IMPRESA SUPERLATIVA DI MAJKA. IL POLACCO TRIONFA DOPO UNA LUNGA AZIONE SOLITARIA

agosto 29, 2021
Categoria: News

L’ultima volta che aveva alzato le braccia al cielo era stata addirittura 4 anni fa proprio sulle strade della Vuelta a Espana. Rafal Majka oggi è riuscito a interrompere il lunghissimo digiuno grazie ad un’impresa veramente spettacolare, una lunghissima azione in solitaria iniziata quando al traguardo mancavano poco meno di 90 km. Il polacco del Team UAE Emirates ha staccato il compagno di avventura Fabio Aru (Team Qhubeka-NextHash) e ha proseguito tutto solo fino al traguardo, resistendo al tentativo di rientro di un bravo Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma). Solo qualche scaramuccia tra i big della classifica generale che resta sostanzialmente invariata e vede in maglia roja sempre il sorprendente Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux).

La 15a frazione della Vuelta, 197.5 km da Navalmoral de la Mata a El Barraco, proponeva un percorso che, nonostante gli oltre 50 km di salita, sembrava destinato a premiare i fuggitivi e non lasciava presagire una grade battaglia tra gli uomini di classifica.
Dopo i primi 70 km sostanzialmente pianeggianti, iniziava la prima salita di giornata, l’Alto de la Centenera (15.1 km al 5.3 %) che culminava al km 85. Dopo la successiva discesa, la strada ricominciava a salire fino al Puerto de Pedro Bernardo (9.1 km al 5.1%) posto al km 114. Un’altra discesa portava quindi i corridori ai piedi della lunga (ma pedalabile) salita di Puerto de Mijares (20.4 km al 5.5%). Infine ai poco dopo il cartello dei -15 iniziava il facile Puerto de San Juan de Nava (8.6 kma al 4%), dalla vetta del quale mancavano appena 5 km, tutti in leggerissima discesa.

La battaglia per entrare nella fuga buona è iniziata sin dalle primissime battute e ha visto l’alternarsi di diversi tentativi prima che l’azione di giornata potesse prendere il largo. Dopo una quindicina di km si è avvantaggiato un gruppo di circa 25 corridori che si è poi man mano ridotto finchè davanti non sono rimasti i soli Magnus Cort (EF Education Nippo) e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers). Il duo è stato però ripreso intorno al km65. Di lì a poco, lungo le prime rampe dell’Alto del la Centenera, dal gruppo sono emersi Rafal Majka (UAE Team Emirates) e Maxim Van Gils (Lotto-Soudal), raggiunti qualche centinaio di metri più tardi da Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash). Il gruppo a questo punto ha rallentato, lasciando il via libera al terzetto di testa, poi diventato duo visto che Van Gils ha perso contatto da Majka e Aru. Ma la bagarre non era destinata ad esaurirsi perchè ancora in tanti volevano lanciarsi in avanscoperta. Sulle rampe della prima salità di giornata si è così man mano formato un gruppo inseguitore composto da Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma), Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen Team), Gorka Izagirre (Astana Premier Tech), Wout Poels (Bahrain Victorius), Andrea Bagioli (Deceuninck-Quick Step), Diego Camargo (EF Education Nippo), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux), Guy Niv (Israel Start-Up Nation), Stef Cras e Maxim Van Gils e Stef Cras (Lotto-Soudal), Carlos Verona (Movistar), Lucas Hamilton e Mikel Nieve (Team BikeExchange), Thymen Arensman, Chris Hamilton, Michael Storer e Martijn Tusveld (Team DSM), Gianluca Brambilla e Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo), Joe Dombrowski (UAE Team Emirates). Il drappello inseguitore ha scollinato sul primo gpm con 2 minuti di ritardo dai battistrada, mentre il plotone era più lontano (3’30”).

Nella successiva discesa Aru e Majka hanno continuato a guadagnare qualcosa, complice anche la poca collaborazione nel gruppo inseguitore: ai piedi del Puerto de Pedro Bernardo, i due battistrada avevano portato il vantaggio a 2’20” sul gruppo dei contrattaccanti e a quasi 4’ sul gruppo maglia roja. Proprio lungo le rampe del secondo gpm di giornata nel drappello inseguitore è arrivata l’accelerazione di Michael Storer a cui si sono accodati Brambilla, Bouchard e Chris Hamilton. Quest’ultimo non ha resistito a lungo alle tirare del compango di squadra e ha ben presto perso contatto dagli altri tre.
Resosi conto che gli inseguitori si stavano avvicinando, Majka a sua volta ha imposto una visibile accelerazione che ha messo in difficoltà Aru. Nel frattempo gli altri fuggitivi erano rientrati sul primo gruppo di contrattaccanti. Majka ha scollinato con 17” su Aru e 2’13” sugli inseguitori e ha poi continuato ad incrementare il vantaggio anche nel corso della discesa, mentre Aru si è lentamente rialzato ed è stato poi ripreso da Kruijswijk, Bouchard, Verona, Lopez, Izagirre e Arensman che a loro volta erano usciti dal gruppo inseguitore. Ai -60, quando mancava poco all’imbocco del Puerto de Mijares, il polacco del Team UAE aveva 2’20” sul quintetto inseguitore che precedeva di una quindicina di secondi gli altri attaccanti.

Sul Puerto de Mijares la corsa si è ulteriormente accesa per merito di Steven Kruijswijk. L’olandese ha imposto un’andatura infernale che ha fatto staccare, letteralmente uno per volta, gli altri 6 compagni di fuga e lo ha lanciato all’inseguimento solitario di Rafal Majka. Kruijswijk ha inizalmente rosicchiato qualche secondo a Majka, portandosi a 1’30” a metà della lunga ascesa, poi nella seconda parte della salita il distacco è praticamente rimasto inalterato. Alle sue spalle la situazione è invece rimasta molto fluida e si sono verificati diversi rimescolamenti. Al gpm (1a categoria) Majka è transitato con 1’40” su Kruijswijk e 3 minuti sul primo degli altri inseguitori, Chris Hamilton. Il gruppo era invece cronometrato a 6’30”. La situazione è rimasta invariata nella successiva discesa e lungo il tratto di saliscendi che portava ai piedi dell’ultima ascesa di giornata, il gpm (3a cat) di Puerto San Juan de Nava.
Majka ha proseguito la sua cavalcata conservando il vantaggio su un Kruijswijk ormai rassegnato al secondo posto, mentre gli ormai ex compagni venivano ripresi dal gruppo maglia roja che si era riavvicinato a meno di 4’. Proprio nel gruppo del leader si è assistito ad alcuni scatti, culminati con l’attacco, giunto poco dopo il gpm, di Adam Yates (Ineos Grenadiers) che alla fine è riuscito a staccare gli avversari.

Majka ha meritatamente tagliato il traguardo al termine di una spettacolare azione in prima posizione con 1’27 su Kruijswijk e 2’10” su Chris Hamilton. Alle loro spalle Adam Yates, 4° a 2’42”, è riuscito a recuperare 15” sugli altri uomini di classifica regolati allo sprint da Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) davanti al leader Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux), Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), Sepp Kuss (Jumbo-Visma), David De La Cruz (UAE Team Emirates) ed Enric Mas (Movistar).
Resta pressochè invariata la classifica generale. In testa vi è sempre Eiking con 54 secondi di vantaggio su Guillaume Martin (Cofidis), 1’36” su Primoz Roglic (Jumbo-Visma), 2’11” su Enric Mas (Movistar), 3’40” su Miguel Angel Lopez (Movistar) e 3’35” su Jack Haig (Bahrain Victorius). Chiudono la top ten Egan Bernal (Ineos Grenadiers), 7° a 4’21”, Adam Yates (Ineos Grenadiers) a 4’34”, Sepp Kuss (Jumbo-Visma) a 4’59” e Felix Grossschartner a 5’31”.

Domani è in programma il secondo ed ultimo giorno di riposo che precederà una frazione piuttosto semplice ed adatta alle ruote veloci, in attesa delle due tappe che dovrebbero decidere la corsa Iberica.

Pierpaolo Gnisci

Majka impresa con dedica (foto:Bettini)

Majka impresa con dedica (foto:Bettini)

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