MONDIALI 2021: LE PAGELLE
settembre 27, 2021
Categoria: Approfondimenti
A poche ore dalla conclusione dei campionati del mondo ecco le pagelle dei mondiali 2021
JULIAN ALAPHILIPPE: Il francese si conferma Campione del Mondo in una gara fantastica, stupenda, condotta in maniera impeccabile con un’azione in solitaria di ben diciassette chilometri. Il corridore della Deceuninck-QuickStep, incarnando in pieno lo spirito combattivo del CT Thomas Voeckler, ha iniziato a dar battaglia sul Bekestraat ai meno 58 chilometri, ripetendosi su ogni muro fino a quando sul penultimo, quello di Sint-Antoniusberg ai -17.5, ha lanciato l’attacco decisivo lasciando tutti dietro. Una cavalcata in solitaria degna dei campioni più grandi della storia del ciclismo. Una vittoria che premia il talento cristallino e soprattutto il coraggio di questo straordinario atleta che corona nel migliore dei modi una stagione non particolarmente prolifica di successi personali. VOTO: 10 e LODE
DYLAN VAN BAARLE: Un olandese sul podio c’è, non è quello più atteso ma c’è. Van Baarle si mette al servizio della propria nazionale attaccando nelle fasi iniziali della corsa. Ad un certo punto il gruppetto dei fuggitivi viene raggiunto da quello di Alaphilippe e il corridore della Ineos Grenadiers, vedendo tagliato fuori Van der Poel, si mette a fare corsa per sè riuscendo a cogliere un risultato eccezionale nonostante le fatiche degli attacchi precedenti. Fatiche che sono state messe da parte grazie ad un grande attacco negli ultimi 17 chilometri, quando tra gli inseguitori si è aperta una sfida nella sfida per i piazzamenti d’onore. Una medaglia d’argento che ha un sapore dolcissimo. VOTO. 8,5
VALENTIN MADOUAS: Il transalpino conduce una gara di enorme sacrificio. Presente nei vari attacchi di giornata, rientra con Nizzolo e altri corridori nel gruppetto Alaphilippe ai meno 26 chilometri. Una volta insieme al capitano Alaphilippe, il giovane Madouas si mette a lavorare per lui preparandogli il terreno per l’attacco decisivo. VOTO: 7,5
BENOIT COSNEFROY: Un guerriero degno del miglior Voeckler. Pronti e via e lo si vede con Cort Nielsen ed Evenepoel all’attacco. Lo vediamo nuovamente attaccare sullo Smeysberg e poi chiudere ai meno 42 chilometri sul tentativo di attacco di Politt. Corridore generoso e sempre disponibile che non si è risparmiato minimamente per il bene della squadra. VOTO: 7
MICHAEL VALGREN: Terzo posto e medaglia di bronzo per il danese della EF Education – Nippo. La nazionale danese dà battaglia sin dall’inizio e trova in Valgren l’ultimo baluardo pronto ad inseguire l’indiavolato Alaphilippe. Viene beffato da Van Baarle nello sprint per il secondo posto e si deve così ”accontentare” della medaglia di bronzo. VOTO: 7
REMCO EVENEPOEL: Viene stuzzicato persino da Merckx alla vigilia, accusato di non essere un uomo squadra. Il talentino belga non ci sta e risponde con i fatti sacrificandosi già dai primi chilometri per il capitano designato Wout Van Aert. Attacca e riattacca per far lavorare le altre nazionali e una volta ripreso si mette a tirare dando fondo alle sue enormi energie. VOTO: 7
ANDREA BAGIOLI: Il giovane italiano della Deceuninck-QuickStep è una pedina importante per la nazionale azzurra. Quando c’è da entrare nelle fughe pericolose non si tira indietro. Prezioso per Colbrelli nell’ultima parte della corsa. VOTO: 6,5
NEILSON POWLESS: Lo statunitense termina a sorpresa al quinto posto una corsa che poteva regalargli anche qualche gioia in più. Nella volata per la medaglia d’argento paga le fatiche degli ultimi 7 chilometri, quando deve recuperare più volte sugli altri inseguitori. VOTO: 6,5
THOMAS PIDCOCK: Il talentuoso britannico termina la corsa al sesto posto a 49” dal campione del mondo Alaphilippe. Corre con attenzione fino all’attacco vincente del francese, poi si fa prendere dalla frenesia e cerca di rimediare da solo raccogliendo unicamente fuori giri che pagherà nel finale. VOTO: 6,5
JASPER STUYVEN: L’impostazione sbagliata della volata per il secondo posto racchiude perfettamente la giornata altamente negativa per la nazionale belga. Il corridore della Trek-Segafredo dopo la debacle di Van Aert e con Evenepoel ormai fuori gioco, si ritrova addosso tutte le speranza di una nazionale che partiva come la più accreditata per la vittoria. Le speranze sono naufragate negli ultimissimi metri con una volata lanciata male che gli permetteva di raccogliere solo un deludente quarto posto. VOTO: 6
SONNY COLBRELLI: Decimo posto per il campione europeo in carica. Il Cobra e la nazionale italiana si fanno sorprendere solo dal primo attacco di giornata di Remco Evenepoel; rientrato il pericolo e rimesso in carreggiata corre in modo attento, cercando di non far scappare Alaphilippe quando inizia ad aprire il gas. Negli ultimi 50 chilometri la corsa si innervosisce, risponde ad Alaphilippe in maniera eccellente sullo Smeysbergin e litiga con Evenepoel nella seguente discesa. Una volta partito il francese, Colbrelli da il tutto per tutto sul Keizersberg, non riuscendo a raccogliere i frutti desiderati e si rialza perdendo le energie per rispondere agli attacchi successivi degli altri inseguitori. VOTO: 6
MATTEO TRENTIN: Si sacrifica nella prima fase della corsa quando gli azzurri si fanno trovare impreparati dall’attacco di Remco Evenepoel. Grazie alle sue trenate riescono a scampare il primo pericolo di giornata ma esce di scena troppo presto. VOTO: 6
TIM DECLERCQ: Si aprono le danze e il trattore belga si mette subito in testa al plotone a dettare il ritmo per il capitano di giornata Van Aert. VOTO: 6
MAGNUS CORT NIELSEN: Dopo una Vuelta di Spagna corsa da assoluto protagonista, lo aspettavamo al coperto, pronto a uscire nelle fasi cruciali della corsa per giocarsi le proprie chances, invece tutto questo non avviene. Il corridore della EF Education- Nippo lo troviamo, infatti, nel primo vero attacco di giornata quando prende il largo insieme a Remco Evenepoel e Benoit Cosnefroy. VOTO: 6
ALEXANDER KRISTOFF: Quando ci sono gare di questo tipo il norvegese è sempre da tenere d’occhio. Questa volta però non riesce ad entrare mai nel vivo della corsa. VOTO: 5
PETER SAGAN: Il tre volte Campione del Mondo veniva da una stagione ciclistica poco entusiasmante. Una vittoria oggi lo avrebbe fatto salire ancor di più sull’Olimpo del ciclismo, dove già può vantare un posto. Si vede nella parte centrale della corsa, quando lo si nota nei primi posti del gruppo, poi sparire mestamente di scena. VOTO: 5
MARC HIRSCHI: Il gioiellino svizzero bronzo a Imola abbandona troppo presto la contesa e con lui svaniscono tutte le speranze elvetiche. VOTO: 5
MATHIEU VAN DER POEL: Prima dei 60 chilometri dall’arrivo, lo si vede sempre al coperto, nascosto e ben protetto, anche troppo. Quando sul Bekestraat Alaphilippe apre le danze, Van der Poel si fa trovare impreparato e riuscirà a rientrare solo in un secondo momento, sprecando energie importanti. Nei chilometri successivi si nota la sua condizione non ottimale, quando risponde con fatica e con poca lucidità ai tentativi di Alaphilippe prima e degli altri inseguitori poi. VOTO: 5
MATEJ MOHORIC: Il percorso sulla carta era adatto alle caratteristiche dello sloveno. Aveva al suo fianco una nazionale composta da grandi campioni, ma come all’europeo delude e arriva lontanissimo dai migliori. VOTO: 4,5
WOUT VAN AERT: Il belga è il grande sconfitto di giornata. La sua nazionale aveva tutti i pronostici dalla propria parte, con addirittura Evenepoel pronto a farsi in quattro per la causa del capitano. Van Aert ha fatto entrare in scena i propri compagni di squadra sin dalle prime battute per poi sciogliersi come neve al sole sotto le accelerazioni dell’indemoniato Alaphilippe. Nel successivo inseguimento viene fuori anche una condizione fisica non ottimale, tanto che Stuyven avrà carta bianca per giocarsi le proprie carte per un possibile podio. VOTO: 4
Luigi Giglio