphilippe ha alzato definitivamente bandiera bianca, lasciando il via libera al compagno di squadra Kasper Asgreen che ha forzato l’andatura portando via un gruppetto che comprendeva anche Alejandro Valverde, Quinn Simmons (Trek-Segafredo), Tim Wellens (Lotto-Soudal) e Jonathan Narvaez (Ineos Grenadiers). Ai -20 Wellens ha provato ad anticipare gli altri contrattaccanti con un allungo che è stato però vanificato lungo il tratto numero 10 (Colle Pinzuto), quando Asgreen ha nuovamente accelerato, restando questa volta tutto solo all’inseguimento di Pogacar che poteva comunque difendere ancora un minuto di vantaggio sul danese. Ai -12, lungo l’ultimo settore di sterrato (Le Tolfe), su Asgreen è rientrato Valverde, ma ormai il traguardo era sempre più vicino e i 50 secondi che separavano Pogacar dai due inseguitori erano assolutamente rassicuranti per lo sloveno.

Pogacar ha così trasformato gli ultimissimi km in una vera e propria passerrala in mezzo a due ali di folla. Alle sue spalle, a 37″ il vecchio ma sempre competitivo Valverde che nello strappo finale ha lasciato la compagnia di Kasper Asgreen, terzo a 46″. Ai piedi del podio Attila Valter (Groupama-FDJ) ad 1′07″, Pello Bilbao (Bahrain-Victorius) e Jonathan Narvaes ad 1′09″. Chiudono la top ten Quinn Simmons (ad 1′21″), Wellens (a 1′25″), Simone Petilli (Intermarchè-Wanty-Goubert Materiaux) a 1′35″ e Sergio Higuit (Bora-Hansgrohe).

La stagione, ormai entrata pienamente nel vivo, prosegue con la Parigi-Nizza, a partire da domani, e la Tirreno-Adriatico che invece inizierà lunedì mattina.

Pierpaolo Gnisci

Pogacar doma gli sterrati della Strade Bianche (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)

Pogacar doma gli sterrati della Strade Bianche (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)

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