LA MONTAGNA DETTA LEGGE ALL’AVENIR

settembre 9, 2010
Categoria: News

Era prevista selezione e si è verificata. Sono bastati i non impossibili 13,3 Km al 6,5% del Col du Béal per scombinare la classifica generale del Tour de l’Avenir. Spazzati via i velocisti e i corridori che si erano innalzati in vetta grazie al prologo, i piani alti oggi sono occupati dagli scalatori, a cominciare dal belga Eijssen, vincitore della tappe e nuovo inquilino dell’attico. Sensibili, pur senza essere irrecuperabili, i distacchi con 5 corridori racchiusi in un minuto e 10 radunati in due minuti.

Foto copertina: la vittoria che ha cambiato il volto al Tour de l’Avenir 2010 (foto ASO/P.Perreve)

Il pedalare in montagna, con il nastro d’asfalto che scorre lentamente sotto i tubolari e la strada che guarda inesorabilmente verso l’alto. Questo è l’essenza stessa del ciclismo e questo è quello che si è visto oggi durante la terza tappa del Tour de l’Avenir.
La Saint Pourçain sur Sioule – Col du Béal prevedeva nelle fasi finali prima l’ascesa e la conseguente discesa del Col du Chansert e, infine, la salita al Col du Béal, in vetta al quale era posto il traguardo: insomma, una opportunità succosa per chi ambiva a ottenere il massimo sul traguardo finale di Risoul domenica prossima.
Le aspettative al raduno di partenza erano molte e già poco dopo il via il belga Gaëtan Bille – seguito dal francese Paiani, dall’australiano King, dallo sloveno Tratnik e dal kazako Ishanov – rompeva gli indugi provando a anticipare i big.
Pur navigando bene e con un buon margine nella tratta vallonata della tappa, Il tentativo dei cinque è naufragato prima di giungere sulle rampe del Col du Chansert.
E, con tutto il rispetto per i 5 fuggitivi, è stato a quel punto che si è cominciato a fare sul serio.
Il gruppo esplode e il GPM di seconda categoria vede passare sotto lo striscione il colombiano Chaves, con 27’’ di vantaggio sul colombiano Pantano, lo statunitense Talansky, il francese Bonnin, l’altro colombiano Quintanarojas e il costaricano Brenes.
Nella discesa il gruppo si ricompatta, ma è in quel momento che il belga Yannich Eijssen gioca le sue carte e, sfruttando la legge di gravità, sferra l’attacco decisivo.
Ci provano in tanti a inseguirlo, sia in discesa, sia lungo la salita che conduce al traguardo. Ogni tentativo, però, riesce solo a sgranare il gruppo inseguitore e a far sprofondare chi aveva chiesto troppo al proprio fisico.
Il belga prosegue la sua azione, oramai destinata ad un successo pieno, cosa che viene sancita quando transita sotto lo striscione e deve aspettare 21” per vedere chi era stato l’ultimo a mollare nell’inseguimento, il colombiano Atapuna. Terzo posto per lo statunitense Talansky, giunto a 26” dal vincitore.
L’impresa odierna è valsa al belga anche la conquista della maglia gialla, che indossa con un vantaggio di 17” sul colombiano Pantano – oggi molto attivo nei momenti caldi e arrivato 4° – e 54” sull’olandese Slagter, oggi 5°.
Una bella giornata di sport, che purtroppo, per scelta “politica”, non ha visto tra i protagonisti i colori azzurri. E proprio il Presidente Renato Di Rocco, che ringraziamo, ci ha ricordato che “per il 2010 abbiamo deciso di non partecipare con la squadra nazionale alle prove di Coppa delle Nazioni, con esclusione della prova che si svolgeva in Italia (Giro delle Regioni), lasciando libera la partecipazione alle squadre di club”.
Oggi la tappa Ambert -Vals-les-Bains di 183km, pur con 6 GPM (ma di 3a e 4a categoria), non dovrebbe riservare sorprese. L’unica insidia, soprattutto in caso di maltempo (effettivamente sono previste lievi precipitazioni), potrebbe essere rappresentata dalla lunga discesa, quasi una sessantina di chilometri 58km, che caratterizzerà tutto il finale di gara.

Mario Prato

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