POGAČAR ANCORA UNA VOLTA RE DELL’UAE TOUR. ALLO SLOVENO L’ULTIMA E DECISIVA TAPPA

febbraio 26, 2022
Categoria: News

La quarta edizione dell’UAE Tour si conclude esattamente con lo stesso vincitore dell’anno scorso, che allunga in classifica portandosi a casa la tappa con arrivo in salita alla Jebel Hafeet, tre giorni dopo il successo che Tadaj Pogar aveva ottenuto sull’altra montagna emiratino della Jebel Jais.

Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è il padrone dell’UAE Tour. Per lo sloveno di Komenda, vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, seconda vittoria nella corsa a tappe degli Emirati Arabi e successo nella classifica finale, il secondo consecutivo. Il 23enne talento balcanico trionfa nella settima e ultima frazione dopo una lotta serrata sul tratto più duro della salita finale della Jebel Hafeet (pendenze medie del 7%) con il suo principale avversario Adam Yates (Ineos Grenadiers).
Sul traguardo Pogačar precede Yates (a 1”) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious), staccato di 5” e che finisce davanti ad uno scatenato Joao Almeida (UAE Team Emirates), egregio ed infaticabile nel lavoro per il suo capitano. Quinta piazza per Lucas Plapp (Ineos Grenadiers) a 15”. Quindi il gruppetto composto da Carlos Verona (Movistar Team), Rafal Majka (UAE Team Emirates) e Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe)
Lo sloveno si aggiudica, dunque, definitivamente la maglia rossa. Sul podio Yates (a 22”) e Bilbao (48”). Per Pogačar anche la maglia bianca di miglior giovane.
Sette in fuga nella tappa conclusiva del Giro degli Emirati Arabi Uniti: sono Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix), Clement Davy (Groupama-FDJ), Daryl Impey (Israel-Premier Tech), Michael Schwarzmann (Lotto-Soudal), Michael Morkov (Quick Step-Alpha Vinyl), Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco) e Joris Nieuwenhuis (Team DSM). Quest’ultimo perde via via contatto dai compagni di avventura, che rimangono in sei e avranno un vantaggio massimo di 3’15”.
Al lavoro nel gruppo maglia rossa UAE Team Emirates, Ineos e Bora. Il vantaggio dei battistrada scende progressivamente. All’ultimo traguardo volante di Green Mubazzarah è Impey a passar davanti a tutti. Lì dietro sono Vlasov e l’ex iridato Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) a tirare. Man mano tutto il plotoncino viene risucchiato. L’ultimo ad essere ripreso dal gruppo sarà Vermeersch ai -7,5 dal traguardo.
Si giunge all’ascesa finale, 6.8% di pendenza media con punte massime dell’11%. Vlasov è davanti con Yates e Majka a tallonarlo e la maglia rossa Pogačar marca stretto. Tocca proprio a Majka, assieme a George Bennett (UAE Team Emirates), il compito di aumentare il forcing. Il gruppo dei migliori si screma. Restano in 8, dopo che anche il francese Romain Bardet (Team DSM) e lo statunitense Neilson Powless (EF Education-EasyPost) hanno alzato bandiera bianca. Quando mancano 3200 metri all’arrivo parte Yates, seguito immediatamente da Pogačar. L’azione dei due è quella decisiva e si ripropone l’atteso duello finale già visto tre giorni fa sulla Jebel Jais. Ma tra i due prevale ancora la tattica e così la coppia Bilbao-Almeida ne approfitta per riportarsi a loro ruota ai -2,4. Almeida cerca di aumentare il ritmo per permettere alla maglia rossa l’attacco decisivo. Allo scoccare dell’ultimo chilometro si ripete il copione visto mercoledì, con Yates che parte e Pogačar che gli si attacca come una sanguisuga. Ai -300 metri lo sloveno parte e saluta il britannico andando a vincere in solitaria, mettendo per la terza volta il sigillo su questo traguardo. Per lui arriva il bis all’UAE Tour.

Vito Sansone

Per la terza volta in carriera Pogacar vince in cima alla Jebel Hafeet (foto Getty)

Per la terza volta in carriera Pogacar vince in cima alla Jebel Hafeet (foto Getty)

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