LE PAGELLE DELL’EUROPEO 2021
settembre 13, 2021
Categoria: Approfondimenti
Per il quarto anno consecutivo la nazionale italiana incassa la vittoria nel campionato europeo. Ecco le pagelle dell’edizione 2021, conquistata dal bresciano Sonny Colbrelli
SONNY COLBRELLI: Il Cobra da campione italiano in carica vince meritatamente l’Europeo di ciclismo su strada, come lo scorso anno fece Giacomo Nizzolo. Colbrelli è stato il perfetto finalizzatore di una nazionale italiana capace di essere presente e attiva in ogni fase della corsa. Quarta medaglia d’oro vinta consecutivamente dagli azzurri, quest’anno contro un avversario di enorme qualità come Remco Evenepoel. Dopo aver vinto qualche giorno fa il Benelux Tour, il lombardo si presenta al via con la consapevolezza mentale e la forma fisica ideale per far sua la medaglia d’oro e così è stato. Il ciclista della Bahrain – Victorious non sente la pressione ed è stato sempre attento nei chilometri finali, pronto a saltare sulle ruote di Evenepoel per non lasciargli spazio. Rimasti da soli negli ultimissimi chilometri Sonny, dimostrando di aver molta più esperienza di Evenepoel, ritardando sui cambi e collaborando lo stretto necessario. Di mestiere ha anticipato la volata entrando in testa nell’ultima curva e andando così a conquistare il titolo europeo. Una bellissima vittoria quella di Colbrelli conquistata nella stagione più prolifica della sua carriera. VOTO: 10
REMCO EVENEPOEL: Il belga è stato uno dei protagonisti assoluti del Campionato Europeo, ma gli è mancato giusto negli ultimissimi chilometri finali quel pizzico di esperienza in più che avrebbe fatto la differenza. Poco più di un anno fa era vittima di una terribile caduta al Giro di Lombardia che aveva lasciato tutti col fiato sospeso e che lo costrinse a stare lontano dalla bicicletta per vari mesi. Oggi, a ventuno anni, Evenepoel è stato il corridore più temuto, quello sul quale tutte le nazionali avevo gli occhi puntati. Il campioncino belga come da copione è il più attivo e il più forte sugli strappi. Nei 40 chilometri finali propizia gli attacchi decisivi della corsa e chilometro dopo chilometro stacca tutti gli avversari, tutti tranne Colbrelli che nel finale da batticuore lo anticiperà sulla linea d’arrivo. Medaglia d’argento conquistata dopo quella di bronzo vinta nella cronometro tre giorni fa. Unico neo della giornata il gesto dell’ombrello fatto dopo l’arrivo, quando arrabbiatissimo per il secondo posto non riesce a controllarsi e dà sfogo a tutta la sua frustrazione. VOTO: 9
BENOIT COSNEFROY: Il corridore della AG2R Citroën Team è la punta di una nazionale francese agguerrita che movimenta la corsa fin dai chilometri iniziali. Il buon Benoit non si risparmia e nel finale è uno dei più attivi. Segue Evenepoel ad ogni attacco, rispondendo colpo su colpo fino a quando la gambe lo mollano ai meno dieci dal traguardo, dopo un ennesimo attacco del belga. Rimasto da solo tra il duo di testa e il gruppo inseguitore, non si perde d’animo e di buona lena arriverà terzo conquistando la medaglia di bronzo. VOTO: 8
MATTEO TRENTIN: Campione europeo nel 2018 e corridore come sempre esemplare su cui si può far affidamento in ogni tipo di corsa. L’ottimo Trentin corre da perfetta seconda punta, da uomo-ombra per Colbrelli. Quando a 40 chilometri dall’arrivo restano solo in 9 ciclisti lui c’è, pronto ad entrare in scena a seconda dell’andamento della corsa. Quando Evenepoel, Colbrelli e Cosnefroy partono all’attacco, lui rimane nel gruppetto inseguitore attaccato alle ruote di Pogacar. Terminerà quarto vincendo lo sprint del gruppetto inseguitore. VOTO: 7,5
BEN HERMANS: Il corridore della Israel Start-Up Nation è l’uomo di fiducia di Remco Evenepoel, è la sua ombra. Quando al comando della corsa rimangono solo in nove, si mette in testa al gruppetto per allungare sugli inseguitori sacrificandosi per il proprio capitano. Dopo l’attacco di Remco rimane in scia del gruppetto Pogacar rompendo i cambi. Chiuderà la corsa all’ottavo posto. VOTO: 7
VICTOR CAMPENAERTS: Il suo ruolo è quello di sacrificarsi per il capitano di giornata Evenepoel. Spinge dall’inizio e si vede lavorare anche nel finale per ricucire dagli attaccanti in fuga. Nonostante la grande mole di lavoro riesce a terminare decimo a 5′41” da Colbrelli. VOTO: 7
DIEGO ULISSI: L’italiano dell’UAE-TEAM Emirates è sempre attivo, soprattutto nella fase centrale della corsa dove è attento ad entrare nelle varie fughe. VOTO: 6,5
MARC HIRSCHI: Dopo una stagione in sottotono, lo svizzero riesce a correre in modo intelligente e coraggioso restando sempre coi migliori fino a quando Evenepoel, Colbrelli e Cosnefroy lasciano tutti ai meno venti. VOTO: 6,5
MARKUS HOELGAARD: Il corridore norvegese della Uno-X Pro Cycling Team si ritrova catapultato da capitano in una corsa di primo piano contro avversari spietati, lui non si fa intimorire e corre senza remore terminando settimo nel gruppetto Trentin-Pogacar. VOTO: 6,5
TADEJ POGACAR: Con Mohoric non in ottima forma, tutte le speranze della Slovenia sono sul vincitore degli ultimi due Tour de France. Corre bene fino a quando, ai meno 20 chilometri, si fa sorprendere dall’accelerazione di Evenepoel. Non riesce a rientrare sul terzetto dei migliori terminando la corsa al quinto posto. VOTO: 6,5
ANDREA BAGIOLI: Il corridore della Deceunick-QuickStep parte all’attacco nella prima parte di gara permettendo ai propri compagni di rifiatare in gruppo. VOTO: 6
PAVEL SIVAKOV: Il russo della Ineos Grenadiers non si risparmia e rilancia più volte l’azione, ma non ha le gambe per fare la differenza e si perde nel finale. Terminerà al nono posto a 1′49” dal vincitore Colbrelli. VOTO: 6
THIBAUT PINOT: Gli ordini di scuderia sono chiari, lui e gli altri scalatori francesi devono animare la corsa nella prima parte, soprattutto sul Bondone; così il transalpino si mette a pedalare a testa bassa facendo lavorare molto le nazionali inseguitrici e stancando i velocisti puri. VOTO: 6
MATTEO CATTANEO: Appena si aprono le danze e iniziano i primi scatti, il corridore della Deceunick-QuickStep si mette subito a disposizione della squadra ponendosi in testa al gruppo a pedalare per tenere chiusa la corsa. VOTO: 6
BAUKE MOLLEMA: Dopo una stagione corsa a mille senza risparmiarsi mai, l’olandese della Trek-Segafredo arriva all’appuntamento europeo con le batterie scariche. Gli va dato atto che, nonostante dica addio ai sogni di gloria dopo pochi chilometri, non si ritira e onora la corsa fino alla fine. VOTO: 5,5
GINO MADER: Lo svizzero della Bahrain-Victorious non recupera dopo le fatiche dell’ultima Vuelta. Abbandona la corsa dopo pochi chilometri. VOTO: 5
PHILIPPE GILBERT: Il belga non entra mai nel vivo della corsa e dice addio ai sogni di gloria quando all’arrivo mancano oltre 100 chilometri. Stagione da dimenticare per il trentanovenne belga. VOTO: 5
ROGER ADRIA: Il giovanissimo corridore della Equipo Kern Pharma taglierà il traguardo con 9′16”di ritardo da Sonny Colbrelli. Al ventinovesimo posto sarà il primo e l’unico della nazionale spagnola (VOTO 3) all’arrivo, una spedizione disastrosa quella iberica. VOTO: 4,5
PETER SAGAN: Il campione slovacco è parso sofferente sin dalle prime battute e sulle prime asperità trentine getta la spugna. Una stagione per Sagan con pochi chiari e molti scuri. VOTO 4
Luigi Giglio