MARK CAVENDISH IN VERSIONE ROUBAIX ALLA SPARKASSEN MÜNSTERLAND GIRO

ottobre 3, 2021
Categoria: News

In una giornata eroica vissuta nella Parigi-Roubaix, anche allo Sparkassen Münsterland Giro la corsa è scoppiata da lontano con una fuga dove André Greipel (Israel Start-Up Nation) ha celebrato al meglio il suo addio alle corse in una sfida con l’eterno rivale Mark Cavendish (Deceuninck – Quick Step) il quale ha raccolto il successo finale battendo in volata Alexis Renard (Israel Start-Up Nation) e Morten Hulgaard (Uno-X Pro Cycling Team).

La sedicesima edizione della Sparkassen Münsterland Giro prevedeva come di consueto un percorso adatto ai velocisti con i suoi 188.5 chilometri da Enschede a Münster. Durante il percorso era prevista qualche breve salita, in particolare nella fase centrale di corsa col circuito da affrontare due volte attorno a Coesfeld, e un finale relativamente piatto con un brevissimo strappo che culminava a due chilometri dalla linea d’arrivo.

I favoriti principali della corsa erano Pascal Ackermann (BORA – hansgrohe) e Mark Cavendish (Deceuninck – Quick Step), che aveva la competizione interna del campione uscente Álvaro José Hodeg. Altri possibili papabili erano Danny Van Poppel (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Alberto Dainese (Team DSM) e soprattutto André Greipel (Israel Start-Up Nation) alla sua gara d’addio.

Dopo una ventina di chilometri si generava un tentativo di fuga sotto una forte pioggia con Albert Gathemann (Dauner D&DQ-Akkon), Timo De Jong (VolkerWessels Cyclingteam), Alexander Tarlton (Team Lotto – Kern Haus), Adriaan Janssen (ABLOC CT), Jakob Geßner (Selezione nazionale tedesca), Rune Herregodts (Sport Vlaanderen – Baloise) e Philipp Walsleben (Alpecin-Fenix), il quale era alla sua ultima corsa da professionista.

Sulla prima salita di giornata, il Coesfelder Berg, a un centinaio di chilometri dall’arrivo il gruppo si spezzava con una trentina di atleti tra i quali alcuni degli atleti più quotati come Hodeg, Cavendish, Ackermann e Greipel, nel frattempo in fuga si attardava Gathemann.
Nella sezione successiva il gruppo si andava a spezzare ulteriormente con solo tredici atleti nel gruppo principale, oltre ai favoriti menzionati prima, erano presenti anche Josef Černý, Iljo Keisse e Stijn Steels (Deceuninck – Quick Step), Andreas Schillinger e Rüdiger Selig (BORA – hansgrohe), Alexis Renard (Israel Start-Up Nation), Niklas Märkl (Team DSM), Martin Urianstad e Morten Hulgaard (Uno-X Pro Cycling Team).

I corridori in fuga venivano ripresi ai -65 dal gruppo dei nuovi attaccanti formando così un gruppo di 18 atleti con un minuto circa sul resto del gruppo, ristretto ad una ventina di corridori che venivano guidati da Alpecin, Wanty e Team DSM.

Sullo Schöppinger Berg, a 37 chilometri dall’arrivo, attaccava Cavendish venendo chiuso da Renard e di conseguenza dal resto del gruppo, escluso De Jong, che proprio in questo momento rimaneva vittima di una foratura. Dal gruppo si formava un quartetto inseguitore formato da Georg Zimmermann (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Nico Denz (Team DSM), Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) e Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen – Baloise) che progressivamente andavano a recuperare terreno e alcuni attardati dal gruppo di testa.
Ai quindici dal termine, Cavendish attaccava nuovamente con Renard alla sua ruota, ma venivano chiusi da Märkl. La corsa a questo punto era definitivamente scoppiata con anche Greipel che provava un attacco venendo inseguito da Černý e Hulgaard, che a loro volta venivano chiusi dal resto del gruppo.

Tra gli inseguitori erano Schillinger, De Bondt, Tarlton e Keisse a provare a recuperare, ma ormai il ritardo era oltre il mezzo minuto rispetto ad un gruppo ristretto a dieci unità con Renard che provava ad andarsene in solitaria. Hodeg e Hulgaard riuscivano a chiudere su questo tentativo, con Märkl che partiva in contropiede inseguito nuovamente da Černý, le responsabilità degli inseguimenti si alternavano tra le varie squadre con in questo caso la Israel che si sacrificava con un grande lavoro di Renard. Improvvisamente era Ackermann in prima persona a provare ad attaccare, ma usciva sull’erba in una curva rallentando la sua azione, con lui c’erano Renard, Hodeg e Märkl, andando però così a consentire al gruppo di rientrare più facilmente.
A 5 chilometri dalla fine si creava un po’ di confusione con due gruppetti che si formavano, da questa situazione provava Cavendish ad attaccare con Hulgaard che si agganciava alla sua ruota rilanciando l’andatura. Dietro era il solito Renard che provava ad inseguire aiutato da Märkl, il quale però si fermava proprio pochi metri prima di chiudere il buco lasciando il lavoro sulle spalle di un Greipel che sembrava a corto di energie e quindi in versione gregario. Infatti, sullo strappo negli ultimi 2000 metri era direttamente Renard ad attaccare chiudendo sui due fuggitivi. A questo punto era Ackermann che ci riprovava attaccando ai -1400, evidentemente non sentendosi le gambe per una volata. Era ancora il lavoro del ceco Černý a consentire un fallimento di questo attacco, col tedesco che non aveva più energie e non provava nemmeno la volata. Renard lanciava lo sprint negli ultimi 150 metri con Cavendish pronto alla sua ruota a sopravanzarlo negli ultimi metri, portando quindi a casa una bellissima vittoria al termine di una corsa durissima. Renard quindi si piazzava secondo con Hulgaard terzo. Greipel terminava la sua carriera da protagonista, facendo un bel salito al pubblico di casa arrivando al traguardo al decimo posto.

Carlo Toniatti.

Il successo di Mark Cavendish al Sparkassen Münsterland Giro (Guillaume Horcajuelo/Getty Images)

Il successo di Mark Cavendish al Sparkassen Münsterland Giro (Guillaume Horcajuelo/Getty Images)

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