SUPERMAN LOPEZ VOLA SUL GAMONITEIRU, ROGLIC SEMPRE SIGNORE IN ROSSO
Le montagne della Vuelta 2021 vanno in archivio con la vittoria di Miguel Angel Lopez sul temuto Gamoniteiru e con la conferma della supremazia di Primoz Roglic
“Superman” Lopez mette le ali sul terribile Gamoniteiru; Roglic sempre più vicino alla sua terza Vuelta consecutiva. Potrebbe essere questa la sintesi della diciottesima frazione. Il colombiano della Movistar (per lui 21° sigillo in carriera, 3° nella corsa spagnola) precede all’arrivo lo sloveno e poi Mas e Bernal.
Tappa corta, quella odierna (162 km) ma che propone ben 4 GPM tra cui la difficile salita finale di 14 km con una pendenza media vicina al 10%.
Dopo la poderosa azione solitaria sotto la pioggia a Lagos di Covadonga Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) ha la possibilità di mettere una seria ipoteca sulla Vuelta 2021. Il percorso odierno prevede un finale spettacolare perchè la strada che conduce al traguardo presenta punte di pendenza massima al 17%.
Dopo qualche piccola scaramuccia si forma un drappello di 32 corridori, tra i quali ci sono gli italiani Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash), Salvatore Puccio (Ineos Grenadiers), Gianluca Brambilla e Antonio Nibali (Trek Segafredo), fratello minore di Vincenzo. Ai -114 i fuggitivi raggiungono i 5’07” di vantaggio sul gruppo. Da questo plotone prova per due volte a staccarsi il canadese James Piccoli (Israel Start-Up Nation), senza successo. Al Gran Premio della Montagna del Puertu de San Llaurienzu passa per primo l’australiano Michael Storer (Team DSM) – che così si avvicina al suo compagno di squadra Romain Bardet nella lotta per la maglia a pois degli scalatori – davanti al polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates) e all’olandese Thymen Arensman (Team DSM). Si va verso il traguardo volante di Barzana, dove il belga Jens Keukeleire (EF Education-NIPPO) sorprende il resto del plotoncino. Si riprende a salire con il GPM di prima categoria dell’Altu de la Cobertoria, 7.9 km con pendenza media all’8,6% e massima del 14% nella seconda parte. Qui Nibali junior perde contatto dai fuggitivi mentre arompere gli indugi è Storer, che sotto una pioggia sempre più fitta scatta e scappa via, scollinando da solo edaffrontando la discesa con un vantaggio di 1’30” sugli ex compagni di fuga. Nel gruppo della maglia rossa inizia a tirare la Movistar e il margine dell’australiano di Perth inizia a scendere, prima sotto i 4’ e poi a 3’, mentre si arriva sulla salita successiva, l’Altu del Cordal. Ai -28 ecco lo scatto di Aru e Arensman, seguiti a ruota da Brambilla. Niente da fare, però, per questi 3.
In gruppo si muove l’UAE per David De La Cruz, quindi Bahrain, Movistar, Ineos e Jumbo Visma. Il vantaggio di Storer viaggia sui 2’30” rispetto al plotone con tutti i migliori.
Ad un chilometro dalla vetta del Cordal partono Bardet e Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi). Il fuggitivo passa per primo in cima con 2’10” sui suoi immediati inseguitori. Altra discesa, stavolta molto più tecnica della precedente. L’australiano l’affronta con grande padronanza dei propri mezzi. Dietro, Bardet e Bizkarra non mollano in attesa del Gamoniteiru. Il russo Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) e il mai domo colombiano Egan Bernal (Ineos Grenadiers) si portano in testa al gruppo maglia rossa. Nelle prime posizioni si vede anche Damiano Caruso (Bahrain Victorious). Scatta il francese Geoffrey Bouchard (AG2R), seguito dopo qualche minuto da De La Cruz. Dietro i big si studiano in attesa di affrontare l’ultima salita.
Siamo a -10 km dall’arrivo. De La Cruz “saluta” Bouchard e prova l’inseguimento a Storer. Lo spagnolo riesce a rosicchiare secondi su secondi all’australiano, la cui andatura si fa sempre più pesante, fino a raggiungerlo ai -7. Il plotone è a 40” dalla coppia in testa.
Si spalancano le porte del muro finale. La strada è stretta ed insidiosa. De la Cruz alza il ritmo, Storer non ce la fa più ed è costretto ad alzare bandiera bianca per la vittoria di tappa. Jumbo-Visma, Bahrain, Intermarché ed Ineos trainare il gruppo. Ai – 4,8 scatta Bernal, subito tallonato da Roglic e dallo spagnolo Enric Mas (Movistar). Con loro ci sono lo statunitense Sepp Kuss (Team Jumbo-Visma) e Miguel Angel Lopez (Movistar). In difficoltà è il britannico Adam Yates (Ineos Grenadiers). Il portacolori dell’UAE resiste e prosegue nell’ascesa con una buona andatura. Ai -3,9 Lopez rompe gli indugi e prova ad andarsene nella nebbia. Inizia il budello finale al 17%, sul quale De La Cruz stringe i denti, ma Lopez lo vede, lo prende ai -2,7 e se ne va. Nel frattempo Yates rientra nel gruppetto Roglic. Ai -2 è proprio lo sloveno, leader della Vuelta, ad aumentare l’andatura e a non voler far sconti ad alcuno. Riescono a stargli addosso solo Mas e Bernal. Quest’ultimo scatta, ma Roglic risponde presente in un finale scoppiettante con Mas, il quale non intende affatto giocare il ruolo del terzo incomodo.
All’ultimo chilometro il colombiano si alza sui pedali tra le rocce, su una strada sempre più stretta. Bernal ora è in difficoltà. Il traguardo sembra non arrivare mai. Il portacolori della Movistar trionfa con un finale letteralmente in apnea. Il sempre più leader Roglic stacca Mas e Bernal nel finale ed arriva secondo. Lo spagnolo, compagno di squadra di Lopez, giunge terzo a 20”, il vincitore del Giro 2021 a 22″, Jack Haig (Bahrain) a 58”. Storer si consola conquistando meritatamente la maglia a pois di miglior scalatore.
Nella classifica generale Roglic consolida il primato con 2’30” su Mas, 2’53” su Lopez, 4’36” su Haig, 4’43” su Bernal e 5’44” su Yates.
Doman si correrà la 19a tappa da Tapiaa Monforte de Lemos per 191.2 km. Il percorso alterna tratti vallonati ad altri pianeggianti e il gruppo potrebbe anche lasciar andare la fuga di giornata.
Vito Sansone

Lopez vola sulle dure rampe finale del Gamoniteiru (foto Bettini)