CORT NIELSEN VINCE LA FUGA INFINITA. E’ LA TERZA TAPPA ALLA VUELTA 2021 PER IL DANESE

settembre 3, 2021
Categoria: News

Una fuga di una ventina di corridori iniziata dopo la partenza da Tapia non ha vita facile visto che il gruppo la tiene sotto controllo, ma nonostante l’impegno di BikeExchange e DSM i sette ciclisti che restano davanti riescono a mantenere un vantaggio tale da riuscire a giocarsi la vittoria di tappa. E’ il solito – a questo punto – Magnus Cort Nielsen (Team EF Education Nippo) che non si fa scappare l’occasione e trionfa in una volata ristretta a Monforte de Lemos, ottenendo la sua terza vittoria alla Vuelta 2021.

I tre GPM nei primi 60 km possono condizionare e non poco la diciannovesima tappa della Vuelta 2021 da Tapia a Monforte de Lemos. La fuga che presumibilmente si formerà può puntare alla vittoria di tappa, a due condizioni. Che sia sufficientemente numerosa e che le squadre dei velocisti non si impegnino nell’inseguimento nei successivi 130 km, dove sono pressoché assenti altre insidie altimetriche. Sarà comunque una giornata tranquilla per Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) e gli altri uomini di classifica che aspettano le ultime due tappe per sferrare gli attacchi finali, anche se crediamo che ormai ci si batta più per le posizioni di rincalzo alle spalle dllo sloveno. Dopo la partenza da Tapia la strada si impennava immediatamente per arrivare all’Alto de Sela d’Entorcisa, posto al km 21.9. Dal gruppo cercavano di uscire diversi ciclisti per formare la fuga. Era Magnus Cort Nielsen (Team EF Education Nippo) a scollinare in prima posizione. Dopo una breve discesa si ricominciava a salire verso l’Alto de Garganta, secondo GPM in programma. Molto attivo era Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash) che scollinava in prima posizione. La fuga prendeva ormai piede, con il gruppo che era segnalato a quasi tre minuti di ritardo. Oltre ad Aru e Cort Nielsen, gli altri ciclisti che la componevano erano Andrea Bagioli (Team Deceuninck Quick Step), Mikael Cherel e Damien Touzè (Team AG2R Citroen), Jay Vine (Team Alpecin Fenix), Mark Padun (Team Bahrain Victorious), Pelayo Sanchez (Team Burgos BH), Julen Amezqueta (Team Caja Rural), Lawson Craddock (Team EF Education Nippo), Antonio Soto (Team Euskaltel Euskadi), Anthony Roux (Team Groupama FDJ), Andreas Kron (Team Lotto Soudal), Robert Stannard (Team BikeExchange), Nico Denz (Team DSM), Quinn Simmons (Team Trek Segafredo), Rui Oliveira e Jan Polanc (UAE Team Emirates). Sull’Alto de Barbeitos, terzo ed ultimo GPM di tappa posto al km 60.9, Cherel scollinava in prima posizione. Il gruppo maglia rossa, segnalato a circa 2 minuti di ritardo, aveva recuperato qualcosa sulla fuga e non aveva perso completamente le speranze di rifarsi sotto, anche se la maglia verde Fabio Jakobsen (Team Deceuninck Quick Step) era segnalato in un gruppo ancora più indietro. Nonostante la presenza nella fuga di Stannard e Denz, la BikeExchange e la DSM continuavano a fare il ritmo nel gruppo maglia rossa e non permettevano che il vantaggio della fuga aumentasse troppo. A 50 km dalla conclusione il vantaggio della fuga sul gruppo maglia rossa era sceso a 1 minuto. Il ritmo imposto dalla Bike Exchange era molto elevato ed il gruppo vedeva ormai la fuga. Una caduta a 42 km dall’arrivo metteva ko Louis Meintjes, uomo di classifica del Team Intermarchè Wanty Gobert, che era costretto al ritiro. Simmons ed Oliveira attaccavano nel tratto in leggera salita che precedeva il traguardo volante di Oural. Simmons si aggiudicava il traguardo volante mentre il gruppo maglia rossa inseguiva a 40 secondi di ritardo. Kron, Bagioli, Craddock, Cort Nielsen e Roux si riportavano sulla coppia di testa a 26 km dall’arrivo. A 20 km dalla conclusione i sette uomini di testa avevano 30 secondi di vantaggio sul gruppo. I cambi regolari in testa alla corsa permettevano ai fuggitivi di mantenere un vantaggio stabile nei confronti del gruppo inseguitore, in cui tirava soltanto il Team BikeExchange. A 16 km dall’arrivo arrivava il Team DSM a dar man forte al Team BikeExchange ma il vantaggio della fuga si manteneva stabile intorno ai 30 secondi. Un generosissimo Craddock si metteva in testa all’ultimo km per tirare la volata al compagno di squadra Cort Nielsen che non si faceva certo pregare e andava a vincere nettamente su Simmons ed Oliveira. Alberto Dainese regolava il gruppo dei battuti a 18 secondi di ritardo da Cort Nielsen. Il ciclista danese si conferma un cagnaccio e ottiene la terza vittoria alla Vuelta 2021. In classifica generale resta tutto immutato con Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) in maglia rossa con 2 minuti e 30 secondi di vantaggio su Enric Mas (Team Movistar) e 2 minuti e 53 secondi di vantaggio su Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Domani è in programma la ventesima tappa da Sanxenxo a Castto di Herville, per un totale di 202.2 km. Una tappa dal profilo vagamente ‘ardennese’, con diversi saliscendi e pochissima pianura. I cinque GPM concentrati nella seconda metà di tappa possono ingolosire qualche finisseur e, perché no, qualche uomo di classifica. Roglic dovrà tenere gli occhi bene aperti prima dell’ultima tappa, la cronometro individuale di Santiago de Compostela.

Giuseppe Scarfone

Magnus Cort Nielsen vince a Monforte de Lemos (foto: Getty Images Sport)

Magnus Cort Nielsen vince a Monforte de Lemos (foto: Getty Images Sport)

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